Tour de France 2018, Presentazione Percorso e Favoriti Dodicesima Tappa: Bourg-Saint-Maurice Les Arcs – Alpe d’Huez

Il trittico alpino del Tour de France 2018 si completa con il trentesimo arrivo nella storia della Grande Boucle sull’Alpe d’Huez. Nella località sciistica si arriverà 175.5 chilometri dopo la partenza da Bourg-Saint-Maurice e dopo aver scalato tre Hors Catégorie. È la classica tappa destinata a restare nella storia di questa edizione e della corsa, specie perché arriva all’indomani di una frazione dura, corta e corsa a ritmi vertiginosi. Chi non sarà in giornata potrà perdere ancora diversi minuti. Chi avrà gambe, soprattutto lungo l’ultima asperità, potrà far male, mentre la prova di forza impressa oggi dalla Sky suggerisce agli avversari di non avventarsi in azione sconsiderate e che potrebbero rivelarsi un boomerang proprio nei chilometri finali.

La partenza in lieve discesa non inganni. Dopo 28 chilometri si inizia a salire verso il Col de la Madeleine (25.3 km al 6,2%) un Hors Catégorie che mette in palio punti importanti per la maglia a pois e può fungere da trampolino di lancio per la fuga di giornata. A seguire ci sono 19 chilometri in picchiata che conducono a La Chambre e fanno da preludio all’ascesa al Lacets de Montvenier, salita breve (3400 metri) ma dura (pendenza media dell’8,2%) classificata come 2ª categoria. Seguono altri 8 chilometri in discesa, prima della lunghissima scalata alla Croix de Fer, secondo HC di giornata per un totale di 29 chilometri e una pendenza media del 5,2%.

Dalla vetta al traguardo mancheranno ancora 54 chilometri. I primi 29 sono in discesa, i successivi 13 in falsopiano, da Allemont a Bourg d’Oisans. Lì avrà origine l’ultima fatica di giornata, l’impennata verso l’Alpe d’Huez, terzo e ultimo Hors Catégorie di giornata per un totale di 13,8 chilometri e una pendenza media dell’8,1%. La sede stradale è ampia ma i primi 11 chilometri non danno tregua, con una pendenza media in doppia cifra nei primi 2000 metri e nei 1000 che separano tra il nono e il decimo chilometro, quando la media è dell’11,5%. Negli ultimi 2500 metri la curva all’insù è meno aspra, ma a quel punto i giochi potrebbero già essere fatti.

Nelle ultime tre occasioni in cui l’Alpe d’Huez è stata sede di arrivo di una frazione del Tour, a vincere sono stati corridori transalpini: Pierre Rolland (2011), Christophe Riblon (2013) e Thibaut Pinot (2015). Sette sono invece i successi italiani. Dopo Fausto Coppi, il primo corridore in assoluto a domare il Moloch d’Oltralpe nel 1952, si sono registrate le doppiette di Gianni Bugno (1990 e 1991) e Marco Pantani (1995 e 1997), al quale appartiene il miglior tempo di scalata, e i sigilli di Roberto Conti (1994) e Giuseppe Guerini (1999), quest’ultimo reso ancor più celebre dalla caduta di cui rimase vittima in seguito allo scontro con un tifoso intento a scattare una foto in prossimità della flamme rouge.

Negli anni 2000 (annullati i tempi fatti registrare da Lance Armstrong nel 2004 e 2001) il miglior tempo è quello messo a registro dal tedesco Andreas Kloden, che nel 2006 ha fermato le lancette sul tempo di 38’35”.

ORARIO DI PARTENZA: 12:25

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 17:34-18:16

DIRETTA TV: 12:00 Eurosport / 12:20 Raisport / Rai3 15:00

HASHTAG UFFICIALE: #TDF2018

Favoriti Dodicesima Tappa Tour de France 2018

Il dominio perpetrato dal Team Sky nelle prime due frazioni alpine ha permesso a Geraint Thomas di indossare la maglia gialla. Paradossalmente il rivale più pericoloso per il gallese è proprio il compagno di squadra e capitano designato alla vigilia della Grande Boucle: Chris Froome. Come correranno i due? A meno di un passaggio a vuoto del leader della classifica generale, appare improbabile vedere il quattro volte vincitore della corsa andare all’attacco. Più realisticamente la formazione britannica proverà a tenere chiusa la corsa, favorendo un’eventuale fuga e chiudendo sui possibili attacchi degli altri uomini di classifica, puntando anche sulla presenza di pedine come Michal Kwiatkowski che hanno già dimostrato di andare forte (almeno) quanto i rivali. Qualora, invece, dall’ammiraglia dovesse giungere il via libera per lo scontro diretto tra i due, allora il Keniano Bianco diventerebbe automaticamente il grande favorito di giornata.

