Analisi Percorso Giro del Delfinato 2023: una crono e tante salite per la prova generale del Tour de France

La strada per il Tour de France passa dal Giro del Delfinato 2023. Dal 4 all’11 giugno, infatti, alcuni degli attesi protagonisti della prossima Grande Boucle si sfideranno sulle strade del Sud della Francia. Come ogni anno il percorso prevede una cronometro e tre tappe di montagna che saranno fondamentali per stilare la classifica generale, ma il gruppo dovrà stare attento anche alle altre frazioni: tutte le giornate presentano tracciati mossi ed insidiosi e i velocisti presenti dovranno stringere i denti se vorranno provare a lottare per un successo parziale. Per succedere nell’albo d’oro a Primoz Roglic bisognerà dimostrare di essere corridori completi.

Percorso Giro del Delfinato 2023

La frazione di apertura avrà partenza e arrivo a Chambon-sur-Lac. Previsti 158 chilometri, decisamente ondulati e probabilmente più adatti che non a velocisti veri e proprio. La prima parte della tappa vedrà due Gpm di Quarta categoria, la Côte du Mont-Dore (1,8 al 5,5%) e la Côte de La Stele (1,9 km al 5%), in rapida successione. Proseguendo su un percorso molto irregolare, i corridori passeranno una prima volta sotto lo striscione del traguardo quando mancheranno 70 chilometri alla fine: a quel punto, mancherà loro da percorrere il circuito finale, che presenta la Côte du Rocher de l’Aigle (1 chilometro al 7,3%), da ripetere per quattro volte. Anche il finale è nervoso, tanto che il penultimo chilometro tira all’insù e potrà rappresentare un ulteriore motivo di incertezza in merito all’esito della tappa.

Stesso canovaccio anche per la seconda tappa, che andrà da Brassac-les-Mines a La Chaise-Dieu, per un totale di 167,5 chilometri. Nella prima metà di gara ci saranno da affrontare la Côte du Toutée (2,2 km al 6%) e il Col du Fourches (2,7 km al 6,5%), entrambi classificati come ascese di Terza categoria. Anche in questo caso si andrà in “perlustrazione” nei chilometri finali, dato che ci sarà un primo passaggio sotto l’arrivo con ancora 80 chilometri da percorrere: stavolta i giri del circuito finale disegnato saranno due e nel menù ci sono lo strappo della Côte du Guêtes (1 km all’8%) e gli ultimi 5 chilometri tutti in leggera ma costante salita.

Frazione più lunga e complessivamente più tranquilla, almeno sulla carta, sarà la terza. Partenza da Monistrol-sur-Loire, arrivo a Le Coteau e percorso di 194,5 chilometri meno nervoso rispetto ai due giorni precedenti: poco dopo la partenza si affronterà la Côte du Bellevue-la-Montagne (4,9 km al 5,8%); da lì ci sarà un lungo tratto senza difficoltà altimetriche, fino ai -20 dall’arrivo. Lì, i corridori dovranno mandar giù la Côte de Pinay (7,5 km al 3%), salita che potrebbe comunque scatenare qualche attacco, considerato anche il tratto di falsopiano immediatamente successivo. Gli ultimi chilometri sono però completamente piatti ed è difficile pensare che i velocisti presenti vogliano farsi sfuggire un’opportunità simile.

A fare da giro di boa di questa edizione del Delfinato c’è una cronometro individuale, con partenza a Cours e arrivo a Belmont-de-la-Loire. Trattasi di prova lunga (31,1 chilometri) e dal percorso difficile da decifrare, considerata la partenza in salita, un lungo tratto che tenderà a scendere e gli ultimi 5 chilometri che invece punteranno progressivamente verso l’alto. Le pendenze non sono particolarmente esigenti, ma il tracciato potrà rappresentare una sorta di trappola per gli uomini che punteranno alla classifica generale e che non saranno in grado di interpretare al meglio lo sforzo.

La seconda metà della corsa francese inizia con la Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bains, frazione di 191,5 chilometri. Messa sotto le ruote una prima parte tutta pianeggiante, ci sono tante insidie nella seconda: si inizia con la Côte de Château-Chalon (4,4 km al 4,5%) e da lì si fa rotta verso gli ultimi 30 chilometri, dove sono state piazzate le ascese alla Côte d’Ivory (2,3 km al 5,9%, Terza categoria) e alla Côte de Thésy (3,6 km all’8,8%, Seconda categoria). Quest’ultima, dalle pendenze molto arcigne, terminerà quando mancheranno 14,4 chilometri all’arrivo. A quel punto sarà tutta discesa e gli eventuali distacchi maturati in salita potrebbero anche aumentare, da lì al traguardo.

