Katusha-Alpecin, i DS criticano Kittel. Lui risponde: “Periodo difficile, facile colpire un uomo a terra”

Marcel Kittel sta vivendo probabilmente la sua stagione peggiore. Il corridore della Katusha-Alpecin ha vinto soltanto il Trofeo Palma in questo 2019, un bottino certamente esiguo per le sue qualità e il suo stipendio. Lontano dai migliori nelle tante volate all’UAE Tour e alla Parigi-Nizza, nella quale si è ritirato nel corso della quarta frazione, il tedesco sembra un lontano parente del corridore in grado di centrare 14 successi al Tour de France. Mercoledì lo sprinter ha clamorosamente perso contatto anche alla Scheldeprijs 2019, classica belga interamente pianeggiante e sulla carta perfettamente adatta alle sue caratteristiche. Un risultato ben lontano dalle aspettative che il team ripone nei suoi confronti.

Il periodo negativo non è passato inosservato ai vertici della squadra, che gli hanno riservato diversi attacchi. Dopo la competizione, il direttore sportivo Dirk Demol ha dichiarato a Het Nieuwsblad: “Non possiamo continuare a cercare scuse. Dobbiamo parlare urgentemente con Marcel. Nelle prossime settimane incontreremo lui, i suoi allenatori e la direzione della squadra. Un incontro dettato dalla crisi”.

Un altro direttore sportivo della Katusha-Alpecin, Dimitri Konyshev, si è lasciato andare a frasi ancora più pesanti con L’Equipe: “Lo paghiamo un sacco di soldi ma è interessato solo a sé stesso. Prima della corsa stava giocando con il suo cellulare durante il meeting della squadra per farmi sapere che non era interessato a ciò che stavo dicendo”.

Kittel ha voluto rispondere alle critiche con un Tweet piuttosto polemico: “È sempre facile colpire un uomo mentre è a terra. Sto affrontando un periodo difficile e sono grato a tutti coloro che mi stanno supportando ora. A tutte le persone che stanno facendo titoli contro di me ora: godetevi il vostro minuto di fama!”.

https://twitter.com/marcelkittel/status/1116402523630444544

Polemiche che non fanno certo bene all’ambiente della Katusha-Alpecin, che sta già vivendo una stagione difficile e avara di soddisfazioni. Il team svizzero, deludente anche nel 2018, ha bisogno di ritornare al successo per giustificare una spesa salariale tra le più alte del circuito World Tour.

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