Ineos Grenadiers, Matteo Tosatto: “Sosa doveva essere al Giro, ma non era in condizione. Bernal leader, ma non dimentico Sivakov e Martinez”

Matteo Tosatto spiega e descrive le scelte della Ineos Grenadiers per il Giro d’Italia 2021. Nella selezione della compagine britannica per la Corsa Rosa, infatti, non compare il nome di Ivan Sosa, che invece ci sarebbe dovuto essere nei piani iniziali, mentre al suo posto è stato inserito Jhonatan Narvaez, già vincitore di una tappa nell’ultima edizione. Tuttavia, il ds della formazione di Dave Brailsford ci ha tenuto a spiegare che la scelta non dipende dal contratto in scadenza (che secondo la Gazzetta dello Sport non sarà rinnovato), ma dal ritardo di condizione del vincitore dell’ultimo Tour de la Provence, apparso in difficoltà durante il Tour of the Alps.

“La squadra per il Giro non si costruisce all’ultimo secondo – ha comunque sottolineato –  Ivan Sosa era nella lista, ma al Tour of the Alps non ha dimostrato grande condizione, anche per qualche problema di allergia. Quindi abbiamo preferito Narvaez, che ritorna da infortunio, ma si è allenato benissimo in Andorra”.

Un colombiano comunque ci sarà e sarà anche il capitano del team: “Il nostro leader è Bernal, ma non dimentico Sivakov e Martinez. Per la classifica abbiamo Egan e Pavel, due grandi corridori. Vedremo tappa dopo tappa come sarà. Nel 2020 Egan ha avuto problema alla schiena, ma quel che mi fa stare tranquillo è che quando è tornato alle corse ha dimostrato buona condizione, voglia di fare fatica ed essere battagliero. Si è allenato bene. Arriva qui consapevole delle sue condizioni, così come noi. Viviamo alla giornata, con lui focalizzato per la classifica. Ma allo stesso tempo abbiamo squadra fortissima e proveremo anche a vincere delle tappe. Sono fiducioso perché i ragazzi arrivano in ottima condizione a questo Giro”

Il vincitore del Tour 2019, però, è lontano dalle corse da quasi due mesi, durante i quali è anche andato in Colombia per allenarsi, ma secondo Tosatto non dovrebbero esserci problemi di forma: “Se guardiamo indietro ci sono favoriti che sono otto mesi che non corrono. Abbiamo fatto delle scelte. Si è allenato bene in Colombia e anche qui in Italia molto bene. Ha una gran condizione. Penso che 40-45 giorni senza correre non sono un problema. La prima settimana non è durissima, quindi avrà tempo di migliorare giorno per giorno e vedremo, tappa dopo tappa, come andranno le cose”.

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