Favoriti Maglia Gialla Tour de France 2021: la INEOS sfida il terribile due sloveno Pogačar-Roglič

Ci si attende grande lotta per il Tour de France 2021. Dopo una corsa decisa all’ultima tappa prima del gran finale dei Campi Elisi lo scorso, quest’anno potrebbe esserci una battaglia colpo su colpo sin dall’inizio, con alcuni degli stessi protagonisti. I cambi di casacca di alcuni uomini hanno però cambiato (o in alcuni casi amplificato) il ventaglio dei favoriti che vede due nomi spiccare, ma con una concorrenza che può provare a ribaltare i pronostici sfruttando la forza dei numeri. Dal 26 giugno al 18 luglio, ogni giorno è buono per far saltare il banco, con le due cronometro che rappresentano snodi cruciali, ma di certo non unici di una corsa che sin dalla prima tappa può infiammarsi.

Favoriti Maglia Gialla Tour de France 2021

Anche quest’anno, la squadra sulla carta più attrezzata per ambire alla Maglia Gialla è la INEOS Grenadiers. I britannici portano in Francia di fatto quattro capitani, con Richard Carapaz e Richie Porte che vogliono assolutamente avere un ruolo da protagonisti. L’ecuadoriano ha vinto il recente Giro di Svizzera con buona autorità, cosa che ha fatto anche l’australiano al Giro del Delfinato, test tradizionalmente probante in tal senso. Porte, tornato quest’anno sui propri livelli migliori, ha però un conto apertissimo con la Grande Boucle e questa sarà l’ultima occasione per lui per lui di puntare al bersaglio pieno dopo il sudatissimo terzo posto dell’ano scorso. Il poker d’assi della INEOS è poi completato da Geraint Thomas, vincitore quest’anno del Giro di Romandia e uscito bene anche lui dal Delfinato, e da Tao Geoghegan Hart. Il meno appariscente tra i quattro, quest’anno non ha finora impressionato più di tanto, ma anche l’anno scorso al Giro si trovò davanti senza grandi proclami. Di conseguenza, sarà in ogni caso una pedina importante per i suoi.

Non basterà la quantità, ma ci vorrà anche la qualità però per avere la meglio del 22enne fenomeno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), campione uscente che al momento sembra quasi inattaccabile. L’esperienza dell’anno scorso lo ha fortificato ulteriormente, tanto che quest’anno di fatto non ha sbagliato nulla vincendo UAE Tour, Tirreno-Adriatico e Liegi-Bastogne-Liegi. Unica stecca il Giro dei Paesi Baschi, chiuso al terzo posto. L’unica incognita per lui potrebbe essere la squadra, leggermente meno forte rispetto a quelle dei contendenti diretti, ma lo sloveno ha dimostrato ampiamente di avere nervi d’acciaio e di essere in grado di cavarsela senza problemi anche da solo.

Arriva dalla Slovenia anche il secondo rivale principale della INEOS e si tratta di Primož Roglič (Jumbo-Visma). Il 31enne ex saltatore con gli sci quest’anno ha vinto il Giro dei Paesi Baschi ma ha deciso un avvicinamento diverso rispetto agli avversari, quasi in stile sudamericano, senza appuntamenti ufficiali nei due mesi precedenti al Tour. Questa scelta pone ovviamente degli interrogativi sulla sua forma, ma gli ha permesso sicuramente di arrivare alla partenza con poca pressione e lo troveremo sicuramente battagliare con i migliori. La presenza in squadra di Steven Kuijswijk, Sepp Kuss e dell’astro nascente Jonas Vingegaard gli garantiranno comunque una gestione ottimale anche di eventuali momenti difficili.

Al di fuori del duello tra la INEOS e gli sloveni, si apre la lunga lista degli outsider che sognano di arrivare a Parigi in Maglia Gialla. Il primo è il padrone di casa, nonché Campione del Mondo, Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) che ha fatto tesoro dell’esperienza negativa dell’anno scorso, dal punto di vista della classifica generale, per ripresentarsi con rinnovate ambizioni. Ha nelle corde la possibilità di battagliare per tre settimane, ma ci vorrà una condotta perfetta per scardinare la resistenza dei mostri sacri.

