Parigi-Nizza 2020, Presentazione Percorso e Favoriti Prima Tappa: Plaisir-Plaisir

In una situazione decisamente complessa e con un campo partenti ridotto, soprattutto sul piano delle squadre World Tour, domenica 8 marzo prende il via la Parigi-Nizza 2020. La corsa a tappe francese di una settimana è uno dei grandi appuntamenti del calendario mondiale e gli organizzatori di ASO hanno deciso di portarlo comunque avanti, al netto dell’emergenza Coronavirus, che ha ormai assunto connotati mondiali. Così, domenica inizia il percorso che porta dalla Ville Lumière (o meglio, dai suoi sobborghi) al mare della Costa Azzurra. La frazione di apertura della Corsa del Sole avrà partenza e arrivo da Plaisir, comune a una manciata di chilometri a ovest di Parigi.

Non sarà una partenza facilissima, visto che il percorso è particolarmente nervoso e c’è uno strappo, la Côte de Neauphle-le-Château, piazzato a nei cinque chilometri conclusivi che i corridori affronteranno già una prima volta a metà percorso. Con pendenza media del 7,8% e un tratto di 400 metri in pavé (per un totale di 1400 metri) potrebbe essere l’ultimo trampolino di lancio di una tappa che non esclude sorprese visto comunque un tracciato nel complesso piuttosto nervoso, anche se non durissimo. Quindi, un arrivo in volata è probabile ma non garantito, visto che in gruppo ci sono tanti corridori con le caratteristiche giuste per far saltare il banco e sorprendere tutti nel finale.

ORARIO DI PARTENZA: 11:00

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 14:45 – 15:05

DIRETTA TV: 13:30 Eurosport e Eurosport Player DIFFERITA: 16.30 RaiSport

HASHTAG UFFICIALE: #ParisNice

Percorso Prima Tappa Parigi-Nizza 2020

Lungo i suoi 154 chilometri, la frazione con partenza e arrivo a Plaisir presenta alcune difficoltà altimetriche, che potrebbero rendere la vita difficile ai corridori che cercheranno di arrivare in volata. Subito dopo il via si trova il primo dei tre GPM di giornata, la Côte des Mesnuls (3ª categoria di 1,2 km con una pendenza media del 5,7%). Uno strappo che potrebbe rivelarsi il giusto trampolino di lancio per la fuga di giornata, anche perché tutta la frazione presenta un percorso mosso. Dopo 80 chilometri il primo dei due passaggi sulla Côte de Neauphle-le-Château, terza categoria di 1,4 chilometri con una pendenza media del 7,8%.

Dopo la salita, il percorso torna a presentare una serie di saliscendi, in cui non sarà semplicissimo organizzare l’inseguimento ai fuggitivi. La corsa si dovrebbe movimentare nuovamente negli ultimi 30 chilometri: esattamente ai -30 si trova il primo traguardo volante, in corrispondenza di Montainville, seguito da quello di Beynes ai -18. Quest’ultimo darà realisticamente inizio alla bagarre finale per arrivare nella posizione migliore all’ultimo passaggio sulla Côte de Neauphle-le-Château, che termina a 4,5 chilometri dall’arrivo. I due successivi sono sostanzialmente pianeggianti, poi un falsopiano in discesa porterà verso l’ultimo chilometro, anch’esso in pianura. Sarà questo il terreno del probabile sprint: bisognerà vedere tra quanti interpreti e con quante energie rimaste nelle gambe.

Favoriti Prima Tappa Parigi – Nizza 2020

Come ogni corsa che presenta un percorso mosso, non è semplicissimo individuare il favorito. Lo strappo finale presenta pendenze piuttosto arcigne, ma dovrebbe essere superabile dalle ruote veloci, i cui team faranno di tutto per tenere chiusa la corsa. Finora il più in forma su questo tipo di arrivo è sembrato Caleb Ewan (Lotto Soudal), nettamente il più forte nelle volate nella sua Australia e sempre brillante in quest’avvio di stagione. Con una squadra quasi interamente costruita per lui, il piccolo sprinter potrebbe essere davvero l’uomo da battere. I suoi principali rivali, almeno sulla carta, potrebbero essere Sam Bennett (Deceuninck-Quick-Step) e Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), entrambi dotati di un’ottima esplosività negli ultimi trecento metri. Su di loro però è lecito avere qualche piccolo dubbio in più nella tenuta sullo strappo finale, o quanto meno sulla possibilità di superarlo con una gamba in grado di permettere loro di fare la differenza poi in volata.

Guardando l’altimetria, il percorso sembra particolarmente adatto a Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Lo slovacco è tra gli sprinter il migliore a superare le asperità, e può contare sul suo proverbiale spunto. Lo slovacco è però alla sua prima giornata in una corsa World Tour di questa stagione, dopo aver concluso il San Juan senza successi. Non è un mistero comunque che sia un asso anche nel nascondere la sua condizione per appuntamenti importanti. L’altro velocista che spera in una giornata ad alto ritmo è Michael Matthews (Team Sunweb), sicuramente il migliore in salita nel lotto di chi fa della volata il proprio punto di forza ma non tanto esplosivo come alcuni suoi rivali. L’australiano, aggiunto all’ultimo nella startlist, è affiancato da un ottimo Cees Bol, in gran crescita in questa stagione e potenzialmente protagonista.

