Analisi Percorso Giro delle Fiandre 2018

Sarà un percorso parzialmente tradizionale quello del Giro delle Fiandre 2018. Dopo lo spettacolo offerto dai corridori la passata stagione grazie ad un tracciato nel quale erano stati riportati alcuni momenti topici della corsa, a partire dal ritorno del Muro di Grammont, gli organizzatori hanno infatti voluto confermare nella sostanza quanto proposto lo scorso anno. I cambiamenti saranno infatti davvero pochi, giusto qualche deviazione e pochi chilometri, con la sequenza dei muri che resta invariata, ad eccezione del sostituzione dell’Eikenberg con l’Edelare, ma essendo nelle prime fasi di corsa cambia davvero poco.

Percorso Giro delle Fiandre 2018

Prima parte piuttosto semplice, quasi completamente pianeggiante e senza difficoltà. Il primo pavé arriverà dopo 87 e 89 chilometri, ma Lippenhovestraat e Paddestraat non dovrebbero creare problemi. Anche se chiaramente ci sarà un po’ di nervosismo prima di arrivarci per farsi trovare davanti e non correre rischi inutili. Da quel momento comunque l’andatura dovrebbe aumentare in maniera importante visto che non mancherà poi molto al primo muro, con il Vecchio Quaremont che sarà affrontato dopo 121,2 chilometri di corsa. Sono 2200 metri, di cui 2/3 in pavé, che possono già far capire le intenzioni delle varie squadre nel modo in cui si muoveranno.

Qualche chilometro sulla carta più tranquillo porterà i corridori verso i due muri successivi, ovvero Kortekeer ed Edelare, molto ravvicinati e abbastanza lunghi. In entrambi i casi non c’è pavé, ma si potrebbe cominciare a dare qualche scossa, anche se, come per il successivo Wolvenberg, con cui condividono le caratteristiche complessive, il fatto che siano abbastanza isolati non lascia molto spazio ad azioni. Inoltre, probabilmente la velocità sarà abbastanza elevata perché nessuno vorrà farsi tagliare fuori da buchi o imprevisti, anche per l’arrivo dei tratti in pavé di Holleweg e Haaghoek, entrambi abbastanza lunghi e sempre insidiosi.

Seguenza abbastanza rafficinata saranno Leberg, Berendries e Tenboss, che presentano tutti pendenze piuttosto elevate, che siano i media o parziali. Potrebbe essere un buon momento per cercare di anticipare la bagarre che, come lo scorso anno, ci si aspetta scoppi nel temibile tratto successivo. Poco dopo essere entrati negli ultimi 100 chilometri di corsa si entra infatti nella leggenda che, malgrado sia posta lontano dal traguardo, ha già dimostrato di poter iniziare una spirale decisiva.

Il Grammont (chiamato anche Muur van Geraardsbergen o Kapelmuur, o semplicemente Muur, il che lascia intuire quanto sia paradigmatico) sarà momento cruciale della corsa con i suoi 475 metri al 9,3% di pendenza media, con una massima del 19,8%. Come lo scorso anno segue il Pottelberg, dove chi ha cominciato a fare la differenza potrebbe cercare di dare una nuova accelerazione. Seguirà poi l’impervio Kaniareberg, 1000 metri al 7,7% con picchi del 14%, dove nuovamente sarà interessante vedere anche le tattiche visto che arriva poi un altro momento di grande importanza.

Dopo aver superato i 200 chilometri di corsa si entra infatti nei decisivi ultimi 54,8 chilometri. Ad aprire (come a chiudere) il gran finale sarà dunque la seguenza Vecchio Quaremont-Paterberg, che in rapida successione regala sempre grandi emozioni. Nel suo primo passaggio farà sicuramente capire in maniera abbastanza evidente i valori in campo, selezionando coloro che andranno poi a giocarsi la corsa nei rimanenti muri, ormai quasi tutti con importanti tratti in pavé.

Si prosegue dunque con il Koppenberg, che porta i corridori verso l’ultimo tratto in pavé a Mariaborrestraat, che comprende anche il bel muro a Steenberkdries. Praticamente senza tregua arriva il Taaienberg, breve ma molto intenso con le sue punte sino al 15,8%. Si potrà relativamente rifiatare, potrebbe rivalarsi dunque decisivo avere un compagno vicino, prima del Kruisberg (2500 m, 450 m in pavé, 5% di pendenza media), che porterà nuovamente i corridori alla temibile accoppiata.

Vecchio Quaremont e Paterberg, ancora una volta posti esattamente a 16,7 e 13,2 chilometri dal traguardo, sono le ultime difficoltà del giorno. L’ultima speranza per cercare di fare la differenza. L’ultima possibilità per chi vuole anticipare, così come per chi vuole rientrare. In totale sono appena 2500 metri di salita, praticamente attaccati, di cui un totale di 1860 metri in pavé, che ricopre interamente il frustrante Paterberg, 360 metri al 12,9% di media, con punte del 20,3%. Dopo 250 chilometri di corsa sembra un angolo retto…

ORARIO DI PARTENZA: 10:45
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:38-17:32
DIRETTA TV: 10:15 Raisport Eurosport 1 – 14:30 Rai3

Elenco Muri Giro delle Fiandre 2018

Num. Muro Km percorsi/mancanti Lunghezza Pendenza media Pendenza massima Tratto in pavé
 1 Oude Kwaremont (1) 121,2/143,5 2200 m 4,0% 11,6% 1500 m
 2 Kortekeer 131,7/133,0 1000 m 6,4% 17,0%
 3 Edelare 134,5/126,3 1500 m 5,2% 10,0%
 4 Wolvenberg 142,2/122,4 645 m 7,9% 17,3%
 5 Leberg 151/113,7 950 m 4,2% 13,8%
 6 Berendries 155,1/109,6 940 m 7,0% 12,3%
 7 Tenbosse 160,1/104,6 450 m 6,9% 8,7%
 8 Muur – Kapelmuur 170,4/94,3 475 m 9,3% 19,8% 475 m
 9 Pottelberg 189,0/75,7 1353 m 6,5% 7,5%
 10 Kanarieberg 194,9/69,8 1000 m 7,7% 14,0%
11 Oude Kwaremont (2) 209,9/54,8 2200 m 4,0% 11,6% 1500 m
12 Paterberg (1) 220,0/44,7 360 m 12,9% 20,3% 360 m
13 Koppenberg 216,2/ 44,6 600 m 11,6% 22,0% 600 m
14 Steenbeekdries 225,44/39,3 700 m 5,3% 6,7% 700 m
15 Taaienberg 227,8/36,9 530 m 6,6% 15,8% 500 m
16 Kruisberg/Hotond 239,1/25,6 2500 m 5,0% 9,0% 450 m
17 Oude Kwaremont (3) 248,0/16,7 2200 m 4,0% 11,6% 1500 m
18 Paterberg (2) 251,5/13,2 360 m 12,9% 20,3% 360 m

Elenco Pavé Giro delle Fiandre 2018

Num. Tratto Km percorsi/mancanti Lunghezza
1 Lippenhovestraat 87,4/177,3 1300 m
2 Paddestraat 88,8/175,8 1500 m
3 Holleweg 142,3/122,4 1500 m
4 Haaghoek 148/116,7 2000 m
5 Mariaborrestraat 224/ 40,7 2000 m

Altimetria e Planimetria Giro delle Fiandre 2018

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