Giro dei Paesi Baschi 2022, doppietta Ineos con Carlos Rodriguez e Daniel Martinez – Terzo posto per Remco Evenepoel, che balza in testa alla classifica

Primo sigillo in carriera per Carlos Rodriguez, vincitore della quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022. Il giovane talento della Ineos Grenadiers corona nel migliore dei modi una giornata vissuta all’attacco, conquistando così il secondo successo consecutivo nella corsa spagnola per la sua squadra, che festeggia anche per il secondo posto di Daniel Felipe Martinez, vincitore ieri. Terza piazza per Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), che, complice un Primoz Roglic (Jumbo-Visma) non brillante, è riuscito ad avvantaggiarsi nel finale assieme a un drappello di corridori comprendente appunto Martinez, Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Enric Mas (Movistar), Pello Bilbao (Bahrain Victorios), Ion Izagirre (Cofidis) e Marc Soler (UAE Team Emirates), l’altro protagonista della fuga di giornata. Il belga, che ha guadagnato più di un minuto su Roglic, balza così in testa alla classifica generale con 2″ di vantaggio su Martinez alla vigilia dell’ultima tappa.

La partenza è subito molto veloce, sin dal via sono numerosi gli attacchi e i contrattacchi, tuttavia nessuno riesce a fare la differenza in questa prima fase, ricca di saliscendi. Il gruppo scollina quasi compatto al primo GPM, Paresi, proseguendo in questa maniera anche nella successiva discesa, molto veloce. La prima ora di gara si chiude così con 40 chilometri percorsi e ancora nessuna fuga, mentre i corridori staccatisi in precedenza riescono a rientrare sul plotone. Poco dopo, a provarci sono Dries Devenyns (Quick-Step Alpha Vinyl) e Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), quest’ultimo già molto attivo in precedenza, con il britannico che rimane da solo dopo qualche chilometro, anche se in seguito viene raggiunto da Gino Mader (Bahrain Victorious). Entrambi, però, vengono presto ripresi dal gruppo, dove gli attacchi non accennano a fermarsi.

Prima prova quindi ad avvantaggiarsi un gruppetto di 21 uomini, poi, dopo essere entrati negli ultimi 100 chilometri di gara, sono in sette ad andare all’attacco. Si tratta di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Marc Soler (UAE Team Emirates), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Sergio Samitier (Movistar), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), Lucas Hamilton (Team BikeEchange-Jayco) e Sepp Kuss (Jumbo-Visma), con Roger Adrià (Burgos-BH) e Luis Leon Sanchez (Bahrain Victorious) a provare senza successo ad agganciarsi a questo drappello. Il gruppo concede inizialmente 1’20” a questi attaccanti, ma in seguito si riavvicina a 45″; la presenza di Bilbao, che ha soli 19″ di ritardo dal leader della generale Roglic, non permette infatti di lasciare troppo margine agli attaccanti, tra i quali c’è un po’ di nervosismo, probabilmente proprio a causa della presenza del basco.

Hamilton e Samitier provano quindi a rilanciare, prendendo un po’ di margine sugli altri, mentre Bilbao capisce che la sua presenza non consentirebbe al tentativo di andare a buon fine, quindi si rialza e si fa riprendere dal plotone. Kuss, Soler, Rodriguez ed Elissonde si riportano su Hamilton e Samitier, superando così la metà tappa con 1’15” di vantaggio e approcciando assieme la terza salita. Sul GPM di Gantzegaraigana, dove il gruppo decide di rallentare, Hamilton e Soler provano ad allungare, venendo raggiunti in breve da Elissonde e Rodriguez, mentre Kuss e Samitier non riescono a fare lo stesso, cedendo 30″ allo scollinamento. La successiva discesa, però, vede Hamilton protagonista di una caduta in una curva, con l’australiano che si ribalta oltre il guard rail, atterrando fortunatamente tra gli arbusti. Nonostante l’apparente assenza di problemi fisici, il corridore della BikeExchange-Jayco decide comunque di ritirarsi, quindi davanti rimangono in tre con un margine di 30″ sui più immediati inseguitori e 2’50” sul plotone.

Con la strada che torna a salire verso il GPM di Trabakua, Elissonde perde contatto da Rodriguez e Soler, mentre Samitier riesce a staccare Kuss, in seguito viene ripreso dal gruppo, che tuttavia continua a perdere terreno dai battistrada nonostante il lavoro di Jumbo-Visma e Quick-Step Alpha Vinyl. Allo scollinamento, infatti, il ritardo sfiora ormai i quattro minuti, mentre è superiore al minuto quello di Elissonde, successivamente raggiunto da Samitier. Entrando nel lungo circuito finale, i saliscendi proseguono, ma la coppia al comando continua a mantenere poco meno di 4′ di margine nonostante Rodriguez smetta di collaborare con Soler per ordini di ammiraglia. Dopo lo sprint intermedio di Mallabia e dopo un altro tratto di salita (non valido come GPM), il plotone torna però ad accelerare grazie anche all’arrivo in testa di uomini della Bahrain Victorious, il cui ritmo consente di andare a riprendere Samitier ed Elissonde e di abbassare il gap di una trentina di secondi.

La vera accelerazione del gruppo avviene però nel tratto di falsopiano che precede l’ultimo GPM di giornata, Karabieta, che i due attaccanti approcciano con un vantaggio di poco superiore ai due minuti. Il lavoro della Bahrain Victorious e, in seguito, di Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) permette di avvicinarsi ulteriormente alla coppia di testa e di scremare il gruppo, dove rimangono circa 20-25 uomini. A quel punto, con ancora 15 chilometri da percorrere, ad accelerare è Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), subito seguito da Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Enric Mas (Movistar), Pello Bilbao (Bahrain Victorios) e Ion Izagirre (Cofidis), mentre Roglic, che appare non particolarmente brillante, non reagisce. Questo drappello riesce velocemente a guadagnare 30″ sul gruppo Maglia Gialla, portandosi a mezzo minuto dai due battistrada.

A questo punto, Rodriguez (che ha continuato a non dare cambi a Soler) decide di accelerare e stacca il compagno d’avventura, scollinando con 30″ sul drappello inseguitore, che poco dopo va a riassorbire Soler, ed entrando così negli ultimi 13 chilometri di gara, metà dei quali in discesa. Nonostante la qualità degli inseguitori, il giovane spagnolo riesce a tenere sempre circa mezzo minuto di vantaggio anche una volta terminata la discesa e iniziato il tratto finale di salita verso l’arrivo di Mallabia. Solo negli ultimi 500 metri, dove la strada si impenna raggiungendo pendenze del 16%, il corridore della Ineos Grenadiers va in difficoltà, riuscendo comunque a tagliare per primo il traguardo con 7″ di vantaggio sul compagno di squadra Martinez e con 9″ su Evenepoel, rispettivamente primo e secondo della volata dei battuti. Il gruppo Roglic, il cui ritardo da Evenepol era aumentato nei chilometri precedenti, giunge invece all’arrivo con 1’15” dal vincitore di giornata, con lo sloveno che deve così cedere il simbolo del primato al belga.

Risultato Tappa 5 Giro dei Paesi Baschi 2022

Classifica Generale Giro dei Paesi Baschi 2022

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