Presentazione Percorso e Favoriti Tour of the Alps 2023

Si inizia a respirare aria di Giro d’Italia con il Tour of the Alps 2023. La breve corsa a tappe interregionale, un tempo denominata Giro del Trentino, si disputerà dal 17 al 21 aprile e, come da tradizione, è stata scelta da molti corridori per preparare la Corsa Rosa, che scatterà fra tre settimane. Le caratteristiche delle cinque frazioni previste saranno simili a quelle delle ultime edizioni, con un menù che prevede molte salite comprese tra Rattenberg e Brunico. Non mancherà di certo lo spettacolo, con tanti scalatori pronti a succedere nell’albo d’oro a Romain Bardet, vincitore dell’ultima edizione.

HASHTAG UFFICIALE: #TotA

Albo d’oro recente Tour of the Alps / Giro del Trentino

2022 BARDET Romain
2021 YATES Simon
2020 Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2019 SIVAKOV Pavel
2018 PINOT Thibaut
2017 THOMAS Geraint
2016 LANDA Mikel
2015 PORTE Richie
2014 EVANS Cadel
2013 NIBALI Vincenzo

Percorso Tour of the Alps 2023

Quest’anno si parte dall’Austria e la prima frazione metterà subito a dura prova la condizione dei corridori. Si va da Rattenberg ad Alpbach, per una tappa breve (127,5 chilometri), ma molto complicata. La prima metà di giornata, peraltro, sarà sì nervosa (presente anche il primo sprint intermedio, posizionato a Kundl), ma senza particolari difficoltà. I fuochi d’artificio cominciano dopo 75 chilometri, quando inizierà lo strappo di Brandenberg (6,1 km al 6,1%), che terminerà ai -57 dal traguardo. Discesa, nuovo strappo verso Aschau, e altro tratto a scendere verso il secondo traguardo intermedio, posto a Reith im Alpbachtal. Il finale sarà a dir poco frizzante: impennata verso Kerschbaumer Sattel (5,2 km al 10,1%), picchiata e nuova salita, quella che porta verso l’arrivo di Alpbach (6,2 km al 4,8%).

La seconda tappa avrà inizio a Reith im Alpbachtal, sarà più lunga (165,2 km) e porterà i corridoi a valicare il confine italiano, con l’arrivo posto a Renon. Dopo 30 chilometri di pianura, che porteranno allo sprint intermedio di Wattens, si comincerà a salire decisamente, verso Tulfes: non una salita categorizzata, ma un tratto comunque molto esigente, che proseguirà fino alla cima del Passo del Brennero, che i corridori valicheranno dopo 81 chilometri. Discesa fino a fondovalle e via al gran finale di giornata: prima si affronta lo strappo di Feldthurns (anche in questo caso senza punti in palio pler la classifica dei GPM), poi si scende e si fa rotta verso Barbian, salita di 4,5 km con l’8 per cento di pendenza media. Brevissimo tratto di respiro e poi ci sarà la salita probabilmente decisiva, quella di Monte di Mezzo (3,9 km all’8,5%), che terminerà a 4 chilometro dall’arrivo. Per giungere a Renon, peraltro, ci sarà un nuovo pezzo in falsopiano positivo.

Il terzo giorno di corsa porterà i corridori da Renon a Brentonico san Valentino, dopo 162,5 chilometri. Profilo decisamente particolare, quello di giornata: si parte con una lunghissima discesa, che porterà il gruppo a Bolzano. A seguire tanta pianura, fino ai -65 dall’arrivo, quando inizierà la salita al Lago di Cei (9,7 km al 7,7%). Altra discesa ripida e altro fondovalle da percorrere, fino ai -16 all’arrivo, dove sarà posto anche il traguardo volante di Avio: a quel punto inizierà la lunga e complicata salita finale, che porterà dritti al traguardo di Brentonico san Valentino, posto a 1314 metri di altitudine (15,1 km al 7,5%).

