E3 Saxo Classic 2024, Mathieu van der Poel fa il vuoto! Quasi 2 minuti di vantaggio dopo un assolo di oltre 40km

Mathieu van der Poel domina la scena alla E3 Saxo Classic 2024. Partito sul Paterberg, a oltre 40 chilometri dalla conclusione, il leader della Alpecin – Deceuninck fa brillare l’iride sotto la pioggia di Harelbeke con un lungo assolo che solo per un breve momento è stato messo in pericolo dal tentativo di rimonta di uno sfortunato Wout Van Aert, caduto poco prima dello scatto dell’eterno rivale. Riuscito a rientrare sul gruppo per poi ripartire da solo sul Vecchio Quaremont, il capitano della Visma | Lease a Bike si era inizialmente avvicinato fino a pochi secondi, ma poi si è piantato, perdendo progressivamente terreno. Nel finale su di lui è rientrato Jasper Stuyven (Lidl-Trek), che lo ha poi superato in uno sprint senza storia, a 1’31” dal vincitore.

Alle loro spalle, a quasi due minuti, è Tim Wellens (UAE Team Emirates) a regolare un primo gruppetto di inseguitori, davanti a Matteo Jorgenson (Visma|Lease a Bike) e un generoso Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), mentre sfiora i tre minuti il gap del gruppetto successivo, che vede Nils Politt (UAE Team Emirates) anticipare Toms Skujins (Lidl-Trek) e Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels), nono, con Alex Kirsch (Lidl-Trek) a completare la Top10 di giornata.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Entrati negli ultimi 100 chilometri, il gap tra la testa della corsa e il gruppo arriva a toccare i 4’45”, ma approcciando i muri successivi il plotone aumenta naturalmente l’andatura e inizia a recuperare terreno, con le squadre dei principali favoriti (Alpecin-Deceuninck, Visma | Lease a Bike e Lidl-Trek, oltre a Groupama-FDJ e Soudal-QuickStep) a farsi vedere nelle prime posizioni. Il gruppo arriva quindi ai piedi del Taaienberg, dove l’anno scorso esplose la corsa, con circa tre minuti di ritardo, ma proprio su questo muro si verificano i primi attacchi importanti.

Primo a muoversi è Jasper Stuyven (Lidl-Trek), subito seguito da Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), che rilancia e riesce a scollinare con qualche secondo di margine sullo stesso Stuyven, raggiunto dal compagno di squadra Mads Pedersen, da Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) e da Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team). Poco dopo, il danese allunga e si riporta sul campione del mondo, ma gli altri sono a pochi metri e vanno a chiudere, e da dietro rientrano anche un’altra ventina di corridori. Questa accelerazione, però, fa crollare il vantaggio dei dieci attaccanti a 1’45”.

Il ricompattamento dei primi inseguitori non dura molto dato che subito allunga Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), seguito da Pedersen, che poi riallunga nuovamente quando avviene un nuovo ricongiungimento. Il danese approccia il Boigneberg con una manciata di secondi di margine sugli inseguitori, tra i quali si muovono Stefan Küng (Groupama-FDJ), Tim Wellens (UAE Team Emirates) e nuovamente Van Der Poel, che viene seguito da Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), Questi quattro rientrano su Pedersen, ma su di loro si riportano anche Van Aert, Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Oier Lazkano (Movistar) e Stuyven.

Van Der Poel prova quindi un nuovo allungo, ma Van Aert va a chiudere e si verifica un nuovo rallentamento, grazie al quale rientrano gli altri corridori e va a riformarsi il drappello di 25 unità, che deve recuperare ormai meno di un minuto ai dieci al comando. Con l’inizio dell’Ellestraat si verificano nuovi allunghi con protagonisti Stuyven e Küng, che vanno a riassorbire Vermoote, staccatosi dai battistrada, ma anche in questo caso nessuno riesce a fare la differenza. Ci prova quindi Lazkano nel tratto in pavé di Mariaborrestraat, ma Van Der Poel è attento e si lancia subito alla ruota dello spagnolo assieme a Van Aert, con i due che rilanciano e fanno la differenza.

