Presentazione Percorso e Favoriti Vuelta a Andalucia 2020
Il calendario di appuntamenti spagnoli prosegue con la Vuelta a Andalucia 2020. Dopo la Volta a la Comunitat Valenciana 2020 e la Vuelta a Murcia 2020, dal 19 al 23 febbraio ci si sposta dunque ancora un po’ più a sud, per una breve corsa a tappe che mantiene la trama dello scorso anno, con quattro frazioni in linea e una cronometro, anche se quest’ultima in questa edizione è stata posizionata come gran finale. E, sempre nel solco della consuetudine, non ci sono proprio tappe considerabili “piatte”, visto che i vari finali di giornata sono tutti caratterizzati da asperità più o meno complicate. Insomma, ci si aspetta parecchio spettacolo e una corsa incerta fino all’ultimo, con possibilità di farsi vedere e di raccogliere successi per diverse tipologie di corridori. Sono 18 le formazioni complessivamente al via, con otto squadre di categoria World Tour e nessuna italiana.
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Favoriti Vuelta a Andalucia 2020
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Se si cerca un uomo di riferimento, le tracce portano tutte a Jakob Fuglsang. Il danese dell’Astana è reduce da un 2019 da favola e proprio un anno fa di questi tempi dava il la a una serie di vittorie che ne avrebbe animato quasi l’intera stagione. Per lui si tratta della prima uscita agonistica stagionale: ovviamente, ci sarà da rendersi conto della sua effettiva condizione, anche alla luce dei giorni tumultuosi vissuti per via della vicenda-Ferrari. Di certo, lo scandinavo potrà far conto su una squadra di altissimo livello, tanto che due degli altri favoriti di alto profilo per la corsa andalusa hanno addosso i suoi stessi colori. Si tratta del basco Ion Izagirre e del russo Aleksandr Vlasov, che ha cominciato la sua stagione con una spettacolare vittoria al Tour de la Provence.
Ci sono poi due squadre che sembrano prontissime per dare filo da torcere all’Astana. Una è la Movistar, che con le corse di casa ha tradizionalmente un rapporto produttivo. I “telefonici” schierano quelle che saranno le due punte giovani per la loro stagione, ovvero Marc Soler ed Enric Mas. Soler in particolare è corridore che ha già dimostrato di rendere al meglio nelle brevi corse a tappe e affronta questa stagione con tanta voglia di lasciare il segno. Lui un successo l’ha già messo a segno nella Challenge Mallorca, mentre Mas ha iniziato la sua annata con un ritiro, a Murcia. Sulla carta, quindi, il capitano degli spagnoli dovrebbe essere proprio Soler, che in questa corsa è stato terzo nel 2018.
E l’altra squadra molto attrezzata? È la Bahrain-McLaren, che per l’occasione sfodera Mikel Landa, all’esordio assoluto con la nuova maglia. Il basco si metterà subito alla prova con avversari di alto profilo e proverà ad ammortizzare anche la presenza della cronometro individuale dell’ultimo giornata. Ma gli anglo-mediorientali si presentano con una delle loro migliori versioni possibili, potendo schierare anche Pello Bilbao, Dylan Teuns, Damiano Caruso e Matej Mohoric. Tutti e quattro sono ottimi corridori, di esperienza e di qualità, e, seppur con caratteristiche diverse, possono trarre vantaggio dalla tipologia di percorso prevista per questa edizione della Vuelta a Andalucia. Occhio in particolare al belga Teuns, che ha dimostrato già una buona gamba alla Volta a la Comunitat Valenciana appena dispustata.
L’UAE Team Emirates non ha tutta questa abbondanza sul piano degli uomini di classifica, ma con lo statunitense Brandon McNulty e con lo spagnolo David de la Cruz ha due carte di peso da giocare. McNulty, soprattutto, ha iniziato molto bene al Tour de San Luis, confermandosi prospetto di grande talento: anche in questo caso, la concorrenza è significativa e per il giovane americano sarà prima di tutto un test molto utile per il futuro. Ma non è da escludere che possa provare a ottenere anche qualcosa in più.
In casa Mitchelton-Scott si fa parecchio affidamento sulla crescita, costante e inesorabile, dell’australiano Jack Haig. Secondo nella generale della corsa spagnola appena citata, il 26enne di Southport è corridore che nelle brevi corse a tappe sta diventando sempre più competitivo, stagione dopo stagione. Di certo non teme le salite ed ha sicuramente qualità di fondo e di lettura della corsa. Con lui, in sella anche Mikel Nieve, una garanzia quando la strada si alza sotto le ruote.
