Giro d’Italia 2021, Taco van der Hoorn beffa il gruppo! Filippo Ganna rimane in Maglia Rosa

Successo a sorpresa nella terza tappa del Giro d’Italia 2021. Ad imporsi sul traguardo di Canale è stato infatti Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert), che faceva parte della fuga di otto corridori del mattino e che è riuscito a resistere per poche centinaia di metri al ritorno del gruppo. La volata dei battuti è stata vinta da Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), che ha anticipato Peter Sagan (Bora-hansgrohe), la cui squadra ha lavorato per buona parte della giornata, Elia Viviani (Cofidis) e il compagno di squadra Patrick Bevin. Non cambia, comunque, la Maglia Rosa, che rimane sulle spalle di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), con Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Remco Evenepoel (Deceuninck-QuickStep) che salgono sul podio provvisorio dato che Edoardo Affini (Jumbo-Visma) è giunto all’arrivo in ritardo.

Partita sotto la pioggia, la corsa inizia subito ad alto ritmo, con numerosi scatti sin dal chilometro zero. I primi tentativi finiscono così per annullarsi a vicenda, ma dopo cinque chilometri si va a formare la fuga di giornata. A muoversi sono Alexis Gougeard (AG2R Citroën Team), Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), Samuele Rivi (EOLO-Kometa Cycling Team), Lars van den Berg (Groupama – FDJ), Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), sui quali non tarda a riportarsi Simon Pellaud (Androni – Sidermec). Alle loro spalle si muove in controtempo anche il giovanissimo Andrii Ponomar (Androni – Sidermec), che tuttavia inizialmente non riesce a rientrare, ma quando davanti si rendono conto che ormai il gruppo si è rialzato, rallentano, consentendo all’ucraino di colmare facilmente i trenta secondi di ritardo che aveva sino a quel momento.

Quasi contemporaneamente alla fine della pioggia, il gruppo decide di cambiare leggermente ritmo, fermando il ritardo massimo a 6’31” dopo 40 chilometri di corsa. A mettersi in testa sono soprattutto Alpecin – Fenix e Bora – hansgrohe, che stabilizzano il ritardo intorno ai 5’30”. Quando ci avviciniamo ai cento chilometri dalla conclusione, il plotone recupera un altro minuto, tenendo il distacco tra i 4’20” e i 4’30” fino al primo traguardo volante di giornata, conquistato da Pellaud davanti a Zoccarato. Subito dopo lo sprint intermedio, Andrii Ponomar prova a staccare i compagni di avventura, ma la sua azione si esaurisce nel giro di poche centinaia di metri, mentre dietro la Bora-hangrohe incrementa il passo, riducendo il gap e mettendo in difficoltà già sulla prima salita alcuni velocisti come Caleb Ewan e Dylan Groenewegen, che scollinano comunque nelle prime posizioni del gruppo. Il plotone transita con 3’28” da Vincenzo Albanese, primo tra i fuggitivi a passare al GPM, rinforzando la sua posizione di leader nella classifica dei GPM.

Nella successiva discesa il gruppo si spezza, anche a causa di una caduta che coinvolge, tra gli altri, Manuel Belletti (Eolo-Kometa) e Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert), entrambi comunque ripartiti senza troppi problemi (il romagnolo presenta però delle evidenti ferite sul gomito sinistro). Al termine della discesa, il gruppo si ricompatta (anche Caleb Ewan, Dylan Groenewegen e, soprattutto, Peter Sagan, rimasti nella seconda parte del gruppo) e si prepara alla successiva ascesa, approcciandola con un ritardo che si aggira sempre intorno ai 3’30”. Sulla seconda ascesa, la Bora-Hansgrohe continua a lavorare riducendo il gap a 2 minuti al GPM (dove è ancora Albanese a transitare per primo) dopo aver staccato in salita Caleb Ewan (Lotto Soudal), il vincitore di ieri Tim Merlier (Alpecin-Fenix), David Dekker e Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), con Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos) che riesce a resistere stringendo i denti, mentre dal gruppo di testa perde contatto Andrii Ponomar.

All’inizio della salita successiva, davanti perde contatto anche Samuele Rivi, che aveva lavorato a lungo sulle due precedenti ascese per Albanese. Sia lui che Ponomar vengono ripresi in fretta dal plotone, sempre più vicino agli attaccanti, tra i quali provano ad allungare Zoccarato e Pellaud in vista del GPM, dove transita per primo l’elvetico. A breve distanza seguono però Albanese, Van den Berg e Van der Hoorn, che riescono a rientrare appena iniziata la discesa, mentre Gougeard non riesce più a riagganciarsi. Il gruppo, invece, dove anche Nizzolo e Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) sono costretti ad alzare bandiera bianca, transita in cima alla salita con un ritardo di 1’30”. Giunti ad Alba, a poco meno di 25 chilometri dalla conclusione, Gougeard viene ripreso dal plotone, sempre tirato dalla Bora-hansgrohe, mentre i rimanenti cinque fuggitivi mantengono ancora un margine di 1’10”, approcciando poi l’ultima salita con poco più di 60 secondi di vantaggio. Davanti, subito allunga Pellaud, seguito solo da Van der Hoorn e, con maggiore fatica, da Zoccarato, che però si stacca proprio in prossimità dello scollinamento, dove è posto il secondo traguardo volante di giornata.

L’elvetico scollina dunque per primo e insieme a Van der Hoorn entra negli ultimi 15 chilometri con un margine di 30″ sul plotone, dal quale nel frattempo hanno allungato Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Tony Gallopin (AG2R Citroën Team), mentre Albanese e Van den Berg vengono ripresi dal plotone. Questa coppia riesce a riportarsi su Zoccarato, mentre davanti Van der Hoorn stacca Pellaud a sette chilometri dall’arrivo, aumentando il margine sul gruppo dove la Bora-hansgrohe ha intanto smesso di lavorare, concedendo dunque altri preziosi secondi al solitario attaccante. Mentre Ciccone e Gallopin staccano Zoccarato e vanno a riprendere e saltare Pellaud, la Cofidis e la UAE Team Emirates si portano in testa per tentare di riprendere i corridori in avanscoperta. Missione che riesce solo con Ciccone e Gallopin, mentre Van der Hoorn entra nell’ultimo chilometro con 15 secondi di margine, mantenendone quattro sul traguardo.

Risultato Terza Tappa Giro d’Italia 2021

Classifica Generale Giro d’Italia 2021

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