Decisamente impegnativa anche la quarta tappa, che partirà da Rovereto. Dopo pochi chilometri pianeggianti si comincia infatti a salire verso Passo Sommo, una salita di 15,7 chilometri al 7,3% di pendenza media, con picchi al 15%, che potrà rappresentare una prima occasione per coloro che vorranno provare ad attaccare. Una lunga discesa porterà al Lago di Caldonazzo, dove è posto il primo traguardo volante di giornata. Qui l’ultimo momento di tregua di questa tappa, con il gruppo che avrà strada semplice verso l’ascesa del lago di Santa Colomba (5,6 km al 7,1%), non durissima, ma comunque con picchi fino al 15% nella parte finale. Dopo la conseguente discesa inizia un lungo tratto frastagliato in cui non sarà semplice gestirsi, né eventualmente inseguire, fino ai piedi dell’ultima salita di giornata, il Passo Pramadiccio (9,7km al 6,1%). Al traguardo mancheranno ancora 15 chilometri e le pendenze non sono proibitive, ma se qualcuno è in grado di fare la differenza non sarà semplice rientrare nella discesa che si conclude a 8 km dal traguardo di Predazzo, posto al termine di un ultimo chilometro che tira nuovamente all’insù.

Malgrado un inizio tra i più duri, l’ultima tappa potrebbe non bastare per fare la differenza fra i big. Se dopo la partenza da Cavalese si affronta subito l’impegnativo Passo Lavazè (9,6 km all’8,3%), infatti a seguire c’è tanta pianura e anche se la strada poi prosegue costantemente in leggera pendenza nella seconda metà di gara, una squadra ben attrezzata potrebbe riuscire a controllare abbastanza bene la corsa. L’ultima speranza di poter ribaltare la corsa arriverà così a 27 chilometri dal traguardo finale. Con i suoi 7,8 km all’8,2% il Riomolino sarà l’ultimo banco di prova di questa edizione, ma prima di arrivare al traguardo di Brunico ci saranno ancora 19 chilometri. 

Tappe Tour of the Alps 2023

Tappa 1 (17/04): Rattenbeg – Alpbach (127,5 km)
Tappa 2 (18/04): Reith im Alpbachtal – Ritten/Renon (165,2 km)
Tappa 3 (19/04): Ritten/Renon – Brentonico San Valentino (162,5 km)
Tappa 4 (20/04): Rovereto – Predazzo (152,9 km)
Tappa 5 (21/04): Cavalese – Bruneck/Brunico (144,5 km)

Favoriti Tour of the Alps 2023

Clicca qui per la startlist

Senza dubbio la squadra più attrezzata è la Ineos Grenadiers che si presenta sulle strade dell’Euregio con il quartetto d’assi su cui punterà poi anche al Giro d’Italia. Difficile dire a priori chi vestirà i gradi di capitano, ma, basandosi sui risultati stagionali ottenuti fin qua, l’avvicinamento migliore è stato senza dubbio quello di Tao Geoghegan Hart. Il britannico sembra aver ritrovato lo smalto che gli aveva permesso di conquistare la Corsa Rosa nel 2020 con il terzo gradino del podio conquistato al termine di una buona Tirreno – Adriatico, che ha fatto seguito al terzo posto condito da una vittoria di tappa alla Volta a la Comunitat Valenciana. Inoltre, ha già dimostrato un buon feeling con questa corsa nel 2019 quando vinse due tappe e chiuse al secondo posto. Quell’edizione fu vinta da Pavel Sivakov, altra carta a disposizione della formazione britannica che schiera anche Geraint Thomas, qui vincitore nel 2017. Il gallese, che ha avuto un inizio di 2023 complicato, avrà il compito di ritrovare la migliore condizione in vista dell’appuntamento con la Corsa Rosa. Da non sottovalutare nemmeno la presenza di Thymen Arensman, che lo scorso anno giunse terzo e che sembra particolarmente adatto a questo tipo di percorso.

