Movistar, il ds Sciandri elogia Mas: “Ci ha impressionato, non è qui per indossare gli scarpini di qualcun altro”

Enric Mas si prepara a conquistare la Movistar. Il corridore spagnolo è stato il grande rinforzo di questa sessione di ciclomercato della formazione World Tour iberica: l’anno prossimo spetterà a lui prendersi sulle spalle le maggiori responsabilità nelle competizioni da tre settimane. Gli addii di Mikel Landa e Nairo Quintana e l’età di Alejandro Valverde, sempre più vicino ai 40 anni, lasciano vacante il posto il ruolo di leader nei Grand Tour, che l’ormai ex Deceuninck-Quick-Step vuole occupare con decisione. Il secondo posto alla Vuelta a España 2018, finora unico exploit, dimostra che i numeri ci sono.

Dell’asso spagnolo ha parlato in un’intervista a Cyclingnews Max Sciandri, direttore sportivo della Movistar, che vede grandi possibilità nello scalatore: “È giovane ma ha un grande talento. Abbiamo fatto un breve camp di allenamento qualche settimana fa ed era la prima volta in cui l’ho incontrato. Non ha ancora un programma preciso, ma di certo correrà un Grand Tour e il team ha un focus il Tour. Faremo un altro camp in cui tutto sarà stabilito. Finora ci ha impressionato. Abbiamo molti corridori giovani in squadra, per noi è un progetto a lungo termine.

Il ds ha poi assicurato che il corridore avrà le sue chance personali, senza dover ricoprire il ruolo prima appartenuto a qualcun altro (non sempre con risultati positivi): “Non verrà per indossare gli scarpini di qualcun altro. È nel team per essere Enric Mas e fare le sue corse. L’era Quintana è finita, Landa non è mai davvero esploso, e non è qui per essere un sostituto di Valverde“.

Infine Sciandri ha respinto l’idea che Mas possa risentire di una maggiore pressione: “Ovviamente la Movistar voleva un gran nome spagnolo e ha scelto lui. Abbiamo una buona esperienza con le vittorie nei Grand Tour, e questo può aiutarlo. Penso abbia fatto una grande scelta a venire qui. Non penso avrà maggiore pressione, Valverde ne prenderà un po’ in corse come le Ardenne. Forse Enric potrà mettersi in mostra nella Parigi-Nizza. Deve solo dimostrare chi è e quali sono le sue capacità, poco alla volta”.

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