Amstel Gold Race 2019, Trentin decimo: “Alla fine non avevo più energie per sprintare”

Matteo Trentin ha corso da protagonista l’Amstel Gold Race 2019. Il campione europeo non si è limitato a rimanere a ruota per aspettare uno sprint in cui realisticamente sarebbe stato tra i favoriti, ma ha deciso di muoversi in prima persona per provare ad anticipare il gruppo. Il corridore della Mitchelton-Scott ha attaccato a più di 30 km dall’arrivo insieme a Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Michael Woods (EF Education First), con quest’ultimo che ha poi dovuto abbandonare la compagnia sulle prime côtes successive. L’azzurro ha cercato di riportarsi sulla coppia di testa insieme al polacco, senza tuttavia riuscire nel proprio obiettivo. Ripreso dal gruppo tirato da uno scatenato Mathieu Van der Poel (Corendon-Circus), il veneto ha poi chiuso decimo, privo di ogni energie per imbastire una volata.

Il vincitore di Glasgow 2018 ha raccontato la propria Amstel: “Quando Alaphilippe ha attaccato era troppo duro per me a essere onesto, si è mosso su uno strappo impegnativo e dopo un momento ad alto ritmo. Ho allungato più tardi con Kwiatkowski e abbiamo collaborato perfettamente, di fatto mi ha aspettato nei tratti più duri e abbiamo deciso di provare a riprendere i due davanti. Abbiamo inseguito per gli ultimi 30 chilometri e ci siamo avvicinati molte volte, ma semplicemente non ce l’abbiamo fatta. Poi sulle côtes successive hanno guadagnato altri cinque secondi, poi dieci, e infine il gruppo è arrivato da dietro. Stavo solo cercando di arrivare al traguardo a ruota del gruppetto, non avevo più energie per sprintare“.

Trentin può avere qualche piccolo rimpianto per come sarebbe potuto andare le cose: “Forse se fossimo rientrati la corsa si sarebbe svolta in maniera totalmente differente, con quattro uomini in testa da inseguire invece di due davanti e due dietro a dieci secondi per tutto il tempo. Ma alla fine questa era la situazione in corsa. A volte va così”.

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