Il percorso, decisamente ostico e ricco di insidie, porta a dare credito anche allo spagnolo Rubén Fernandez (Fundación-Orbea), al britannico Matthew Holmes (Lotto Soudal), al belga Floris de Tier (Alpecin-Fenix) e al neerlandese Antwan Tolhoek (Jumbo-Visma), tutti corridori probabilmente non al livello dei grandi favoriti, ma che possono raccogliere le occasioni che la strada potrà propiziare loro.
Le occasioni per le ruote veloci saranno tutt’altro che numerose. E quelle che si potrebbero materializzare sarebbero comunque di complicata gestione, visti i tracciati che attendono i corridori. Ecco, quindi, che gli sprinter di caratura mondiali hanno scelto altri lidi, almeno per questa settimana. Al via troviamo, fra gli altri, comunque elementi di valore come il francese Bryan Coquard (B&B Vital Concept), l’azzurro Sonny Colbrelli (Bahrain-McLaren) e il belga Amaury Capiot (Sport Vlaanderen-Baloise), che sono corridori capaci di tenere botta anche su percorsi accidentati. Attenzione, qualora si configurino gli scenari giusti, anche all’altro italiano Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert), al belga Oliver Naesen (AG2R) e ai francesi Adrien Petit (Total-Direct Energie) e Clement Venturini (AG2R). In chiave italiana, attenzione anche a Edoardo Affini (Mitchelton-Scott), che guarda con interesse alla cronometro conclusiva.
Borsino Favoriti Vuelta a Andalucia 2020
***** Jakob Fuglsang
**** Marc Soler, Brandon McNulty
*** Ion Izagirre, Dylan Teuns, Enric Mas
** Alexander Vlasov, Pello Bilbao, Mikel Landa, David de la Cruz
* Matthew Holmes, Rubén Fernandez, Mikel Nieve, Floris de Tier, Antwan Tolhoek
Percorso Vuelta a Andalucia 2020
Le cinque frazioni previste presentano diverse difficoltà altimetriche e terreno adatto per veder battagliare gli uomini di classifica. Si comincia subito con una tappa movimentata, da Alhaurín de la Torre a Grazalema. Sono 174 chilometri zeppi di Gran Premi della Montagna: sono cinque, infatti, le salite categorizzate e l’ultima di queste, il Puerto de los Palomas consta di quasi 13 chilometri, al 6,5 di pendenza media. L’attacco della salita è a 19 chilometri dal traguardo, dalla vetta è tutta discesa, a parte gli ultimi metri, di nuovo in salita.
Alla vigilia della seconda tappa potrebbe quindi esserci una classifica già significativa, ma di tempo e di spazio per cambiare le carte in tavola ce ne sarà eccome. Giovedì 20 si va da Siviglia a Iznajar, per un totale di 199 chilometri, tutto fuorché un percorso tranquillo, anche se il dislivello complessivo è sicuramente minore rispetto alla giornata d’esordio. Ci sono due GPM non tremendi a metà gara e un finale di “su e giù”, buono per colpi di mano, considerato anche l’ultimo chilometro in leggera salita. Di certo, se qualche squadra vorrà favorire il suo velocista, dovrà fare un gran lavoro. La terza frazione porterà i corridori da Jaén a Ubeda (176 chilometri): si tratta di una nuova giornata molto complicata, che, sulla carta, potrà causare attacchi e distacchi. Il menù prevede cinque Gran Premi della Montagna, l’ultimo dei quali termina ai -15 dall’arrivo. Da lì, in poi, inoltre non c’è più un metro di pianura e chi vorrà ambire alla vittoria nella generale dovrà stare ben attento a non perdere terreno.
Sabato 22, poi, si andrà da Villanueva Mesía a Granada. Tappa corta (126 chilometri), che pare disegnata per accendere la miccia ai fuochi d’artificio. Oltre alle varie asperità disseminate lungo il percorso, i corridori dovranno affrontare il Puerto del Purche, salita di 9 chilometri al 7,5%, che termina a 19 dall’arrivo. Da lì, discesa a rotta di collo verso la città dell’Alhambra, con differenze significative che potrebbero già essere state messe a referto. L’ultimo giorno, poi, sarà cronometro individuale, con partenza e arrivo a Mijas: si tratta di 13 chilometri in cui non mancheranno tratti pendenti, sia in salita che in discesa. Visto il programma e il tipo di terreno, sarà sicuramente un corridore completo a portarsi a casa il trofeo del vincitore della Vuelta a Andalucia 2020.
Tappe Vuelta a Andalucia 2020
1ª Tappa (19/2): Alhaurín de la Torre – Grazalema (173,9 km)
2ª Tappa (20/2): Siviglia – Iznajar (198,7 km)
3ª Tappa (21/2): Jaén – Ubeda (175,9 km)
4ª Tappa (22/2): Villanueva Mesía – Granada (126 km)
5ª Tappa (23/2): Mijas – Mijas (13 km, crono)
Altimetrie e Planimetrie Vuelta a Andalucia 2020
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