Presentazione Percorso e Favoriti O Gran Camiño 2024

Si preannuncia grande spettacolo sulle strade della O Gran Camiño 2024. I corridori che da giovedì 22 a domenica 25 febbraio si daranno battaglia in Galizia, infatti, si troveranno davanti ad un percorso ricco di salite che si aprirà con una cronometro di quasi 20 chilometri e si concluderà con un arrivo in quota molto impegnativo. Per molti questa sarà l’occasione ideale per rifinire la preparazione in vista delle grandi corse europee che sono oramai alle porte, anche se gli occhi di addetti ai lavori e appassionati saranno tutti puntati sul vincitore della passata edizione, Jonas Vingegaard, all’esordio stagionale.

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Albo d’oro O Gran Camiño

2023 VINGEGAARD Jonas
2022 VALVERDE Alejandro

Percorso O Gran Camiño 2024

Si riparte come si era concluso 12 mesi fa, con una prova contro il tempo. Come primo sforzo di questa breve corsa a tappe, infatti, i corridori dovranno affrontare una cronometro di 14,9 chilometri con partenza e arrivo posti a Torre de Hercules (A Coruña), a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Dopo appena 4 chilometri di gara, la strada inizierà a salire per i successivi due: in cima a questa breve ascesa è posto l’unico GPM di giornata e l’intermedio. Anche nelle ultime centinaia di metri la strada tende a salire.

La prima tappa in linea misura 151,1 chilometri e concederà poco respiro al gruppo: tra Taboada Chantada, infatti, ci saranno da superare oltre 3000 metri di dislivello positivo, con 4 salite categorizzate come GPM, ma anche tante altre non classificate. L’ultima di queste, l’Alto de San Pedro de Lincora (5,03 km al 6,3%), terminerà a 2,9 chilometri dal traguardo, quasi tutti di strada in leggera discesa (a parte il rettilineo finale dove si tornerà dolcemente a salire). Meno impegnativa la frazione successiva, anche se nei 173,2 chilometri della Xinzio de Limia – Castelo de Ribadavia ci saranno comunque un GPM di seconda e tre di terza categoria da affrontare. L’ultimo sarà l’Alto de Couso (4,4 al 5,8%), posto a 19,3 chilometri dal traguardo. Le difficoltà, però, non saranno finite: gli ultimi 500 metri saranno, infatti, in leggera ascesa.

La tappa più complicata sarà comunque quella conclusiva con quasi 3500 metri di dislivello da superare nei 158,1 chilometri previsti. Il gruppo muoverà da Ponteareas e incontrerà subito alcune piccole difficoltà altimetriche, ma la parte più impegnativa comincerà dopo 100 chilometri di corso, con l’Alto de San Cosme (6,2 km al 5,5%). Una breve discesa, seguita da alcuni chilometri pianeggianti, porteranno i corridori a Tui, dove il gruppo entrerà nel circuito finale, caratterizzato dall’ascesa del Monte Aloia. In occasione del primo passaggio, dopo 6,8 chilometri al 7,9%, i ciclisti svolteranno per affrontare la discesa, mentre in occasione della tornata successiva la strada continuerà a salire fino al traguardo posto davanti alla Capela de Xan Xulian (7 km all’8%).

Tappe O Gran Camiño 2024

Tappa 1 (22/02): Torre de Hercules (A Coruña) – Torre de Hercules (A Coruña) (14,9 km, crono)
Tappa 2 (23/02): Taboada – Chantada (151,1 km)
Tappa 3 (24/02): Xinzio de Limia – Castelo de Ribadavia (173,2 km)
Tappa 4 (25/02): Ponteareas – Tui (Parque Natural do Monte Aloia) (158,1 km)

Favoriti O Gran Camiño 2024

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La squadra deputata a prendere in mano la corsa è senza dubbio il Team Visma – Lease a Bike. Anche se è solo all’esordio stagionale, infatti, è facile immaginare che Jonas Vingegaard voglia ripetere quanto fatto un anno fa, quando si portò a casa la corsa dopo aver conquistato tre tappe su tre giunte al traguardo. Il danese non sarà comunque l’unica stella di una squadra che vedrà al via anche Wilco Keldermann e l’esordiente con questi colori Cian Uijtdebroeks (da non trascurare comunque anche la presenza del vincitore dell’ultimo Giro NextGen Johannes Staun -Mittet). Difficile trovino spazio alle spalle del corridore scandinavo che presumibilmente vorrà partire subito vincendo, con la crono che potrebbe da subito consentirgli di mettersi tutti dietro, ma sono pronti eventualmente a subentrare in caso di problemi.

