UAE Team Emirates, dalla Francia rivelano i motivi dell’addio di Marc Hirschi al team DSM: mancati complimenti per il 2020, salario 14 volte superiore e organizzazione troppo rigida

L’Équipe prova a rivelare le ragioni che hanno spinto Marc Hirschi a separarsi dal team DSM. Il passaggio del corridore svizzero alla UAE Team Emirates è stato il botto finale del CicloMercato 2021, lasciando però un alone di mistero sulla separazione del corridore dal team di Iwan Spekenbrik, visto il contratto che li legava ancora fino al termine della stagione. Le due parti hanno però firmato un accordo di riservatezza per evitare di rendere pubbliche le cause della rescissione, e finora l’unica cosa nota della trattativa era, stando alle dichiarazioni di Mauro Giannetti, che il primo passo era stato fatto da Fabian Cancellara.

Il quotidiano francese, però, ha deciso di indagare a fondo nella vicenda scoprendo le ragioni dei malumori dell’ex iridato U23. Innanzitutto, pare che l’elvetico si fosse risentito di non aver ricevuto i complimenti dal team per il suo strepitoso 2020, condito da un successo di tappa e il premio di supercombattivo al Tour de France e dalla vittoria della Freccia Vallone, oltre che da numerosi piazzamenti. A questo, poi, va ovviamente aggiunta l’offerta economica della UAE Team Emirates in grado di offrire al corridore un salario quattordici volte superiore a quello che percepiva alla corte da Iwan Spekenbrik, che da par suo non poteva e soprattutto nemmeno voleva pareggiare l’offerta.

Infine, non manca anche l’aspetto sportivo, visto che, stando sempre a quanto rivela il giornale francese, il classe ’98 si sarebbe lamentato di un organizzazione troppo rigida all’interno del team, che non gli permetteva di ottenere quella libertà di cui invece lui voleva godere.

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