Belgio, nessuna corsa o attività organizzata possibile fino al 30 giugno: “Attendiamo istruzioni dal Governo”

La Federazione ciclistica belga segue di pari passo quanto deciso dall’UCI nei giorni scorsi, almeno per quel che riguarda le attività ufficiali. Lì, in una nazione dove è sempre stato consentito l’uso della bicicletta – sia per i professionisti che per tutti gli altri – si è quindi deciso di cancellare tutte le competizioni ciclistiche di qualsiasi livello in programma fino al 30 giugno. In Belgio, in campo ciclistico, è attiva una cellula di coordinamento interfederale, composta dalla Federazione nazionale, da quella vallone e da Cycling Flanders, che ha anche optato per la cancellazione di tutti gli stage di allenamento e le iniziative rivolte a squadre nazionali e regionali.

La sopracitata cellula sta elaborando una proposta per la pianificazione dei tempi di ripresa, descrivendo i possibili riavvii delle varie attività ciclistica, ma “attendiamo ulteriori istruzioni dal Governo e dal Consiglio di sicurezza nazionale”. A tal proposito, con l’arrivo della prossima settimana, in Belgio verranno annunciate nuove misure nell’ottica del contenimento dell’epidemia da Covid-19. “In base a quelle potremo anche prendere una decisione in merito ai Campionati nazionali, da correre nel periodo estivo”.

È di pochi giorni fa, invece, l’ufficializzazione della cancellazione, fra le altre, del Giro del Belgio 2020, che non verrà recuperato in altra data. “È della massima importanza che squadre, ciclisti e amatori seguano rigorosamente le linee guida del Consiglio di sicurezza nazionale per uscite e per gli allenamenti individuali e di gruppo”, la raccomandazione della Federazione.

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