Team Ineos, Tao Geoghegan Hart: “Mi piacerebbe tornare al Giro d’Italia il prossimo anno”

Tao Geoghegan Hart punta sulla stagione 2020 e in particolare sul Giro d’Italia per riscattare un 2019 costellato di alti e bassi. Dopo un avvio di stagione promettente, infatti, il britannico non era riuscito a fare classicifica al Giro d’Italia, dove si presentava dopo aver vinto due tappe e essersi piazzato in seconda posizione in classifica generale al Tour of the Alps. Il corridore del team Ineos, infatti, era stato costretto ad abbandonare la corsa rosa durante la tredicesima tappa e, dopo un buon quinto posto al Giro di Polonia, era tornato alla Vuelta con i gradi di capitano.

Tuttavia, anche in Spagna una caduta nella seconda tappa ne ha condizionato le prestazioni, costringendolo a uscire di classifica immediatamente. Con un’ultima settimana di corsa molto aggressiva, però, il ventiquattrenne era riuscito comunque ad arrivare a Madrid con il ventesimo posto in classifica generale: “È stato un anno molto strano, ci sono stati dei momenti buonissimi e dei momenti davvero schifosi. La Vuelta si piazza un po’ nel mezzo” ha dichiarato Geoghegan Hart a Cyclingnews.

“La prima settimana è stata terribile, ma poi è andata un po’ meglio. Non sono riuscito ad ottenere la vittoria di tappa alla quale puntavo dopo aver cambiato obiettivo, ma sento che sto comunque migliorando. Forse ora sono vecchio in questo ciclismo dove tutti raggiungono il loro massimo livello a 15 anni, ma sento ancora di migliorare ogni anno”.

Progressi che il classe ’95 vorrebbe mettere in mostra durante il prossimo Giro d’Italia, corsa alla quale sembra puntare anche il compagno di squadra Geraint Thomas: “Un collega che ho affrontato alla Vuelta provava a convincermi a fare il Tour il prossimo anno, ma mi è piaciuto davvero il Giro anche se dopo il Prologo sono stati tredici giorni schifosi. Ma mi è piaciuto, quindi mi piacerebbe farlo di nuovo. Quest’anno mi sono lasciato distrarre pensando ‘Questa potrebbe essere la mia unica occasione di fare il capitano in un grande giro’, e credo che questo non sia produttivo”.

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