Con la sesta tappa inizia la parte di Delfinato più adatta agli scalatori pure. La Nantua – Crest-Voland (170,5 km) vedrà i corridori affrontare un percorso molto variegato, che vedrà la Côte de Clermont en Genevois (7,5 km al 4,7%) come primo ostacolo categorizzato della giornata. La parte centrale del percorso conoscerà l’ascesa di Cruseilles, non classificata ma comunque impegnativa. L’ultimo terzo di gara sarà poi senza respiro: in successione saranno da affrontare il Col de Aravis (7,8 km al 5,7%), la Côte de Notre-Dame-de-Bellecombe (3,2 km al 6,1%) e l’arrivo in salita a Crest-Voland (2,3 km al 6,6%), il tutto concentrato in 29 chilometri.

Il giorno successivo sarà d’alta montagna. Si inizia a pedalare a Porte-de-Savoie e si va a scalare il lunghissimo Col de la Madeleine (25,1 km al 6,2%, Categoria massima). Discesa altrettanto lunga, breve tratto in valle e attacco al Col du Molard (18,5 km al 5,8%, Categoria massima). Si scende di nuovo e risale immediatamente, per puntare verso il traguardo, posto sul Col de La Croix de Fer (13,1 km al 6,2%), con l’arrivo posto a 2067 metri di altitudine. Visto l’inizio morbido, gli ultimi 7 chilometri di questa mitica salita alpina sono costantemente sopra il 10% di pendenza e rappresenteranno un banco di prova quasi senza appello per i corridori che punteranno alla Maglia Gialla.

Grande attesa, infine, intorno alla Le Pont-de-Claix – La Bastille Grenoble, ultima tappa (153 chilometri) disegnata sulla falsariga degli epiloghi di altre brevi corse a tappe già disputate in questa stagione. Nessuna salita impossibile, ma tante ascese difficili, senza un attimo di respiro, e un arrivo in salita che promette spettacolo. Si comincia in salita, affrontando le rampe della Côte de Pinet (6,3 km al 6,1%), seguita a breve distanza dal Col de Mouilles (3,9 km al 7%), entrambe salite classificate di Seconda categoria. Si scende e si percorrerà un tratto in valle senza particolari difficoltà fino al 94esimo chilometro: lì inizierà l’ascesa al difficilissimo Col du Granier (9,6 km all’8,6%, Categoria massima). Si scende e si risale subito, verso il Col du Cucheron (7,4 km al 6,8%), che verrà scollinato quando mancheranno poco meno di 30 chilometri. Ancora una discesa e ancora una salita, quella del Col de Porte (7,4 km al 6,8%), la cui vetta è posta ai -17 dall’arrivo. Picchiata verso Grenoble e ultimi due chilometri di nuovo all’insù: i corridori dovranno affrontare il Muro de La Bastille, 1500 metri al 14,2% di pendenza media. Una vera e propria resa dei conti, qualora i giochi in classifica non fossero ancora del tutto definiti.

Tappe Giro del Delfinato 2023

Tappa 1 (04/06): Chambon-sur-Lac – Chambon-sur-Lac (158 km)
Tappa 2 (05/06): Brassac-les-Mines – La Chaise-Dieu (167,5 km)
Tappa 3 (08/06): Monistrol-sur-Loire – Le Coteau (194,5 km)
Tappa 4 (07/06): Cours – Belmont-de-la-Loire (31,1 km – crono)
Tappa 5 (08/06): Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bains (191,5 km)
Tappa 6 (09/06): Nantua – Crest-Voland (170,5 km)
Tappa 7 (10/06): Porte-de-Savoie – Col de la Croix de Fer (148 km)
Tappa 8 (11/06): Le Pont-de-Claix – La Bastille Grenoble (153 km)

Altimetrie e Planimetrie Giro del Delfinato 2023

Tappa 1 (04/06): Chambon-sur-Lac – Chambon-sur-Lac (158 km)

Tappa 2 (05/06): Brassac-les-Mines – La Chaise-Dieu (167,5 km)

Tappa 3 (08/06): Monistrol-sur-Loire – Le Coteau (194,5 km)

Tappa 4 (07/06): Cours – Belmont-de-la-Loire (31,1 km – crono)

Tappa 5 (08/06): Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bains (191,5 km)

Tappa 6 (09/06): Nantua – Crest-Voland (170,5 km)

Tappa 7 (10/06): Porte-de-Savoie – Col de la Croix de Fer (148 km)

Tappa 8 (11/06): Le Pont-de-Claix – La Bastille Grenoble (153 km)

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