Eolo-Kometa, Fran Contador è soddisfatto della stagione appena conclusa e guarda già al futuro: “È stato un primo anno molto buono”

La Eolo – Kometa  può guardare con soddisfazione al suo primo anno tra le Professional. La squadra italo-spagnola guidata da Ivan Basso e Alberto Contador, infatti, ha ottenuto ben cinque vittorie nel 2021, tra cui spicca, per prestigio e significato simbolico, quella di Lorenzo Fortunato in cima alla Zoncolan durante l’ultimo Giro d’Italia. Il corridore bolognese si è poi ripetuto a  Cima Grappa in occasione della Adriatica Ionica Race, corse della quale ha vinto anche la classifica generale. Le altre due vittorie sono arrivate grazie all’ungherese Erik Fetter che ha vinto il titolo nazionale a cronometro e una tappa al Tour du Limousin.

Al di là dei risultati dei singoli atleti, però, il general manager Fran Contador, è comunque soddisfatto di come si è comportato l’intero gruppo: “È stato un primo anno molto buono dal mio punto di vista. Una nuova categoria, con tutte le sue difficoltà ha bisogno di un adattamento. L’inizio non è stato facile in termini di calendario a causa del Covid-19. Penso che l’immagine proiettata dalla squadra sia stata seria e professionale, ed è stata anche accompagnata da risultati sulla strada”.

Ovviamente il momento più importante della stagione è stata la partecipazione alla corsa rosa: “Dall’inizio alla fine, l’impegno di tutti è stato totale, assoluto. Durante tutta la gara, ogni membro della squadra, corridori e staff, ha dato il 200% ogni giorno. Eravamo tutti consapevoli dell’importanza del momento e ansiosi di onorare l’invito, che all’inizio era forse messo in discussione, perché non sapevamo come la squadra si sarebbe comportata. C’è voluto il sacrifico, l’impegno e lo sforzo di tutti”.

Gli importanti risultati ottenuti hanno contribuito a far crescere la credibilità della squadra, tanto che molte corse sono state aggiunte al calendario 2022: “Abbiamo ricevuto altri inviti – ha aggiunto il fratello del grande Alberto Contador – e devo dire che la squadra genera interesse. Nel 2022 saremo alla Vuelta San Juan, in Argentina, e per noi ci sarà anche la novità della Vuelta Andalucia“.

Se l’invito alla prossima edizione del primo grande giro stagionale sembra quasi scontato, ben diverso è il discorso per la Vuelta a España 2022: “Con i regolamenti attuali, non è proprio fattibile. Nel caso della Vuelta, con quattro squadre ProTeam spagnole meglio piazzate, sarebbe complicato per noi. Non possiamo investire molti sforzi in questo perché questo è lo scenario che esiste. Ovviamente è ovvio che per noi, per Alberto e per me, poter correre la Vuelta sarebbe meraviglioso.”

“È la corsa del nostro paese – ha proseguito –  Alberto l’ha vinta tre volte, crediamo nel lavoro che stiamo facendo nella Fondazione [la Fondazione Contador, ndr] per contribuire alla crescita e allo sviluppo del ciclismo di base spagnolo… Naturalmente sarebbe molto emozionante e speriamo che in un futuro non troppo lontano possa essere realizzato. Ma non credo che quel momento non sia ancora arrivato”.

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