Giro d’Italia 2023, Mauro Vegni: “Andare incontro alle richieste dei corridori, mantenendo però il carattere sportivo completo”

Mauro Vegni commenta i cambiamenti della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2023. Al termine di una trattativa con i corridori, il direttore della Corsa Rosa ha dunque tagliato la prima tappa alpina, togliendo completamente dal percorso il San Bernardo già ritoccato nei giorni scorsi scorsi, disegnando così una tappa di appena 74,6 chilometri che partirà da Le Chable, ai piedi della Croix de Coeur, proponendo così comunque due GPM in questa tappa che sconfina in Svizzera. Un lungo trasferimento dunque dopo le operazioni di firma in Italia, prima di un trasferimento in bus fino al nuovo chilometro zero.

Il meteo non dà tregua a questo Giro d’Italia…
Chiaramente, guardando le condizioni che ci sono in giro, non sono delle più favorevoli. Non è tanto la pioggia, quanto piuttosto quello che in qualche modo le discese possono comportare, il freddo alle mani… È una cosa difficile e una situazione particolare per questo Giro d’Italia quest’anno. Dobbiamo in qualche modo preservare gli atleti per arrivare a Roma. Oggi ci siamo sentiti di andare incontro alle loro richieste, mantenendo però il carattere sportivo completo perché faremo integralmente la Croix de Coeur e arriveremo in cima a Crans Montana.

Potrebbe venirne fuori una tappa sprint come al Tour de France?
La situazione qui è diversa. Qui non parti con l’idea di fare una tappa sprint, ma parti con l’idea di una tappa che cerchi di salvare. Al Tour parti con il sole, qui con la pioggia… cambiano moltissimo le condizioni.

C’è il rischio che qualcosa possa cambiare anche la prossima settimana?
Il tempo è quello che è. Avete visto cosa è successo in Italia in Emilia Romagna.. Speriamo che non si ripeta. Tutti i giorni devi stare all’erta. Tutte le mattine apro le finestre e guardo fuori come è il tempo. Purtroppo questo è il Giro difficile. È più di un anno che in Italia non pioveva in questa maniera, è capitato proprio durante il Giro.

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