Lotto Soudal, anche quest’anno il ritiro sarà diviso in tre bolle

La Lotto Soudal riparte dalle bolle. Visto il contesto sanitario generale, la formazione belga decide di riproporre la soluzione di tenere separati i suoi gruppi di corsa, con l’obiettivo di limitare le possibilità di contagi interni. Per questo il ritiro che inizia questo venerdì, per protrarsi sino al 24 gennaio non si svolgerà per tutto il team nello stesso luogo. La squadra volerà infatti in Spagna, più precisamente nell’Alicante, ma sono stati prenotati tre hotel diversi a Denia, Javea e Oliva. La suddivisione al momento non è per calendario, ma in base alle proprie caratteristiche. Ci sarà dunque il gruppo classiche, il gruppo volate e il gruppo scalatori.

“Abbiamo deciso di continuare a mantenere le nostre bolle differenziate – spiega Maxime Monfort a La Dernière Heure – Abbiamo fatto così nel 2020, da quando è iniziato il coronavirus, e visto il contesto attuale manterremo questo modello. È un peccato, perché avremmo voluto riunirci tutti assieme. Inizialmente per fare team building, per migliorare la coesione del gruppo. Il ritiro di gennaio permette di vederci tutti assieme, cosa che spesso non è possibile fare durante la stagione per una parte dei corridori. Ma a causa del coronavirus questo non sarà possibile quest’anno”.

L’ex corridore vallone, ora direttore sportivo della squadra con cui ha corso gli ultimi sei anni della sua carriera,  dà poi i dettagli della divisione in gruppi: “Non c’è una preparazione ideale, ma abbiamo pensato ad un gruppo classiche con Philippe Gilbert, Tim Wellens, John Degenkolb, Florian Vermeersch, ma anche il neoprofessionista Sébastien Grignard. Poi ci sarà un altro gruppo, quello dei velocisti, costruito attorno a Caleb Ewan e i ragazzi che solitamente sono al suo fianco come Jasper De Buyst, ma anche con Stefano Oldani, Gerben Thijssen, Tosh Van der Sande. Per chiudere ci sarà il gruppo degli scalatori, composto soprattutto da giovani, con Tomas Marczynski a fare da guida, nel quale ci saranno anche Harm Vanhoucke e Sylvain Moniquet”.

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