L’Italia punta soprattutto su Elia Viviani (Cofidis), in genere più a suo agio su percorsi piatti ma in grado di difendersi benissimo anche su quelli più impegnativi. I dubbi sono più che altro sulla sua formazione, che non è al completo e potrebbe non riuscire a supportarlo nel migliore dei modi. Gli azzurri possono sperare anche in un Giacomo Nizzolo (Team NTT) in ottima condizione e su Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie), con anche Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert) come possibile protagonista visto il tracciato movimentato.

Tra i velocisti non proprio puri, attenzione anche a Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), supportato da una splendida condizione, come dimostrato con il successo alla Omloop Het Nieuwsblad 2020. Il belga ha bisogno di arrivare in un gruppo ristretto per vincere in volata, ma sarà realisticamente gran protagonista. Tra i grandi favoriti non può essere escluso il nome di Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), a suo agio su quasi ogni tipo di percorso. Il francese potrebbe non essere ancora al top della forma, ma in una giornata con una gran selezione sarebbe l’uomo da tenere d’occhio, soprattutto se il velocista di punta della sua squadra dovesse staccarsi. Come lui Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) è dotato di un ottimo spunto nel finale e di capacità di tenere su salite brevi, ma il tedesco appare addirittura la terza scelta del suo team.

Altri corridori che sperano in una corsa dura per provare a imporre il loro sigillo possono essere Philippe Gilbert e John Degenkolb, entrambi della Lotto Soudal, che in un gruppo nutrito avrebbero meno possibilità. Discorso simile per l’italiano Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert), che ha le qualità per tenere in salita e lo spunto per provare a imporsi poi nel finale. Da non escludere nel lotto dei potenziali favoriti anche quei velocisti che faranno fatica a tenere nei tratti più duri, ma in caso di buona forma e di ritmo non elevato potrebbero dire la loro: vengono in mente soprattutto i nomi di Bryan Coquard (B&B Hotels-Vital Concept), Nacer Bouhanni (Arkea-Samsic), Benoit Cosnefroy (Ag2r La Mondiale), Edward Theuns (Trek-Segafredo) Daniel McLay (Arkea-Samsic).

Infine non bisogna sottovalutare l’eventualità di un attacco sulla salita finale o nel tratto immediatamente successivo da parte di qualche corridore da classica e finisseur. In questo caso il primo nome da ricordare è quello di Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), ottimo passista con uno spunto non indifferente nelle volate ristrette. La EF può contare su diversi uomini con queste caratteristiche: il nostro Alberto Bettiol appare molto adatto a un arrivo del genere, ma anche Sep Vanmarcke ed eventualmente Michael Woods. Altri potenziali attaccanti possono essere il tedesco Nils Politt (Israel Start-Up Nation) e Niki Terpstra (Total Direct Energie), entrambi relativamente liberi da ruoli tattici di squadra. Più difficile vedere azioni di corridori potenzialmente in grado di fare la differenza, ma realisticamente prestati a ruoli di gregariato: Yves Lampaert e Bob Jungels per la Deceuninck-Quick-Step, Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Michael Valgren (Team NTT) per i rispettivi velocisti, anche se potrebbero avere qualche libertà di anticipare se la corsa si dovesse bloccare tatticamente.

Borsino dei Favoriti

***** Caleb Ewan
**** Sam Bennett, Pascal Ackermann
*** Peter Sagan, Julian Alaphilippe, Elia Viviani
** Michael Matthews, Giacomo Nizzolo, Cees Bol, Jasper Stuyven
* Philippe Gilbert, Niccolò Bonifazio, Oliver Naesen, Alberto Bettiol, Nils Politt

Meteo Previsto Prima Tappa Parigi – Nizza 2020

Pioggia. Precipitazioni 60-85%. Umidità 79%. Vento fino a 21 km/h direzione NNE. Temperatura minima 9°C, massima 11°C.

Maggiori insidie Prima Tappa Parigi – Nizza 2020

Le previsioni meteo non sono favorevoli, dato che è possibile una giornata tutta sotto la pioggia per i ciclisti. Questo, con il vento che non mancherà, potrebbe rappresentare un problema per i corridori impegnati in gara, anche in chiave cadute e possibilità che si verifichino momenti caotici. La corsa, ovviamente, sarà ancora senza un vero padrone e nel finale sicuramente diversi corridori proveranno a piazzare il colpo che varrà anche la Maglia Gialla, rendendo la situazione difficile da leggere e da controllare.

Cronotabella Prima Tappa Parigi – Nizza 2020

Altimetria e Planimetria Prima Tappa Parigi – Nizza 2020

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