Zaaf Cycling, continuano le partenze: rosa ridotta a otto unità e squadra a un passo dalla chiusura

La Zaaf Cycling appare ormai prossima a chiudere i battenti. Nata questo inverno, la formazione continental spagnola aveva saputo costruire un organico abbastanza interessante, in cui spiccava ovviamente la presenza di Audrey Cordon-Ragot. Soprattutto la sua presenza ha consentito al team di ottenere anche alcuni inviti prestigiosi, come la recente Parigi – Roubaix, ma nelle scorse settimane sono emerse le difficoltà del team di pagare gli stipendi, tanto che la campionessa francese ha deciso in pochi giorni di chiedere la rescissione, riuscendo poi a firmare un contratto con la Human Powered Health in tempo per la corsa transalpina.

Grazie all’autorizzazione speciale concessa dall’UCI (che da regolamento vieta i trasferimenti tra squadre in questo periodo dell’anno, ), nei giorni successivi anche altre atlete hanno potuto lasciare il team. Un esodo più che comprensibile che a questo punto mette in ulteriore pericolo il già traballante futuro della compagine iberica visto che in organico sono rimaste oramai solamente otto ragazze, che è il minimo stabilito dall’UCI per squadre di questa categoria. In questi casi viene concessa una finestra di tempo per consentire un eventuale nuovo ingaggio, ma una squadra che al momento non avrebbe ancora pagato alcuno stipendio, sembra difficile possa riuscire ad attirare chicchessia.

Delle 15 cicliste che facevano parte del team in origine, ben sette sono infatti riuscite a trovare un accordo con una nuova squadra almeno per il 2023. Dopo la Cordon-Ragot, ultime in ordine di tempo ad aver lasciato il team sono Lucie Jounier che ha firmato con la Coop-Hitec Products e Mareille Meijering per la Movistar. Nei giorni scorsi invece Lizzie Stannard è passata alla Israel-Premier Tech-Roland, così come hanno trovato una nuova sistemazione o hanno lasciato ufficialmente il team Maggie Coles-Lyster, Heidi Franz e Michaela Drummond. Tra le ragazze ancora in organico ci sono invece le azzurre Debora Silvestri ed Emanuela Zanetti,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio