Movistar, Alejandro Valverde sul suo nuovo ruolo: “Il mio compito sarà fare in modo che ci sia una maggiore comunicazione tra dirigenti, allenatori e corridori”

Il murciano, inoltre, salirà in ammiraglia in alcune corse e non ha escluso un futuro nel gravel: "Mi piacerebbe correre alcune gare"

Alejandro Valverde ha da poco appeso la bici al chiodo, ma il 42enne non lascerà il mondo del ciclismo. Come già annunciato negli scorsi mesi, l’Embatido continuerà a far parte della squadra per la quale ha corso molti anni, la Movistar, e lo farà rivestendo un ruolo particolare. Come svelato in un’intervista a AS, infatti, l’ex campione del mondo agirà da collegamento tra i corridori e lo staff, non escludendo comunque di salire in ammiraglia in prima persona durante alcune gare. Inoltre, il murciano continuerà comunque a pedalare, prendendo parte ai training camp della squadra per trasmettere la sua esperienza ai più giovani e, forse, partecipando a qualche gara di gravel.

Il mio compito principale sarà fare in modo che ci sia una maggiore comunicazione tra dirigenti, allenatori e corridori – le parole di Valverde – Sì, sarò in ammiraglia in alcune gare. Ad esempio, l’idea è di essere a corse come Giro, Tour, Vuelta, ma non per intero. Cinque o sei giorni, qualcosa del genere. Continuerò a farmi vedere alle gare“.

“Anche se ho corso tutti questi anni, non mi rendo ancora pienamente conto di cosa accadrà ora – ha proseguito il 42enne – Sarà strano quando inizierà la stagione, questo è certo, ma rimarrò parte del mondo del ciclismo […] Mi unirò alla squadra nei ritiri in altura, forse non per tutto il tempo e non certo con l’idea di correre”. Se le corse su strada sono escluse, non lo sono quelle fuoristrada: “Mi piacerebbe correre alcune gare di gravel e cose del genere, anche se non l’ho ancora guardato bene”.

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