Analisi Percorso Amstel Gold Race 2019: 35 muri inaugurano la Settimana delle Ardenne

L’Amstel Gold Race 2019 inaugura la settimana delle Ardenne. Ormai lasciato alle spalle il pavè, le classiche del nord inaugurano la loro seconda tranche affrontando muri e strappi particolarmente favorevoli ai puncher. Ad aprire la sequenza sarà la corsa neerlandese della birra che, ormai da tre anni, ha cambiato la sua impostazione tradizionale abbandonando il tradizionale arrivo sul Cauberg. Per questa edizione, in programma domenica 21 aprile e come due anni fa nel giorno di Pasqua, gli organizzatori hanno mantenuto pressoché inalterato il percorso affrontato nel 2018. 265,7 sono i chilometri da percorrere da Maastrich a Berg En Terblijt, con ben 35 muri da affrontare, l’ultimo dei quali terminerà a 6400 metri dall’arrivo. Il campione in carica è Michael Valgren (Dimension Data) che dodici mesi or sono, in maglia Astana, si impose in uno sprint a due sul ceco Roman Kreuziger, a sua volta vincitore nel 2013.

Percorso Amstel Gold Race 2019

Maastricht > Berg En Terblijt, 265,7 km

Amstel Gold Race 2019, dopo venti anni cambia la partenza

La corsa partirà come di consueto da Maastricht, ma con una novità a suo modo “storica”. Rispetto a quanto avvenuto negli ultimi 20 anni, infatti, il gruppo prenderà il via da Piazza Vrijthof e non da Piazza del Mercato. La variazione è dipesa da esigenze logistiche, complice la concomitanza con la prova femminile che, introdotta nel 2017, ha raddoppiato lo spazio necessario per i pullman e per la carovana al seguito. Di fatto è questa l’unica novità in un tracciato che mantiene l’impostazione e le prerogative dell’ultima edizione, proponendosi aperto a diverse soluzioni tattiche non soltanto grazie alla presenza di 35 côtes.

Non bisognerà pedalare troppo prima di affrontare la prima salita. Dopo 10 chilometri si sale verso il Slingerberg, primo dei quattro muri presenti nella prima ora di gara. Da lì al chilometro numero 39, infatti, il gruppo dovrà lasciarsi alle spalle anche AdsteegLange Raarberg e Bergseweg, rampe che mettono insieme 6,4 chilometri e che si riveleranno verosimilmente preziose per permettere ai coraggiosi di giornata di promuovere l’azione che caratterizzerà buona parte della corsa. Dopo aver rifiatato per una decina di chilometri i corridori approcceranno il Sibbergrubbe, côte che preparerà il terreno per il primo passaggio sul Cauberg, la salita simbolo della corsa con i suoi 900 metri al 7,5% medio e punte al 10%, e dalla linea d’arrivo.

La particolarità della classica neerlandese è quella di non mandare mai in doppia cifra alla casella “pendenze” i suoi muri, ma di concedere pochissimo spazio per rifiatare. Questa caratteristica amplifica, di fatto, la selettività delle rampe, che se affrontate singolarmente non resterebbero certo nelle gambe dei corridori né nella memoria dei tifosi. Nella seconda ora di gara si metteranno alle spalle ancora il Geulhemmerberg (1 chilometro al 6,2%) e il più agevole Heiweg (1500 metri al 3,8%), mentre prima di concludere i 100 chilometri iniziali si supereranno anche Kallenberg, Wolfsbeerg e Loorberg, asperità non particolarmente dure ma che inizieranno a lasciare tossine nelle gambe.

Il benvenuto dopo il centesimo chilometro verrà dato dallo Schewibergerweg, propedeutico all’approccio della salita più lunga dell’intera corsa, quel Camerig che con i suoi 4600 metri e una pendenza dolce non servirà a fare selezione ma aprirà un solco verso il trittico formato da Drielandenomloop, Gemmeniche e Vijlenerbos. Una brevissima discesa condurrà al muro “di mezzo”, il diciassettesimo, l’Eperheide (1400 metri al 5,6%), succeduto da una fase di calma apparente che porta alla possibile prima vera svolta. Dal Gulpenerberg (600 metri al 9,7%) al Vrakelberg (600 metri al 7,6%) trascorrono meno di quindici chilometri intervallati da Plettenberg (1000 metri al 4,2%), dall’Eyeserweg (2100 metri al 4,4%) e dal Remigiusstraat (1000 metri al 7,8%). Difficile pensare che la corsa esploda qui, ma chi non sarà in giornata di grazia inizierà a prenderne coscienza e non potrà più nasconderlo.

