Giro d’Italia 2023, Presentazione Percorso e Favoriti Seconda Tappa: Teramo – San Salvo (202 km)

Il Giro d’Italia 2023 parte finalmente con la prima tappa in linea. Domenica 7 maggio i corridori affronteranno una Teramo – San Salvo di 202 chilometri che attraverserà le province di Teramo, Pescara e Chieti scendendo verso sud costeggiando la litorale adriatica, eccezion fatta per le deviazioni nell’entroterra verso Silvi Paese e proprio Chieti, utili a movimentare la tappa con due GPM di quarta categoria. Nel complesso si tratta di una frazione senza particolari difficoltà che vedrà, con tutta probabilità, sfidarsi per la prima volta i velocisti lungo un rettilineo piuttosto ampio.

ORARIO DI PARTENZA: 12:20
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:59-17:26
DIRETTA TV E STREAMING: 11:35-14:00 RaiSport / 14:00-18:05 Rai2 | 12:00-17:45 Eurosport 1 / Eurosport, Discovery+, GCN
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Percorso Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

La prima tappa in linea del Giro d’Italia 2023 chiederà ai corridori uno sforzo complessivamente già superiore ai 200 chilometri (202 per la precisione). La prima parte di giornata sarà però decisamente vallonata, aspetto che dovrebbe favorire la formazione di una fuga a lunga gittata: si parte di Teramo, si percorrono pochi chilometri e si sale subito verso Bellante, asperità che non vale per la classifica dei GPM ma che conta più di 5 chilometri con pendenze medie intorno al 4,5%. Si scende e si fa rotta verso Nereto, dove un primo “gradino” sarà seguito da un nuovo leggero tratto in salita, che si concluderà a Controguerra. Breve discesa e altro tratto che guarda insù, quello di Colonnella, che verrà superato quando saranno stati percorsi 39 chilometri.

Dopo la successiva discesa inizierà un lungo tratto tranquillo e pianeggiante, che vedrà i corridori in azione lungo la costa adriatica. Al chilometro 81 si andrà a scalare il primo Gran Premio della Montagna di questa edizione della Corsa Rosa, quello di Silvi Paese (3,5 km al 5,2%, con una punta massima del 10%). Discesa e altro tratto di “pace” dal punto di vista altimetrico, al cui interno però è piazzato un traguardo volante posizionato a Pescara. Si fa rotta poi verso Chieti Scalo, dove inizierà l’ascesa verso Chieti (4,5 km al 6,2%). Lì sarà posto un altro sprint intermedio, questa volta con abbuoni in termini di secondi per la classifica generale.

A quel punto ci saranno ancora 80 chilometri da percorrere, trancio di gara che inizierà con il secondo GPM di giornata, quello di Ripa Teatina (1,9 km al 5,7%, con una punta al 10%). Lo scollinamento sarà posto a 71 chilometri dal traguardo, lasso di spazio che permetterà ai velocisti andati in difficoltà nei tratti precedenti di tornare in ballo per il successo di tappa. Da tenere però sempre in considerazione le insidie che la strada, quasi sempre lungomare, potrà causare e anche il fatto che la strada non sarà del tutto pianeggiante, anche se non ci sono ascese che possano rappresentare un problema per i corridori in gruppo. Nessuna asperità, invece, per un finale che si preannuncia velocissimo, dato che gli ultimi 3 chilometri, quelli che portano all’arrivo di San Salvo, sono un vero e proprio biliardo.

Salite Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

NOME CAT QUOTA GPM INIZIO LUNGH DISL % MED % MAX
Silvi Paese 4 203 84,5 81 3,5 206 5,2% 10%
Ripa Teatina 4 210 130,3 128,4 1,9 109 5,7% 10%

Favoriti Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

Il tracciato sembra spingere alla formazione di un fuga e alla messa in scena di un copione abbastanza comune nelle prime tappe di un Grande Giro: l’allungo dei fuggitivi, il gruppo che si mette al lavoro prima per stabilizzare la situazione e poi per andare a raggiungere i battistrada della prima ora, in modo da permettere ai velocisti di andare a giocarsi il successo di giornata. Stando così le cose, il velocista più in forma del lotto potrebbe essere Fernando Gaviria. Il colombiano della Movistar ha piazzato un colpo di classe al recente Giro di Romandia e ha a disposizione una squadra che è in larga parte votata al suo sostegno.

Uomo di riferimento per finali veloci, soprattutto se preceduti da corse dure, è sicuramente Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il danese è uno dei corridori che può andare a completare la “tripletta” per quel che riguarda i successi di tappa nei Grandi Giri ed è stato protagonista di una notevole primavera. La squadra è peraltro al suo servizio, allo stesso modo in cui la Alpecin-Deceuninck è schierata per Kaden Groves, almeno nel caso in cui si arrivi in volata. Anche l’australiano arriva da un buon inizio di stagione e potrà giovarsi del sostegno di una squadra molto pesante, in cui spiccano Kristian Sbaragli e Stefano Oldani, che potrebbero anche cogliere l’occasione, qualora gli sviluppi della corsa lo permettano.

