Tour de France Femmes 2022, Marta Cavalli: “Sto riposando anche mentalmente perché non è stato e non è facile, ci vorrà tempo”

Marta Cavalli è ancora molto rammaricata per il ritiro dal Tour de France Femmes 2022. L’atleta della FDJ-SUEZ-Futuroscope è infatti stata costretta ad abbandonare la corsa soltanto al secondo giorno di corsa a causa di un trauma cranico, causato dallo scontro con Nicole Frain (che si è poi scusata). La seconda classificata all’ultimo Giro d’Italia, che nel frattempo è tornata a casa, ha spiegato di non sapere ancora quanto potrà tornare in gara e di provare a riposare anche mentalmente, visto che non si aspettava di concludere così un Tour che alla vigilia l’aveva vista anche sulla prima pagina dell’Equipe.

“Sto abbastanza bene, solo che per questa tipologia di inforunti bisogna procedere con cautela – ha spiegato ai microfoni di Eurosport –  Quindi per il momento nemmeno l’equipe medica sa come andrà il recupero, quanto ci vorrà e soprattutto quanto potrò tornare in bici. Per ora sono a riposo e sto cercando di riposare il più possibile anche mentalmente, perché non è stato facile e non è facile tutt’ora. Veramente una cosa che non mi aspettavo, mi ha anche un po’ sorpreso, ci vorrà un attimo di tempo

La classe ’98 ha poi raccontato di essere orgogliosa di quanto stanno facendo le sue compagne, a partire dal successo di tappa di Cecilie Ludwig, che le aveva poi anche dedicato la vittoria: “Da pelle d’oca, perché non siamo semplici compagne di squadra. Vederla in lacrime che mi dedica la vittoria mi ha toccato nel cuore. Dall’inizio della stagione abbiamo visto un’evoluzione impressionante di tutto il collegiale, non solo delle atlete, ma anche dello staff. I primi successi hanno innescato questo meccanismo di miglioramento da parte di tutti su tutti i fronti e lo stiamo vedendo. Sono contenta di aver visto Marie Le Net in fuga oggi, perché vuol dire che la squadra le ha dato la possibilità di giocare le sue carte, in questa giornata che per la generale era abbastanza tranquilla, Mi ha fatto veramente piacere perché è una gran lavoratrice, Vittoria Guazzini ha le sue occasioni in volata, lei invece ha avuto la sua luce in fuga. Il premio della combattività fa sempre piacere perché si va sul palco e ci si fa vedere e sono proprio contenta”.

Infine, ha commentato la prima pagina dell’Equipe condivisa con Annemiek Van Vleuten, che racconta anche delle aspettative che c’erano su di lei, prima di cominciare poi a guardare ai prossimi obiettivi: “La prima pagina dell’Equipe? È stata una bellla sorpresa, una pagina intera, con una foto che mi ricorda quella giornata. Da una parte Annemiek Van Vleuten, l’idolo, la persona più indicata per la vittoria di questo Tour e vedermi davanti significa che l’aspettativa di vederemi davanti a Van Vleuten anche in questo Tour c’era, questo mi aveva dato grande motivazione. Questo è stato anche un po’  il motivo della rabbia di dove abbandonare la corsa così presto. Quando torno? Di preciso mi spiace ma non lo so dire, con questi infortuni c’è un protocllo da seguire, vedremo step by step e valuteremo giorno dopo giorno i miglioramenti e quando potrò a sostenere degli allenamenti a livello ottimale potremo pianificare un ritorno in gara. La Vuelta è nei miei programmi, in preparazione”.

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