Analisi Percorso Milano – Sanremo 2022

Si torna al percorso classico per la Milano – Sanremo 2022. Dopo l’inedita edizione “piemontese” del 2020, già lo scorso anno si era ritornati a calcare le tradizionali strade liguri, anche se, a causa di una frana, gli organizzatori erano stati costretti a tagliare dal tracciato il Passo del Turchino per transitare sul Colle del Giovo. Quest’anno, sabato 19 marzo, anche lo storico valico appenninico rientra a far parte del percorso, che per il resto propone come sempre i tre capi e, soprattutto, le salite della Cipressa e del Poggio, che dopo quasi 300 chilometri di gara potrebbero rivelarsi decisive per designare l’erede di Jasper Stuyven, vincitore sul traguardo di Via Roma dodici mesi fa.

Percorso Milano – Sanremo 2022

La partenza, come sempre fissata a Milano, quest’anno si sposta dalla tradizionale Piazza Castello al Velodromo Vigorelli, lo storico impianto che in passato ha ospitato spesso l’arrivo dell’altra Monumento italiana, il Lombardia, ma mai la partenza della Classicissima. Dopo un trasferimento di 9800 metri, il via ufficiale sarà dato come sempre in Via della Chiesa Rossa, alla periferia del capoluogo lombardo, con i corridori che inizieranno il lungo cammino (per lo più in direzione sud-ovest) che dopo ben 293 chilometri li porterà al traguardo. In questa fase iniziale di strada quasi completamente pianeggiante, lunga più di 100 chilometri, ci saranno presumibilmente i primi attacchi che porteranno alla formazione della fuga che animerà buona parte della corsa, ma si potrà anche vedere chi lavorerà in gruppo per tenere sotto controllo gli attaccanti e, di conseguenza, quali squadre potrebbero essere interessate a fare la corsa.

Attraversate Pavia, Voghera, Tortona e Novi Ligure, dopo essere passati quindi dalla Lombardia al Piemonte in direzione Liguria, si raggiungerà dunque Ovada, dove la strada inizierà a salire in maniera leggera verso il Passo del Turchino, la prima difficoltà altimetrica di giornata, che fa il suo ritorno nel percorso dopo due anni di assenza. Lunga, ma estremamente pedalabile (le pendenze non superano praticamente mai il 5-6%, peraltro solo verso la fine dell’ascesa), questa salita segnerà l’ingresso in Liguria e la fine della prima metà di gara, dato che allo scollinamento mancheranno esattamente 150 chilometri alla conclusione. Una rapida discesa verso Voltri, alla periferia di Genova, immetterà quindi sulla statale dell’Aurelia, che verrà percorsa quasi per intero fino all’arrivo.

Seguono dunque un’ottantina di chilometri pianeggianti sul lungomare della Riviera di Ponente, che attraverso Arenzano, Cogoleto e Varazze porteranno il plotone dalla provincia di Genova a quella di Savona, passando poi per il capoluogo omonimo, per Finale Ligure, Albenga, Alassio e Laigueglia, dove mancheranno 55 chilometri al traguardo e dove la strada tornerà a salire per affrontare il primo dei tre capi, il Capo Mele, seguito a stretto giro di posta dal Capo Cervo e dal Capo Berta, entrambi già in provincia di Imperia. Si tratta di tre asperità non troppo lunghe e dalle pendenze contenute, tuttavia si incontreranno dopo aver percorso quasi 250 chilometri di gara, con le gambe di molti che inizieranno a farsi pesanti e le energie di altri che saranno ormai ridotte al lumicino. Soprattutto sul Capo Berta, il più lungo (2000 metri) e il più impegnativo data la pendenza media del 6,7%, diversi corridori potrebbero quindi già essere costretti ad alzare bandiera bianca, in particolare se il ritmo del gruppo dovesse farsi sostenuto.

Una breve discesa verso Imperia-Oneglia sarà seguita da una decina di chilometri pianeggianti ma, probabilmente, tutt’altro che tranquilli, dato che una volta raggiunta San Lorenzo a Mare si comincerà a salire verso la Cipressa, asperità introdotta nel percorso della Classicissima esattamente 40 anni fa, nel 1982. La salita, che misura 5,65 chilometri e propone una pendenza media del 4,1% e picchi del 9%, non è particolarmente difficile, ma se venisse presa ad alta velocità (come spesso accade) potrebbe risultare fatale a numerosi corridori, soprattutto velocisti. Importante, quindi, affrontarla nelle prime posizioni, per raggiungere le quali si assisterà a un’accesa bagarre in gruppo nel tratto precedente, dove il nervosismo sarà elevato, aumentando di conseguenza il pericolo di cadute. Lungo l’ascesa, poi, si potrebbero registrare diversi tentativi di attacco, ma purtroppo per coloro che vorranno provare a muoversi l’arrivo è ancora abbastanza lontano, e solitamente nella fase successiva il plotone può organizzarsi bene per inseguire. Molto difficile, dunque, vedere in azione qui i principali favoriti, che, consapevoli di avere una sola cartuccia da sparare, cercheranno soprattutto di rimanere coperti e di non sprecare energie.

Una ripida discesa riporterà tutti sull’Aurelia, che verrà percorsa per nove pianeggianti chilometri attraverso Santo Stefano a Mare e Arma di Taggia fino al bivio per il Poggio, che si è spesso rivelato il punto chiave della corsa pur trattandosi di una salita di soli 3700 metri al 3,7% (con punta dell’8% in prossimità della cima), abbastanza però per dare il colpo di grazia a tanti corridori considerando che viene affrontata dopo 284 chilometri e più di sei ore di gara. È qui che, chi avrà le gambe, potrà provare a fare la differenza in vista dello scollinamento, che avverrà a soli 5,5 chilometri dal traguardo, ma attenzione a non sottovalutare anche la successiva discesa di 3,3 chilometri, molto tecnica e anche pericolosa in certi punti, con un susseguirsi di tornanti e di curve e controcurve che possono esaltare le qualità dei migliori discesisti.

Al termine della picchiata si rientrerà sull’Aurelia e mancheranno soli 2200 metri all’arrivo di Sanremo, in Via Roma, ma la corsa potrebbe non essere ancora chiusa. Se infatti davanti dovesse esserci un corridore solitario, magari con un margine di pochi secondi, ecco che potremmo assistere ad un testa a testa tra lui e gli inseguitori alle sue spalle, mentre se davanti ci fosse un drappello di attaccanti, attenzione ai possibili attacchi e contrattacchi, ciascuno dei quali avrebbe il potenziale di rivelarsi decisivo. Non è poi ovviamente da escludere la volata di un gruppo compatto (ma sicuramente piuttosto selezionato), nel quale potrebbero comunque essere riusciti a sopravvivere i principali velocisti; in tal caso, ciascuna squadra dovrà fare la conta per vedere quanti uomini saranno rimasti per impostare il treno verso lo sprint finale.

Salite Milano – Sanremo 2022

DALLA PARTENZA ALL’ARRIVO NOME LUNGHEZZA
142,9 150,1 Passo del Turchino
241,5 51,5 Capo Mele 1,8 km al 3,9%
246,4 46,6 Capo Cervo 1,3 km al 5,4%
254,2 38,8 Capo Berta 2 km al 6,7%
271,4 21,6 Cipressa 5,65 km al 4,1%, max. 9%
287,5 5,5 Poggio di Sanremo 3,7 km al 3,7%, max. 8%

Altimetria e Planimetria Milano – Sanremo 2022

Cronotabella Milano – Sanremo 2022

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