Team Sky, 2019 ultimo anno! Parte la ricerca di un nuovo sponsor: “Nessuna garanzia. Comunque vada, sapremo prima del Tour”
2019 sarà l’ultima stagione del Team Sky. L’annuncio a sorpresa è arrivato questa mattina da parte della formazione britannica, che dovrà dunque trovare un nuovo main sponsor per le prossime stagioni. Se con il cambio di proprietà dello scorso settembre era stato annunciato che i piani riguardo il team non sarebbero cambiati, neanche tre mesi dopo arriva invece una decisione in senso decisamente contrario, che coinvolge anche la 21st Century Fox, che a sua volta lascerà il team al termine della prossima stagione. Un doppio abbandono che al momento non ha sostituti, con il destino della squadra di riferimento del gruppo a questo punto tutto da scrivere.
“La decisione di Sky di uscire dal ciclismo al termine del 2019 arriva in quanto la compagnia inizia una nuova fase di sviluppo – si legge nel comunicato – Anche se Sky e Fox non saranno più coinvolte nel ciclismo al termine del prossimo anno, la dirigenza del Team Sky valuterà con attenzione proposte da altre parti che possano essere interessate a lavorare con una delle squadre al mondo di maggior successo“. Un modo elegante chiaramente per indicare che attualmente non c’è certezza del futuro…
“La squadra è aperta per quanto riguarda il suo futuro e la possibilità di lavorare con altri partner”, commenta dal canto suo il team manager Dave Brailsford precisando “se la giusta occasione dovesse presentarsi”. Malgrado i suoi campioni abbiano contratti ancora a lungo termine, la certezza di un team che sembrava destinato a durare ancora nel tempo a questo punto quantomeno vacilla. Da parte del dirigente gallese probabilmente anche un modo di sottolineare di non voler continuare a tutti i costi, se non vi fosse la possibilità di mantenere l’altissimo standard conseguito sinora. D’altro canto, con i contratti di Chris Froome fino al 2020 e nonché Geraint Thomas sino al 2021 e quello di Egan Bernal addirittura sino al 2023, un potenziale nuovo sponsor intenzionato a subentrare saprebbe di trovarsi un pacchetto sicuro.
Al momento comunque è chiaro che questo nuovo partner non c’è, quindi per il momento la squadra “continuerà a correre con un altro nome se un nuovo partner sarà in grado di sostenere il progetto a partire dal 2020”. Arrivata su strada nel 2010, dopo due stagioni di lavoro al fianco della Federazione Britannica, la Sky si è rapidamente imposta come la formazione di riferimento per i grandi giri, conquistando sei Tour de France dal 2012 ad oggi, un Giro d’Italia e una Vuelta a España (sei successi su otto ad opera di Chris Froome). Un totale di 322 vittorie, tra le quali 36 tappe in un GT, altre 52 classifiche finali di corse a tappe e 25 corse di un giorno (2 monumento: Liegi – Bastogne – Liegi 2016 e Milano-Sanremo 2017).
“Siamo entrati nel ciclismo con l’intenzione di usare i successi ad alto livello come ispirazione per la partecipazione a tutti i livelli – spiega il presidente Jeremy Darroch – Dopo più di un decennio, non potrei essere più fiero di quanto abbiamo ottenuto con il Team Sky e della nostra lunga partnership con la Federazione Britannica. Ma la fine del 2019 è il momento giusto per noi di andare avanti, aprendo un nuovo capitolo della nostra storia e concentrandoci su altre iniziative, tra le quali la nostra campagna ‘Un Mare da Salvare’. Vorrei inoltre fare un tributo speciale a Dave Brailsford e ai corridori e staff di grandissimo talento che ha riunito in questa squadra. Quello che hanno raggiunto assieme va ben oltre i sogni che avevamo qualche anno fa”.
Dal canto suo Brailsford al momento non può far altro che ringraziare a sua volta per il sostegno ricevuto in questi anni, che ha permesso alla Gran Bretagna di “trasformarsi in una nazione ciclistica nel corso dell’ultimo decennio”, consapevole che “non sarebbe stato possibile senza Sky”. Ovviamente, per lui inizia ora un altro anno molto difficile, durante il quale dovrà riuscire nell’impresa di trovare un nuovo partner tenendo i propri corridori tranquilli e focalizzati sulle corse (che come hanno dimostrato Patrick Lefevere e Jim Ochowicz quest’anno è compito tutt’altro che facile ed entrambi hanno dovuto fare rinunce pesanti per riuscirci).
I risultati sportivi potrebbero anche non bastare per convincere nuove aziende, ma sono chiaramente il primo passo ed è su quelle che per il momento vuole concentrarsi: “La nostra avventura non è ancora assolutamente finita – conclude – C’è un altro anno emozionante di corse davanti a noi e faremo tutto il possibile per regalare ancora più successi al Team Sky in questo 2019″.
Nelle ore successive, è con una lettera aperta ai propri fan che la formazione britannica approfondisce la questione riguardo il proprio futuro. Dopo aver ribadito come per il 2019 non cambi nulla, si entra nel merito delle possibilità riguardo quel che verrà dopo. “Se riusciremo a trovare un nuovo partner di lungo termine che possa portare la squadra in una nuova epoca, lo faremo – si legge – Faremo di tutto affinché questo possa succedere nelle prossime settimane o mesi. Inoltre, un nuovo futuro partner dovrà essere quello giusto, che condivida i nostri valori etici e creda nei nostri stessi valori. La notizia è stata appena annunciata. Non possiamo sapere cosa succederà nel 2020 e al momento non ci sono garanzie. Qualsiasi cosa succeda, ci assicureremo che, in un modo o nell’altro, sia fatta chiarezza riguardo il futuro della squadra prima del Tour de France, il prossimo luglio”.
Circa sette mesi e 28 settimane di tempo: per Dave Braislford e i suoi inizia il conto alla rovescia.
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