Amore & Vita-Prodir, Stefano Pirazzi vicino alla firma. Il presidente Ivano Fanini: “Lo aspettiamo”

Stefano Pirazzi può tornare nel ciclismo già quest’anno. Lo scalatore laziale vedrà terminare questa primavera la squalifica comminata per doping nel 2017, quando fu trovato positivo a un test effettuato pochi giorni prima del Giro d’Italia, a cui avrebbe dovuto partecipare. Da quel momento il corridore, che si avvicina a compiere 34 anni, potrà ritornare in gruppo, se una squadra dovesse decidere di puntare su di lui. Secondo alcuni rumors, l’ex Bardiani sarebbe vicinissimo a firmare un contratto con l’Amore & Vita-Prodir, squadra Continental, con l’intento di rilanciare la sua carriera dopo il lungo stop e di ritrovare il proprio posto all’interno del gruppo.

In un’intervista a La Nazione, il presidente del team Continental Ivano Fanini ha spiegato: “Siamo a buon punto. Lo aspettiamo. Lui sa che con noi ha forse l’unica possibilità di essere rilanciato, visto che da sempre lottiamo contro il doping“. In effetti proprio la filosofia della squadra può giovare all’immagine di Pirazzi, sicuramente macchiata da una squalifica che ha sempre ritenuto ingiusta. E il ciclismo contemporaneo ha già più volte dimostrato che a 34 anni si possono ancora ottenere risultati importanti, soprattutto con la motivazione giusta.

Conosciuto e apprezzato dai tifosi per il suo modo aggressivo di correre, con attacchi ripetuti anche quando le possibilità di arrivare al traguardo sono effettivamente poche, Stefano Pirazzi vanta due vittorie nel suo palmarès da professionista. La più importante senza dubbio quella nella diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2014, quando anticipò Tim Wellens in fuga sul traguardo di Vittorio Veneto. Nel 2016 ha invece conquistato una frazione della Settimana Coppi e Bartali. Le sue qualità di scalatore gli hanno permesso di conquistare, nel 2013, la maglia azzurra al Giro d’Italia, dedicata appunto ai migliori sui GPM della corsa rosa. Ora la possibilità di tornare e dimostrare di poter ancora attaccare sulle salite più dure.

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