Tra gli antagonisti il più brillante è parso essere Tom Dumoulin (Sunweb). L’olandese si è dimostrato particolarmente adatto alle regolari salite d’Oltralpe e, dopo aver provato l’azione da lontano, potrebbe testarsi in un confronto diretto prima, eventualmente, di giocarsi tutte le carte a disposizione tra Massiccio Centrale e Pirenei. La scalata verso La Rosière ha invece respinto, chi più chi meno, tutti gli altri. La Movistar dovrà necessariamente attuare una tattica diversa, ma ha rivelato di avere nel solo Nairo Quintana un elemento in grado di potersi almeno difendere. Il colombiano è però già lontano in classifica e ha bisogno di un aiuto diverso dal tandem spagnolo composto da Alejandro Valverde e Mikel Landa Meana (che pure precede ancora il capitano della formazione iberica di 20”), le cui velleità di puntare al podio sono state drasticamente ridimensionate.

La seconda frazione alpina ha invece confermato la buona condizione di Daniel Martin (UAE Team Emirates). Il vincitore della frazione con arrivo sul Mûr-de-Bretagne sembra essersi pienamente ristabilito dalla caduta che lo ha visto coinvolto verso Amiens e oggi, dopo un momento di defaillance, è sembrato l’unico in grado di disporre di un discreto cambio di ritmo sulle pendenze più dure. Meno incisivi sono invece apparsi Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e Primož Roglič (LottoNL-Jumbo), che potrebbero essere nuovamente costretti a correre sulla difensiva e trovarsi a stringere una “santa alleanza”, alla quale parteciperebbe di diritto anche l’altro portacolori della formazione olandese, Steven Kruijswijk, con l’obiettivo di limitare i danni qualora la Sky decidesse di fare ancora sul serio.

Ipotizzabile anche il buon esito di una fuga da lontano. I precedenti più freschi consigliano di non sottovalutare i corridori di casa, con Pierre Rolland (EF Education First-Drapac Cannondale) già a segno qui nel 2011 al culmine di una tappa consegnata alla storia e che è ormai completamente libero dagli obblighi di scuderia, con Rigoberto Uran che difficilmente potrà provare già adesso a riscattare il suo Tour con un’azione da lontano dopo le enormi difficoltà palesate nelle ultime 48 ore. Proveranno senz’altro a centrare l’azione di giornata anche l’indomito Warren Barguil (Fortuneo-Samsic) e la maglia a pois Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), che ha proprio nel connazionale e in Serge Pauwels (Dimension Data) gli avversari più vicini e pronti ad insidiarlo partendo da lontano. Muoveranno pedine sin dai primi chilometri anche squadre come Lotto Soudal, che ha in Thomas De Gendt l’esperto in materia, e Cofidis, con Daniel Navarro che ha però speso tanto oggi e potrebbe lasciar spazio a Nicolas Edet.

Tra gli altri papabili Lilian Calmejane e Rein Taaramae (Direct Energie), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Robert Gesink (Groupama-FDJ), Kristijan Durasek (UAE Team Emirates), Omar Fraile e Tanel Kangert (Astana), mentre difficilmente un elemento particolarmente adatto come Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) riceverà spazio anche se dovesse aver smaltito le tossine odierne, considerando che l’azione neutralizzata a 100 metri dall’arrivo da Geraint Thomas lo ha anche fatto rientrare nella top 15 della classifica.

Borsino dei Favoriti

***** Chris Froome
**** Tom Dumoulin, Geraint Thomas
*** Daniel Martin, Nairo Quintana, Romain Bardet
** Vincenzo Nibali, Primož Roglič, Steven Kruijswijk, Mikel Landa
* Pierre Rolland, Warren Barguil, Lilian Calmejane, Robert Gesink, Thomas De Gendt

Meteo Previsto Dodicesima Tappa Tour de France 2018

Soleggiato. Precipitazioni 1%. Umidità 42%. Vento fino a 10 km/h verso SO. Temperatura minima 19°C, massima 24°C.

Maggiori insidie Dodicesima Tappa Tour de France 2018

È l’ultima frazione del primo segmento di montagne e giunge al culmine di due fatiche che hanno lasciato il segno nelle gambe. Chi non avrà recuperato prontamente le energie rischia di saltare da un momento all’altro, mentre chi è già andato in difficoltà verso La Rosiere potrà solo limitare i danni. Il disegno del tracciato consente, almeno sulla carta, di recuperare tra una salita e l’altra, ma se qualcuno avrà speso più del dovuto negli inseguimenti, rischierà di pagarlo a caro prezzo nell’erta conclusiva.

Cronotabella Dodicesima Tappa Tour de France 2018

Tour de France 2018 Cronotabella T12

Altimetria e Planimetria Dodicesima Tappa Tour de France 2018

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