Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: CCC Team
Il nuovo CCC Team, all’esordio in un Grande Giro come squadra WorldTour, affronta il Giro d’Italia 2019 senza un vero e proprio capitano. Il terreno sul quale sicuramente i polacchi sperano di fare meglio è quello delle volate, grazie alla presenza del velocista azzurro Jakub Mareczko, corridore di grande esplosività, del quale tuttavia è da valutare l’effettiva affidabilità. In passato è ha comunque già conquistato tre secondi posti, dimostrando di avere le carte in regola per giocarsela con i migliori. La sua difficoltà maggiore sarà superare le grandi montagne, eventualmente senza spendere troppo, per finalmente riuscire ad alzare le braccia al cielo nella più importante corsa di casa.
Per aiutarlo in questa impresa sinora solo sfiorata, i suoi luogotenenti per il finale di tappa saranno il 37enne spagnolo Francisco Ventoso e il passista polacco Lukasz Owsian, due elementi di esperienza che sapranno guidarlo al meglio. Alcune tappe sembrano davvero su misura per lui, che con il giusto supporto anche nelle concitate fasi finali, dove spesso parte troppo indietro, potrebbe finalmente riuscire a compiere il grande salto che in molti avevano preconizzato.
Il resto della squadra sarà invece orientata principalmente a mettersi in mostra nelle tappe miste e in quelle più dure, presumibilmente soprattutto nel corso della terza settimana. Anche in questo caso si tratta di elementi di esperienza, con il 33enne Victor de la Parte e il 38enne Laurens ten Dam che possono farsi valere inserendosi nei tentativi dalla lunga distanza. Entrambi, nel corso delle annate migliori delle proprie carriere, sono stati discreti uomini di classifica, pur dovendo soprattutto correre al servizio dei capitani. Soprattutto il neerlandese è stato capace di centrare alcune top ten in passato, dimostrandosi affidabile – pur soffrendo spesso qualche giornata di blackout – nel corso delle tre settimane.
Quando la strada sale sarà inoltre interessante vedere cosa potrà fare Amaro Antunes. Il portoghese è al suo debutto in un grande giro, quindi sia dal punto di vista fisico che di pressione e di esperienza, ha margini di crescita, rappresentando una grande incognita. Classe 1990, in carriera ha comunque sinora mostrato spesso di poter ottenere risultati importanti, con un primo anno di apprendistato lo scorso anno nella formazione polacca in cui ha cercato di prendere le misure con un livello superiore, ritagliandosi comunque qualche interessante risultato. Anche per lui, spazio nelle fughe con la possibilità di sorprendere.
A chiudere la selezione sono altri due esordienti al Giro e in un GT in generale. Si tratta di Josef Cerny e Kamil Gradek, corridori che saranno prevalentemente al servizio dei capitani, specialmente in pianura, offrendo il loro contributo sia alla causa di Mareczko nel preparare le volate che degli scalatori per proteggerli nelle frazioni a loro meno congeniali. Li vedremo presumibilmente anche in qualche tentativo dalla lunga distanza senza troppe velleità, ma di quelli che comunque sono utili per farsi notare e vivere in prima persona l’emozione di essere in testa in una corsa di questo livello.
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