Movistar, niente GT fino al 2019 per Carretero: “La squadra non mi mette pressione”

Héctor Carretero è pronto ad affrontare la seconda stagione da professionista con la Movistar. Il 22enne talento spagnolo ha disputato un buon 2017 di ambientamento disputando per lo più corse di un giorno e vincendo con la squadra la prima prova delle Hammer Series. Ha avuto nel corso della stagione anche l’opportunità di rappresentare la propria Nazionale agli Europei di Herning e ai Mondiali di Bergen con la selezione Under 23.

“Ho iniziato con 8 anni a correre in bicicletta – si confessa in un’intervista a 5maseldescuento.es –  Ho iniziato ad amarla quando mio padre mi ha portato a vedere gare come la vecchia Vuelta a Albacete o la Vuelta a España quando è passata da Albacete”. Dopo aver firmato a fine 2016 con la formazione di Eusebio Unzué, il giovane iberico ha dovuto imparare cosa vuol dire stare nel professionismo: “Devi avere costanza nel lavorare, preparare le gare, correre, fare attenzione e mangiare, perché il ciclismo è uno sport che richiede molto sacrificio” aggiunge, sostenendo che non sono solo le gare ad essere complicate ma anche tutta la preparazione perché “bisogna prendersi cura di se stessi, riposare il necessario, mangiare bene… ecc. Molte cose devono andare bene in modo che in seguito si possa rimanere nell’élite“.

Dal punto di vista tecnico si definisce “un corridore completo” che va bene “in salita, in pianura e a cronometro” con “l’unico punto debole delle volate”. Il suo ruolo in squadra è, per ora, quello “di aiutare e soprattutto lavorare e imparare”, con “l’obiettivo per il 2019 di fare un Grande Giro. Con il lavoro e la pazienza, sicuramente arriverà il momento”.

Il suo 2018, dopo aver completato la preparazione tra Benidorm, Alcalá del Júcar, Sierra, Riópar e Alcaraz comincerà a fine gennaio al Challenge Maiorca, per proseguire “alla Comunitat Valenciana, e poi in Algarve“. Il suo ruolo non è definito, verrà deciso giorno per giorno a seconda della situazione: “La squadra non mi mette pressione. Gli obiettivi per quest’anno sono di continuare a studiare, lavorare e poi, quando ci sarà un salto di qualità, richiederà di conseguenza”.

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