Team Sunweb, Matthews prova a superare le difficoltà: “Sono confuso perché non so a che punto è la forma”

Dopo un 2017 ricco di successi, questa stagione finora non è stata troppo proficua per Michael Matthews. Il velocista del Team Sunweb ha alzato le braccia al cielo, se così si può dire, soltanto al termine del prologo del Giro di Romandia in questo 2018. L’australiano, attualmente impegnato nel BinckBank Tour, è quindi ancora alla ricerca del primo successo in linea stagionale, dopo essersi messo alle spalle un’infortunio alla spalla procuratosi a febbraio alla Omloop Het Nieuwsblad e i problemi gastrointestinali che lo hanno costretto a lasciare il Tour de France.

“Il malanno al Tour è stato più di una cosa di un giorno. Ero totalmente a terra quel giorno, poi il giorno dopo mi sono svegliato che stavo bene, ma non riuscivo a pedalare – ha confessato in un’intervista rilasciata ieri a Cyclingnews – Alla fine poi sono stato una settimana a riposo, quindi ho provato a riposare pensando alla successiva parte di stagione. È stato abbastanza difficile, ovviamente, dopo il successo dell’anno scorso al Tour de France. Dal punto di vista mentale è stato problematico, ho provato a passare oltre e poi a ri-focalizzarmi per l’ultima parte della stagione. È stato davvero difficile“.

Non è stato facile quindi rivedere la preparazione più volte per cercare la forma migliore: “Sono così confuso quest’anno, perché non so mai a che punto è la forma. Sostanzialmente, ora sto correndo soltanto col cuore cercando di tirare fuori qualcosa da questa stagione”. Ora, non resta altro che scacciare la malasorte: “Mentalmente è piuttosto difficile, ma dopo il BinckBank affronterò Plouay e poi andrò in Canada per i due GP. Mi piacciono molto queste tre corse, quindi sono molto motivato”.

Per quanto riguarda il BinckBank Tour attualmente in corso, aggiunge: “Vado avanti giorno per giorno per tenere una buona classifica e stare fuori dai guai con Søren [Kragh Andersen]. È la prima volta che entrambi lottiamo per la classifica generale, quindi non abbiamo mai fatto un’esperienza di questo genere prima”.

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