Altro corridore che ha già dimostrato di trovarsi particolarmente bene su queste salite è Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), già terzo nell’edizione 2021 ed anch’egli atteso protagonista del Giro d’Italia. Se il russo dovesse già avere una buona condizione potrebbe essere decisamente l’uomo che potrebbe scombinare i piani della Ineos. Al suo fianco un uomo preziosissimo come Lennard Kämna, capace anche di ritagliarsi gloria personale, come fece lo scorso anno quando vinse una tappa. Nella formazione tedesca proveranno ad emergere anche Matteo Fabbro, il giovane promettente Cian Uijtdebroeks, nono alla Volta a Catalunya, nonché il padrone di casa Patrick Konrad.

Vorrà ritrovare la forma migliore in vista dell’appuntamento con il Giro d’Italia Jack Haig (Bahrain Victorious) che cerca le sensazioni di un tempo dopo il lungo stop a causa del polso fratturato in seguito alla caduta allo scorso Tour de France. Accanto all’australiano, proverà a ritagliarsi uno spazio importante Santiago Buitrago che potrà sicuramente trovare il suo terreno d’azione preferito, le salite, per mettersi ancora in mostra dopo i due podi a Saudi Tour e Vuelta a Andalucia. Vincitore sul traguardo di Lavarone al Giro 2022, vorrà presentarsi all’appuntamento con la Corsa Rosa nel miglior modo possibile. Mentre la EF Education – EasyPost si affiderà a Hugh Carthy, l’uomo di riferimento anche per il Giro d’Italia, ancor di più dopo il forfait dell’ultima ora di Rigoberto Uran. Anche per lui l’obiettivo sarà quello di affinare la propria condizione, anche se potrebbe già provare a togliersi delle soddisfazioni dal momento che le tappe in programma sembrano adattarsi bene alle sue caratteristiche.

Non mancano, poi, diversi corridori che ritroveremo al Giro d’Italia che, se la condizione glielo permetterà, proveranno a ritagliarsi un ruolo da protagonisti come lo scalatore austriaco Felix Gall (Ag2r Citroën), decimo al Giro dei Paesi Baschi e sesto qui lo scorso anno. Da non sottovalutare nemmeno il suo compagno di squadra Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën), vincitore della prima frazione dello scorso anno, e il belga Harm Vanhoucke (Team DSM), spesso protagonista di azioni da lontano, ma che in assenza di Andreas Leknessund potrebbe avere un ruolo diverso. Proverà, invece, ad invertire la rotta di una stagione finora sottotono Ivan Sosa (Movistar) che ha le qualità per fare bene su questo tipo di percorso.

Tra gli italiani proveranno a emergere l’eterno Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), che ha aperto la sua stagione con un sesto posto assoluto alla Settimana Coppi e Bartali e ha già messo nel mirino la sua diciassettesima partecipazione al Giro d’Italia, e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) che troverà tante salite mettersi in mostra e provare ad ottenere almeno un successo, come dichiarato da lui stesso alla vigilia. Per entrambi sarà un test molto importante in vista della Corsa Rosa e delle relative ambizioni nel corso delle tre settimane di maggio, con il bolognese che dovrà valutare se inseguire una tappa come nel 2021 o cercare di fare classifica come lo scorso anno.

Borsino dei Favoriti Tour of the Alps 2023

***** Tao Geoghegan Hart
**** Thymen Arensman, Aleksandr Vlasov
*** Hugh Carthy, Jack Haig, Geraint Thomas,
** Santiago Buitrago, Lorenzo Fortunato,  Lennard Kämna, Ivan Sosa
* Geoffrey Bouchard, Felix Gall, Domenico Pozzovivo, Cian Uijtdebroeks, Pavel Sivakov

Altimetrie e Planimetrie Tour of the Alps 2023

Tappa 1 (17/04): Rattenbeg – Alpbach (127,5 km)

Tappa 2 (18/04): Reith im Alpbachtal – Ritten/Renon (165,2 km)

Tappa 3 (19/04): Ritten/Renon – Brentonico San Valentino (162,5 km)

Tappa 4 (20/04): Rovereto – Predazzo (152,9 km)

Tappa 5 (21/04): Cavalese – Bruneck/Brunico (144,5 km)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio