Giochi Olimpici, David Lappartient propone due nuove discipline dopo l’elezione a membro del CIO: “Cronostaffetta mista e Esport. Il ciclocross deve crescere ancora”

David Lappartient ha in mente nuove discipline ciclistiche per i prossimi Giochi Olimpici. Eletto membro del CIO qualche giorno fa al termine delle Olimpiadi Invernali di Pechino, il presidente dell’UCI ha rivelato al sito francjeuxs che, pur non essendo al CIO per fare gli interessi esclusivi del proprio sport, pensa che alcune nuove discipline ciclistiche potrebbero fare il loro ingresso nel programma olimpico. In particolare, le possibilità più avanzate sono quella di inserire una cronostaffetta mista, inserita già nei mondiali a partire dal 2019, e una prova di esports, altra disciplina in cui l’UCI ha provato a farsi pioniera organizzandone direttamente i mondiali a partire da fine 2020 (ieri c’è stata la seconda edizione).

“Non si entra al CIO per servire il proprio sport, ma per servire la causa olimpica – ha subito precisato – Bisogna allargare i propri orizzonti, non pensare solo alla propria disciplina. A differenza di molti altri sport, noi non abbiamo prove miste, mentre l’Agenda 2020+5 del CIO apre le porte agli sport virtuali. L’UCI è stata pioniera in questo dominio, organizzando un campionato del mondo. Siamo stati la prima federazione internazionale a impegnarci in questo modo su questa strada, facendocene carico direttamente noi”

Mentre Lappartient ha qualche riserva in più sul ciclocross, che non avrebbe ancora raggiunto il giusto respiro internazionale: “Il ciclocross deve guadagnare ancora dell’universalità. Solo 24 nazioni partecipano ai campionati del mondo. La disciplina resta molto europea, non cresce molto velocemente nel resto del mondo”.

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