Da qui si entra negli ultimi 100 chilometri di gara, annunciati dal secondo passaggio su Sibbergrubbe e Cauberg. Dopo aver varcato per la seconda volta la linea d’arrivo, i corridori si troveranno a scalare il Geuhemmerberg, ultimo ostacolo “soft” prima del gran finale. Gli ultimi 10 muri sono infatti concentrati nei 70 chilometri conclusivi, col battesimo che avviene sul Bemelerberg (900 metri al 4,6%) dal quale si continua a salire impercettibilmente per arrivare di nuovo sul Loorberg. A questo punto la distanza per inventarsi qualcosa è propizia, mancando meno di 50 all’arrivo e avendo a disposizione ancora otto côte. Si riparte col Gulpenerberg per arrivare a stretto giro di posta sul Kruisberg (700 metri all’8,3%) e approcciare l’Eyserbosweg, la celeberrima “salita delle antenne” che, con la sua pendenza media del 7,4% distribuita in poco più di un chilometro, può fungere da trampolino di lancio verso il successo.

Dopo circa tre chilometri si approda infatti sul Fromberg (1700 metri al 4%), dove chi ha ancora gamba può continuare a spingere per guadagnare ulteriormente in vista del Keutenberg (1600 metri al 5,3%) che fa da preludio al terzo e ultimo transito sul Cauberg e sulla linea d’arrivo. Il terzo passaggio da Berg en Terblijt preannuncia gli ultimi 16,1 chilometri di corsa. Due i muri ancora da affrontare: il Geulhemmerberg (1000 metri al 6,2%) che inizia a poco più di 14 dallo striscione d’arrivo e ancora il Bemelerberg, i cui 900 metri al 4,6% non sono certo impossibili ma che, uniti alla stanchezza accumulata e a un chilometraggio già importante, possono rivelarsi decisivi. Chi uscirà attardato da qui non avrà praticamente più modo di rientrare sulla testa della corsa, a meno che davanti non ci si guardi eccessivamente. Attenzione però ai saliscendi finali, già cruciali un anno fa. L’arrivo è invece completamente in piano.

Muri Amstel Gold Race 2019

Muro KM / Distanza Nome Lunghezza e % Passaggio
1 10 (255,7km) Slingerberg (Geule) 1,3km / 4,8%
2 14,8 (250,9km) Adsteeg (Beek) 700m / 3,5%
3 23 (242,7km) Lange Raarberg (Meerssen) 1,8km / 3,9%
4 38,9 (226,8km) Bergseweg (Kunrade) 2,6km / 3,3%
5 50,4 (215,3km) Sibbergrubbe (Valkenburg) 1,8km / 3,9% 1
6 55 (210,7km) Cauberg (Valkenburg) 900m / 7,5% 1
57,4 (208,3km) Traguardo 1
7 59,4 (206,3km) Geulhemmerberg (Berg en Terblijt) 1km / 6.2% 1
8 78,9 (186,8km) Heiweg (Mesch) 1,5km / 3,8%
9 82,9 (180,2km) Kalleberg (Mesch) 600m / 3,7%
10 90,3 (175,4km) Wolfsbeerg (Noorbek) 1,1km / 3%
11 93,3 (172,4km) Loorberg (Slenaken) 1,6km / 4,9% 1
12 105,4 (160,3km) Schweibergerweg (Mechelen) 2,4km / 4,5%
13 111,1 (154,6km) Camerig 4,6km / 4%
14 124 (141,7km) Drielandenpunt 2km / 5,7%
15 128,7 (137km) Gemmenich (Vaals) 800m / 6,6%
16 132,9 (132,8km) Vijlenerbos (Gemmenich) 2,9km / 3,7%
17 141 (124,7km) Eperheide (Epen) 1,4km / 5,6%
18 150,2 (115,5km) Gulperberg (Partij) 600m / 7% 1
19 150,2 (115,5km) Plettenberg (Wittem) 1km / 4,2%
20 156 (109,7km) Eyserweg (Eys) 2,1km / 4,4%
21 160,3 (105,4km) St. Remigiusstraat – Huls (Simpelveld) 1km / 7,8%
22 163,9 (101,8km) Vrakelberg (Ubachsberg) 600m / 7,6%
23 172,7 (93km) Sibbergrubbe (Valkenburg) 1,8km / 3,9% 2
24 178 (87,7km) Cauberg (Valkenburg) 900m / 7,5% 2
180,7(85km) Traguardo 2
25 182,5 (83,2km) Geulhemmerberg (Berg en Terblijt) 1km / 6.2% 2
26 195,6 (70,1km) Bemelerberg (Bemelen) 900m / 4,6% 1
27 210,9 (54,8km) Loorberg (Slenaken) 1,6km / 4,9% 2
28 220,8 (44,9km) Gulperberg (Partij) 600m / 7% 2
29 226,2 (39,5km) Kruisberg (Wahlwiller) 700m / 8,3%
30 228,2 (37,5km) Eyserbosweg (Eys) 1,1km / 7,4%
31 232,0 (33,7km) Fromberg (Elkenrad) 1,7km / 4%
32 236,6 (29,1km) Keutenberg (Schin op Geul) 1,6km / 5,3%
33 247,0 (18,7km) Cauberg (Valkenburg) 900m / 7,5% 3
249,6 (16,1km) Traguardo 3
34 251,4 (14,3km) Geulhemmerberg (Berg en Terblijt) 1km / 6.2% 3
35 258,4 (7,3km) Bemelerberg (Bemelen) 900m / 4,6% 2

Altimetria e Planimetria Amstel Gold Race 2019

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