Trofeo Binda 2022, Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo pronte ad “una corsa che si presta a più interpretazioni”

Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo sono pronte a completarsi a vicenda al Trofeo Binda 2022. La classica italiana in programma domenica 20 marzo è una delle più importanti del calendario femminile e la coppia della Trek – Segafredo è pronta a regalare spettacolo ai tifosi italiani con le loro maglie speciali. La prima, infatti, si presenterà a Cittiglio avvolta dal tricolore, maglia con cui l’anno scorso ha conquistato il secondo dei due successi personali a questa corsa, mentre la seconda sarà al via con la maglia di campionessa del mondo. Se la campionessa nazionale sarà presumibilmente chiamata ad attaccare da lontano, la vincitrice dell’ultimo mondiale potrebbe provare a far valere in suo spunto veloce nel finale.

L’esperienza mi ha insegnato che il Binda è una corsa apertissima e quest’anno, se possibile, ancora più incerta rispetto al passato – ha spiegato Elisa Longo Borghini – Stiamo vivendo una fase di transizione del movimento in cui il salto di qualità e competitività delle atlete in gruppo è evidente. Ma, soprattutto, c’è una crescita di qualità delle squadre. C’è la FDJ che ha già dimostrato di essere protagonista nei finali e, per domenica, con Brown e Ludwig mi aspetto che giochino d’attacco, cercando di fare corsa dura e sfruttare lo spunto veloce che entrambe hanno in un arrivo a gruppo ristretto. La Jumbo-Visma invece potrebbe puntare a tenere la corsa cucita in favore della Vos, e lo stesso potrebbe fare la SDWorx per Kopecky. La DSM punterà ad una corsa dura per esaltare la Lippert, mentre dalla Canyon mi aspetto una corsa d’attacco per sparigliare le carte. Lo spartiacque sarà l’ultima salita verso Orino: uno scoglio per chi vuole un arrivo compatto, una rampa di lancio per chi vuole attaccare. L’unica certezza, in questo panorama, è che sarà una finale molto combattuto. La mia previsione? Un gruppo ristretto, di 15 corridori, dove ovviamente ci sarà una maglia Trek-Segafredo”.

Il Trofeo Binda è una corsa si presta a più interpretazioni – ha aggiunto, invece, Elisa Balsamo – Offre terreno alle scalatrici, per attaccare e fare la differenza sul gruppo, ma allo stesso tempo c’è terreno per le squadre che voglio un arrivo in volata, perché dall’ultimo GPM al traguardo i chilometri sono ancora tanti. Il fattore determinante sarà l’approccio delle squadre. Se ci fossero una o due squadre decise a ricucire, per le attaccanti sarà dura. Lo stesso vale se ad inseguire ci fosse un gruppo assortito, con atlete di squadre diverse ma che pedalano di comune accordo. Questa incertezza sarà dissipata solo strada facendo e credo che, come Trek-Segafredo, siamo tra le più attrezzate ad ogni tipo di esito e scenario. Per una corsa come il Trofeo Binda, può essere un vantaggio decisivo”.

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