Nonostante una primavera accidentata, la Eolo-Kometa punta forte su Vincenzo Albanese, che, appena rientrato dall’infortunio ha subito dimostrato una condizione eccellente. Anche per lui il percorso nervoso che porta verso San Salvo è un fattore positivo, così come lo è per il danese Magnus Cort Nielsen (Ef Education-EasyPost), che probabilmente non ha lo spunto di velocità dei corridori appena citati, ma che sa sempre come muoversi in finali caotici. Stesso discorso per Michael Matthews, che è l’uomo di punta per la Jayco-AlUla in chiave vittorie di tappa: l’australiano ha avuto un 2023 fin qui non entusiasmante, ma ha le qualità per lasciare il segno su uno scenario simile.

Attenzione, poi, al duo tutto italiano della Cofidis: la squadra francese ha in strada sia Simone Consonni che Davide Cimolai, con quest’ultimo che dovrebbe essere al servizio del compagno, ma che potrebbe anche mettersi in proprio in caso la situazione lo permetta. Di certo il duo azzurro dovrà essere tenuto in considerazione, così come bisogna fare con Mark Cavendish (Astana Qazaqstan): il britannico non è sembrato particolarmente brillante nelle prime settimane della sua nuova avventura, ma è un vero animale da gara e potrebbe trovare in un appuntamento così importante le motivazioni giusti per tornare a brillare. Anche Alberto Dainese non ha vissuto una stagione fin qui entusiasmante: dalla sua ci sono delle indiscutibili qualità e la voglia di lasciare un nuovo segno al Giro, dove ha già colpito nel 2022. Il Team DSM ha anche la carta rappresentata da Marius Mayrhofer da poter gettare sul piatto nel finale da volata.

La Bahrain Victorious proverà a sfruttare lo spunto di Jonathan Milan, che dovrà magari anche giovarsi del supporto di Andrea Pasqualon, altro corridore che potrebbe poi mettersi in proprio se le circostanze prenderanno quella direzione. In chiave italiana vanno considerati anche Nicolò Bonifazio, corridore più veloce della Intermarché-Circus-Wanty, Andrea Vendrame (idem come sopra per quel che riguarda la Ag2R-Citroen) e Filippo Fiorelli, che proverà a tenere in bella vista la maglia della Green Project-Bardiani Csf-Faizané nel probabile finale veloce. Tutto da decifrare invece il possibile rendimento di Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), che potenzialmente è uno dei velocisti più forti del lotto ma che arriva da un periodo, ormai lungo, non particolarmente gravido di soddisfazioni. Come il tedesco, anche per il neerlandese David Dekker, uomo veloce dell’Arkéa-Samsic, ci sarà da valutare le condizioni di forma e le possibilità di gettarsi nella mischia.

La Soudal-QuickStep sarà probabilmente tutta votata al sostegno e alla protezione di Remco Evenepoel, ma Davide Ballerini è corridore dotato di spunto tutt’altro che trascurabile per un finale simile. Freccia italiana anche per il Team Corratec, che dovrebbe affidarsi a Nicolas dalla Valle per andare a caccia almeno di un piazzamento significativo. In casa Groupama-FDJ, le sorti della squadra in volata dovrebbero ricadere sulle spalle dello svizzero Fabian Lienhard.

Capitolo fughe: precisato una volta di più che sarà molto improbabile che le squadre dei velocisti si lascino scappare questa opportunità, viste anche le forze fresche in gruppo, ci saranno ovviamente tanti corridori che vorranno provare l’avventura da lontano e che potrebbero magari approfittare di qualche sviluppo di gara a loro propizio. Occhio quindi, fra gli altri, ad Alessandro de Marchi (Jayco-AlUla), Mads Wurtz Schmidt (Israel-PremierTech), Davide Gabburo (Green Project-Bardiani Csf-Faizané), Davide e Mattia Bais (Eolo-Kometa), Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Laurenz Rex (Intermarché-Circus-Wanty) e Paul Lapeira (Ag2R-Citroen).

Borsino dei Favoriti Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

***** Fernando Gaviria
**** Mads Pedersen, Kaden Groves
*** Vincenzo Albanese, Magnus Cort, Michael Matthews
** Mark Cavendish, Simone Consonni, Jonathan Milan, Alberto Dainese
* Nicolò Bonifazio, Pascal Ackermann, Marius Mayrhofer, Andrea Vendrame, Filippo Fiorelli

Meteo Previsto Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

Cielo poco nuvoloso. Possibilità di precipitazioni: 10%. Umidità relativa: 66%. Vento direzione SSW fino a 11 km/h. Temperatura prevista: minima 21° C, massima 23° C.

Maggiori insidie Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

Alle spalle c’è solo una cronometro e quindi tutti i corridori saranno freschissimi e desiderosi di mettersi in mostra. Così l’insidia maggiore potrebbe essere dettata dalla voglia di tante squadre di stare davanti, combinando i vari obiettivi, fra velocisti smaniosi di vincere e uomini di classifica da tenere davanti. Attenzione quindi agli incidenti di gara, che potrebbero rappresentare una vera trappola in un gruppo ovviamente ancora molto numeroso. Da non sottovalutare la pericolosità delle strade che corrono lungo il mare, anche per via delle condizioni di umidità e di relativa sporcizia in cui potrebbero trovarsi.

Altimetria e Planimetria Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

Cronotabella Seconda Tappa Giro d’Italia 2023

 

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