Mondiali Pista Pruszkow 2019, oro e record italiano per Ganna! Paternoster d’argento, bronzo Plebani

Italia grande protagonista nella terza giornata dei mondiali di ciclismo su pista Pruszkow 2019. Gli azzurri hanno infatti conquistato tre medaglie, tutte di altissimo spessore per le prestazioni degli atleti. Filippo Ganna è stato protagonista di uno show assoluto nell’inseguimento uomini, in cui ha dominato la finale del primo posto dopo aver fatto registrare il record italiano nelle qualificazioni, in cui ha sfiorato la miglior prestazione della storia. Per lui si tratta del terzo sigillo iridato, all’età di 22 anni. Nella stessa specialità, ottima medaglia di bronzo per il suo coetaneo Davide Plebani, in grado di imporsi in scioltezza nella finalina per il terzo posto. Splende infine il meraviglioso argento conquistato da Letizia Paternoster nell’omnium femminile, alle spalle soltanto di un’inarrestabile Kirsten Wild.

La prova dell’inseguimento ha visto immediatamente gli azzurri grandi protagonisti, con Ganna che ha polverizzato il suo record italiano fermando il cronometro in 4’07″456, a soli due decimi dal record del mondo dello statunitense Ashton Lambie. Miglior prestazione nazionale che è stata battuta agevolmente anche da Plebani, terzo in 4’11″764. Entrambi gli azzurri hanno poi vinto le rispettive sfide per la medaglia. L’alfiere del Team Sky ha stracciato il tedesco Domenic Weinstein, mai davvero in gara, facendo registrare un altro ottimo tempo: 4’07″992, più di quattro secondi meglio del rivale. L’altro ventiduenne invece ha avuto ragione del russo Alexnder Evtushenko di un paio di secondi, grazie al suo 4’14″572.

Ottimo secondo posto invece per Letizia Paternoster, sempre nelle prime posizioni nelle quattro prove dell’omniun femminile. L’azzurra, prima nello scratch, si era presentata in testa nella classifica generale all’inizio dell’ultima prova, dopo un buon terzo posto nella corsa a eliminazione. La prova a punti ha tuttavia permesso alla neerlandese Kirsten Wild di prendere il comando per due lunghezze, 117 a 115. Un’ottima soddisfazione comunque per la pistard italiana, che ha dimostrato di potersela giocare fino in fondo. Terza piazza per la statunitense Jennifer Valente, giunta a quota 106.

Sfiorano la medaglia anche altri due atleti della nostra nazionale. Francesco Lamon ha conquistato il quarto posto nel chilometro da fermo, siglando il record italiano con il suo 1’00″550 nella prova di qualifica. Nella finale a otto il tempo di 1’00″958 non è bastato per salire sul podio, a un decimo dal francese Michael D’Almeida. L’oro è andato all’altro transalpino Quentin Lafargue, che ha fermato il cronometro in 1’00″029, battendo di circa un decimo il neerlandese Theo Bos. Infine da segnalare il quinto posto nella corsa a punti per Liam Bertazzo, a sole sei lunghezze dalla medaglia di bronzo. Il vincitore è stato il neerlandese Jan Wilem Schip, giunto a 104 punti.

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