Alberto Contador e la Spagna che non vince più: “Rifare quel che si è fatto nell’ultima decade sarà molto complicato”

Senza di lui, è già tutto molto più difficile. Alberto Contador, per il ciclismo e per tutto lo sport spagnolo, è stato un vero riferimento, con la sua personalità e le sue vittorie. Da ex corridore – ha smesso nel 2017, dopo aver vinto due Giri d’Italia, due Tour de France e tre Vuelta a España – ora guarda al panorama della sua nazione e riconosce che la situazione non sia particolarmente esaltante. Nella stagione appena passata la Movistar, unica formazione iberica del World Tour, ha sì vinto la Corsa rosa, ma con l’ecuadoriano Richard Carapaz, e i risultati degli spagnoli nelle corse più importanti non sono stati entusiasmanti: Alejandro Valverde ha salvato il bilancio con il secondo posto alla Vuelta, poi si contano la vittoria di Gorka Izagirre al Giro dei Paesi Baschi e quella di Enric Mas al Tour of Guangxi.

“Il ciclismo spagnolo è stato uno delle forze dominanti al mondo – ha detto Contador in un’intervista rilasciata a Cyclingnews – Ora ha perso forza, possono vederlo tutti. Ma cicli di questo genere capitano in tutte le nazioni: alcuni anni sono buoni, altri meno e comunque la Spagna ha alcuni corridori giovani con un grande potenziale come Mas, Marc Soler e Ivan Garcia Cortina. Vediamo cosa riusciranno a fare, ma ripetere quel che è stato conquistato nell’ultimo decennio dal nostro Paese sarà sicuramente complicato”.

Il campione spagnolo si sofferma in particolare su Mas, suo pupillo da sempre: “Penso che l’anno prossimo punterà a grandi traguardi. È stato secondo alla Vuelta nel 2018 ed è un corridore molto ambizioso. Sono sicuro che non si accontenterà delle briciole”. Mas, in particolare e anche Soler, quindi, nei pensieri di Contador per quel che riguarda le corse a tappe. E Mikel Landa? “È un corridore con qualità enormi quando sta bene e nei Grandi Giri è capace di fare cose spettacolari, ma gli ci vuole sempre tantissimo per trasformare queste in vittorie.

Il 37enne di Pinto guarda anche al futuro, visto il suo impegno diretto in una squadra Continental fatta per lo più di giovani, la Kometa-Xstra: nel 2020 quattro corridori passeranno da quella compagine a squadre World Tour. Si tratta di Carlos Rodriguez (Team Ineos), Juanpe Lopez, Michel Ries (entrambi alla Trek-Segafredo) e Stefano Oldani (Lotto Soudal). I primi due spagnoli, poi un lussemburghese e un italiano: “Questi ragazzi potrebbero far parte del futuro del ciclismo, quindi possiamo dire che stiamo lavorando bene sulla base. Ma in Spagna c’è sicuramente mancanza di squadre al massimo livello: abbiamo solo la Movistar, c’è bisogno che ce ne siano altre”.

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