Settimana Coppi e Bartali 2018, episodio di razzismo in gruppo

Sia chiaro, la corsa non c’entra niente, il ciclismo in generale neanche. Ma il fatto va comunque sottolineato. Ancora c’è chi pensa che il razzismo abbia posto in gruppo, discriminando un ragazzo di 22 anni solo per il colore della sua pelle. L’episodio è capitato dunque in gruppo durante la Settimana Coppi e Bartali 2018, una bella corsa organizzata dal GS Emilia che rischia di trovarsi catapultata sotto le luci dei riflettori per un episodio di cui chiaramente non ha nessuna colpa, quando un corridore (o forse più, non viene precisato) si è rivolto a Cristoffer Jurado con l’appellativo “negro”.

A darne oggi notizia giustamente è la Trevigiani Phonix Hemus 1896, squadra del corridore, con un video in cui il giovane panamense denuncia quanto accaduto chiedendo più rispetto. “È inaccettabile essere discrimina per il colore della mia pelle – commenta giustamente con imbarazzo – Corro con ragazzi di qualsasi parte del mondo, bianchi, neri, gialli, rossi, marroni (sorride, ndr). Questa è una ricchezza e una fortuna. Noi abbiamo la fortuna di viaggiare in quasi tutto il mondo e questo è inaccettabile”.

Dal canto suo Jurado denuncia il fatto senza rabbia e forse da solo non lo avrebbe reso pubblico, ma la squadra ha giustamente ritenuto doveroso rendere noto quanto accaduto, facendo parlare il corridore coinvolto, sostanzialmente rivolgendosi a chi pensava di offenderlo in questo modo. Il razzismo non ha posto nel ciclismo, che come tutti gli sport veicola messaggio di comunione e divertimento che supera limiti e confini.

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