Il campione del mondo e il belga riprendono gli ex fuggitivi Le Berre, Milesi e Herzog, ma Van Aert non dà cambi al rivale e quindi avviene un nuovo rallentamento che consente ad altri uomini di rientrare. A quel punto, con i sei battistrada superstiti a una decina di secondi, riparte Lazkano, che assieme a Jorgenson si riporta in un attimo sulla testa della corsa. Poco dopo, arrivano davanti anche Politt e Küng, riformando quindi un drappello di dieci corridori al comando, e questi uomini iniziano il Kapelberg con circa 20″ di margine sul drappello inseguitore, tirato dalla Lidl-Trek.

Sul muro, uno scatenato Lazkano allunga nuovamente e prende un leggero vantaggio sugli altri, sui quali però rientrano quasi tutti i componenti del gruppo dei migliori. Lo spagnolo inizia quindi il Paterberg con un margine esiguo e in un attimo viene ripreso e saltato dalla violenta accelerazione di Van Der Poel, mentre alle spalle del campione del mondo Van Aert scivola e cade. Il belga si rialza velocemente, ma deve ripartire da fermo in un tratto durissimo e, quando lo fa Van Der Poel è ormai lontano. Il neerlandese scollina infatti già con più di 10” di vantaggio su un ottimo Narvaez, che tuttavia viene rapidamente ripreso dagli inseguitori, sui quali sta cercando di rientre Van Aert.

Avvenuto il ricongiungimento, quando intanto Mathieu Van Der Poel ha un vantaggio ormai di venti secondi, il belga chiede a Matteo Jorgenson di mettersi all’opera. Alle spalle del battistrada si forma così un gruppetto composto da una ventina scarsa di corridori, che continuano tuttavia a perdere terreno. Ai piedi del Vecchio Quaremont il gap è così ormai di trenta secondi, ma il ritmo dietro cambia notevolmente. Jorgenson spinge ulteriormente sull’acceleratore, con solo cinque uomini che riescono a seguirlo, tra i quali ovviamente Wout Van Aert, che non tarda a partire da solo, facendo rapidamente la differenza sugli altri, anche se inizialmente sembra esitare per comprendere la situazione.

Il ritardo dall’eterno rivale cala tuttavia velocemente nel tratto di pianura, tanto che ai piedi dell’asperità successiva, Karnemelk-Beekstraat, i due sono separati da appena dieci secondi. La salita è tuttavia favorevole al campione del mondo e segna l’inizio della fine delle speranze del belga, che dopo la salita vede il suo ritardo raddoppiato, ma in costante aumento. A 25 chilometri dalla conclusione il gap torna così a 25 secondi, aumentando a 40 dopo l’ultimo muro di giornata.

Alle sue spalle intanto emergono Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease A Bike), Biniam Girmay (Intermarché Wanty), Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), Jasper Stuyven (Lidl-Trek) e Tim Wellens (UAE Team Emirates), con un distacco da lui di circa 30 secondi. Ancora più dietro un altro gruppetto, con i reduci della selezione sul Paterberg e alcuni ex fuggitivi, composto da Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels), Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Fred Wright (Bahrain Victorious), Sander De Pestel (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Alex Kirsch (Lidl-Trek), Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Oier Lazkano (Movistar Team), Nils Politt (UAE Team Emirates), Brent Van Moer (Lotto Dstny), Krists Neilands (Israel Premier Tech) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility).

A dieci chilometri dal traguardo Mathieu van der Poel è ancora nel pieno delle forze, continuando a guadagnare su tutti, mentre Van Aert mostra cenni di cedimento, tanto che comincia a perdere terreno, non solo da chi lo precede, ma anche da chi lo segue. Tra questi è Stuyven a trovare lo spunto giusto per allungare da solo a sei chilometri dalla conclusione, riportandosi velocemente sul connazionale. I due a quel punto proseguono di buona intesa sino al traguardo, intenzionati a giocarsi il podio. Mathieu Van Der Poel intanto vola verso l’ultimo chilometro, con un margine ormai di due minuti sui primi inseguitori. Un gap che gli consente di vivere un ultimo chilometro di festeggiamenti fino a tagliare il traguardo esultando tra gli applausi del pubblico. Per la seconda posizione Stuyven supera nettamente uno stremato Van Aert, che non prova neanche a fare la volata.

Risultato E3 Saxo Classic 2024

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