La formazione neerlandese sarà chiaramente la grande favorita e le altre squadre rischiano di dover correre subendo la loro strategia. Ma la concorrenza comunque non manca, con la breve corsa a tappe spagnola che può fregiarsi di un parterre di ottimo livello. Tra i rivali più agguerriti per il due volte vincitore del Tour de France ci sono peraltro alcuni corridori reduci dal Tour Colombia, avendo così già accumulato chilometri di gara importanti, peraltro in altura. Se hanno digerito bene trasferimento e fuso orario, uomini come Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers), entrambi proficuamente attivi nelle prime corse del continente sudamericano, possono dunque provare a giocarsi le proprie carte con qualche vantaggio rispetto al grande favorito.

Discorso simile per Ivan Sosa (Movistar) e Rigoberto Uran (EF Education – EasyPost), con la formazione statunitense che si propone peraltro con altre due opzioni interessanti viste le presenze di Hugh Carthy e Neilson Powless, potenziali elementi di disturbo che possono provare ad approfittare di eventuali scenari tattici favorevoli.

Tra i corridori di primo piano al via ci saranno anche David Gaudu (Groupama-FDJ) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), che si sono consacrati nelle ultime due edizioni della Grande Boucle, proprio all’ombra del duello tra Vingegaard e Tadej Pogacar. Reduce da un 2023 non proprio all’altezza delle aspettative, ad inizio dello scorso anno il francese era stato uno dei pochissimi a poter dire di aver battuto il danese in corsa, rivaleggiando e facendo meglio di lui alla Parigi-Nizza, poi vinta dallo sloveno davanti al corridore transalpino. Le qualità del classe 1996 non si discutono e spera indubbiamente di iniziare bene il nuovo anno per mettersi alle spalle le difficoltà. Classe 2001, lo spagnolo si è invece rivelato definitivamente la scorsa estate, piazzandosi ai piedi del podio a Parigi dopo aver vinto una tappa in montagna e corso tre settimane di grande regolarità. Con un solo giorno di corsa nelle gambe la condizione è un’incognita, ma non sarà certo l’unico.

Buoni scalatori che possono provare a gettarsi nella mischia in più di una occasione, provando così a tirare fuori un buon risultato in classifica sono anche uomini come David De La Cruz (Q36.5 Pro Cycling) e Ruben Guerreiro (Movistar), anche se entrambi indubbiamente faticheranno nella crono iniziale, che rischia sin da subito di tracciare un solco troppo profondo da superare. Discorso simile per l’emergente Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Matteo Fabbro (Polti-Kometa). Reduce da un bel trionfo in questo inizio di stagione, il primo appare già in forma, mentre il secondo è più incerto, ma vorrà provare a partire col piede giusto in questa sua nuova esperienza. Per entrambi, una vittoria di tappa, eventualmente condita da un bel piazzamento finale, sarebbe sufficiente vista l’alta qualità dei rivali.

Borsino dei Favoriti O Gran Camiño 2024

***** Jonas Vingegaard
**** Richard Carapaz, Carlos Rodriguez
*** Egan Bernal, David Gaudu, Ivan Sosa
** David De La Cruz, Ruben Guerreiro, Cian Uijtdebroeks, Rigoberto Uran
* Hugh Carthy, Matteo Fabbro, Wilco Kelderman, Lenny Martinez, Neilson Powless,

Altimetrie e Planimetrie O Gran Camiño 2024

Tappa 1 (22/02): Torre de Hercules (A Coruña) – Torre de Hercules (A Coruña) (14,9 km, crono)

Tappa 2 (23/02): Taboada – Chantada (151,1 km)

Tappa 3 (24/02): Xinzio de Limia – Castelo de Ribadavia (173,2 km)

Tappa 4 (25/02): Ponteareas – Tui (Parque Natural do Monte Aloia) (158,1 km)

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