Giro d’Italia 2023, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Jonathan Milan (Bahrain Victorious): Alla prima occasione non sbaglia. Il friulano nel finale viene pilotato alla perfezione dal compagno di squadra Andrea Pasqualon e poi nell’ultimo chilometro va a prendersi come una furia la prima vittoria di tappa in un Grande Giro (tra l’altro il primo della sua carriera). Per il classe 2000 si tratta del quarto successo in carriera, ma il primo di un certo peso e l’impressione è che il meglio debba ancora venire.

David Dekker (Arkéa-Samsic): Non parte certo con i favori del pronostico e il secondo posto di giornata può renderlo più che soddisfatto. Il neerlandese sfiora il successo e ottiene di gran lunga il miglior risultato in carriera assieme ai due secondi posti ottenuti all’UAE Tour 2021: adesso deve solo dare continuità alle sue prestazioni.

Paul Laperia (Ag2r Citröen Team): Ci vuole sempre tanto coraggio per andare in fuga in una giornata come questa e tanto basta per premiare l’azione del transalpino e dei suoi quattro compagni di avventura. Inoltre il classe 2000 è bravo a mettere a frutto la sua esplosività andando a conquistare entrambi i GPM previsti: uno sforzo che gli vale la soddisfazione di salire sul podio di tappa a fine giornata per ricevere la Maglia Azzurra.

TOP

Fernando Gaviria (Movistar): La sua squadra lavora alla perfezione per lui, ma il colombiano non raccoglie quanto i suoi compagni avrebbero meritato. Il colombiano è il primo a lanciare allo sprint, cercando la mossa a sorpresa che spesso gli ha regalato gioie; purtroppo, però, questa volta il colpo non riesce e sono in tanti a rimontarlo: alla fine chiuderà settimo.

Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Il terzo posto in sé non sarebbe un risultato da buttare, ma è come è arrivato a non convincere. Con qualche spallata di troppo, infatti, il neerlandese è tra i corridori che a quattro chilometri dalla conclusione provocano la caduta che rovina il finale. Inoltre poi è ben messo per la volata, ma alla fine arriva corto e non riesce ad alzare le braccia al cielo.

Intermarché-Circus-Wanty: Qualcosa non deve essere funzionato tra le fila del team vallone. La squadra si presenta, infatti, con due corridori veloci ben piazzati nelle prime posizioni del gruppo, ma tra loro manca la collaborazione. Alla fine il quarto posto di Arne Marit non è certo un risultato da buttare, ma l’impressione è che all’interno della formazione occorra fare più chiarezza tra lui e Niccolò Bonifazio perché inizino a collaborare tra loro, evitando di rischiare di ostacolarsi a vicenda.

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