Sesto l’anno scorso, Miguel Angel Lopez (Movistar) è forse il più interessante tra i corridori di “secondo piano”. Il passaggio dall’Astana alla Movistar non sembra avere avuto ripercussioni e nelle ultime settimane è apparso in buona forma tra Delfinato e la Mont Ventoux Dénivelé Challenge, vinta nettamente lo scorso 8 luglio. Gli spagnoli possono anche permettersi di mettergli a disposizione una squadra di alto livello, con campioni del calibro di Enric Mas, rivale interno numero uno, Alejandro Valverde e Marc Soler, che fino al ritiro al Giro aveva fornito ottime prestazioni in stagione.

Il peggio è alle spalle poi per Wilco Kelderman (BORA-hansgrohe), perfettamente recuperato dopo la brutta disavventura di inizio anno, che al Delfinato ha dato segnali molto incoraggianti che lo pongono potenzialmente nella forma da podio vista nel corso dello scorso Giro d’Italia. Con lui ci sarà Emanuel Buchmann, altro corridore potenzialmente di alta classifica che invece sarà pronto a mettersi a disposizione del capitano dopo lo sfortunato ritiro al Giro d’Italia.

Attenzione poi al redivivo Rigoberto Uran (Education First-NIPPO), ottavo l’anno scorso e tornato alla ribalta al Giro di Svizzera. L’esperto colombiano rappresenta un’alternativa più che interessante se in forma, anche perché molto abile a cronometro e ormai abituato ai grandi palcoscenici. Anche il suo connazionale Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) può farsi valere nel caso si presentasse nella forma dei tempi migliori, ma in questo caso non ci sono grandi indizi a supporto visto l’anonimo Giro del Delfinato disputato recentemente.

Quantomeno per un piazzamento in top ten bisogna tenere in grande considerazione anche Jack Haig (Bahrain Victorious), corridore che comincia ad avere una buona dose di esperienza e di risultati interessanti alle spalle. Quest’anno infatti ha chiuso tra i primi dieci sia la Parigi-Nizza che il Giro del Delfinato, dimostrando un crescente feeling con le corse d’oltralpe. E proprio oltralpe c’è grande interesse per le potenzialità di David Gaudu (Groupama-FDJ), scalatore in grande ascesa arrivato quest’anno terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi e che, se non ci fosse Pogačar di mezzo, avrebbe serie chanches di vincere la Maglia Bianca. Tornando invece agli uomini di esperienza, Mike Woods sarà l’uomo di riferimento di una Israel Start-Up Nation, nella quale rivedremo anche Chris Froome. Il canadese migliora invecchiando e anche quest’anno è stato sempre protagonista ad alto livello, anche se in carriera non sempre ha brillato sulla distanza delle tre settimane. Se dovesse riuscire ad avere un rendimento costante, anche il podio potrebbe essere alla sua portata. Tra i litiganti proverà a inserirsi anche la BikeExchange con Esteban Chaves e Simon Yates che però sembrano più adatti a un traguardo parziale.

Altri corridori da tenere d’occhio sono Ben O’Connor (Ag2r Citroen), Ion Izagirre (Astana), Guillaume Martin (Cofidis), Jan Bakelants (Intermarché-Wanty-Gobert), Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix), Pierre Rolland (B&B Hotels p/b KTM) e Pierre Latour (TotalEnergies).

Infine, per quanto riguarda gli italiani non ci sono grandi prospettive di alta classifica, con un Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quck-Step) in grande forma che non è detto abbia molto spazio, e un Fabio Aru (Qhubeka Assos) il cui reale stato di forma è tutto da verificare. Ci sarà anche Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), ma non si occuperà della classifica.

Borsino dei Favoriti Maglia Gialla Tour de France 2021

***** Tadej Pogačar
**** Primož Roglič, Richard Carapaz
*** Julian Alaphilippe, Richie Porte, Geraint Thomas
** Wilco Kelderman, Miguel Angel Lopez, Enric Mas, Rigoberto Uran
* Jack Haig, David Gaudu, Tao Geoghegan Hart, Nairo Quintana, Mike Woods

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