Jumbo-Visma, Attila Valter vuole scalare le gerarchie in squadra: “Intravedono questa possibilità per me”

Attila Valter si dividerà tra compiti di gregariato ed ambizioni personali nel 2023. Il suo passaggio alla Jumbo – Visma, infatti, cambierà molto il modo di correre del campione ungherese: in una squadra forte come questa nelle corse più importanti sarà necessariamente chiamato a mettersi a disposizione dei più titolati compagni di squadra. L’approdo in una nuovo team comporta, comunque, tanti cambiamenti nella vita di un atleta: un diverso modo di allenarsi (e i risultati sembrano esserci visto che il classe 1998 ha chiuso quarto la O’Gran Camiño 2023 dopo essere stato l’ultimo uomo del vincitore Jonas Vingegaard), nuovi ruoli, ma anche nuovi programmi di corse.

Intervistato da Wielerflits, l’ex Groupama ha raccontato il corteggiamento della sua attuale squadra: “I Jumbo – Visma sono convinti che possono rendermi un corridore migliore. La scelta non è stata facile perché ho molte ambizioni personali. E questo è difficile perché è la miglior squadra al mondo. Ho potuto disputare molto corse per me stesso. Credo di aver raggiunto un livello in cui ho bisogno di tutto l’aiuto possibile per raggiungere il prossimo step […] Per questo ho bisogno della miglior squadra, del miglior allenatore e dei migliori materiali per poter lottare con i migliori corridori al mondo“.

“Il mio obiettivo è di aiutare corridori come Primoz Roglic e Jonas Vingegaard nelle corse principali – ha aggiunto – ma anche di scalare la leadership. Dobbiamo aspettare e vedere come vanno le cose. Niente è certo nella vita, ma la Jumbo – Visma intravede per me questa possibilità. Come si realizzerà dipenderà dalla mia crescita”.

Il nativo di Csomor è rimasto molto colpito anche dai metodi di allenamento: “Ho avuto la miglior preparazione di sempre. Soprattutto grazie alla squadra. Abbiamo fatto un poì meglio di quello che ero abituato a fare. Fisicamente ha funzionato, ma anche mentalmente. Non ci alleniamo più duramente di altre squadre, ma in maniera migliore”.

Domani il ventiquattrenne sarà al via delle Strade Bianche, per poi correre anche Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo: “Farò anche la Settimana Internazionale Coppi e Bartali. Qui avrò più libertà di giocarmi le mie carte senza pressione. Dopo ci sarà il Giro dei Paesi Baschi con Vingegaard. Un’altra bella corsa, ma dovrò lavorare molto. È una delle prove più dure del calendario. In più è una buona base per le Ardenne, che correrò per la prima volta in carriera, con un ruolo libero“.

Niente di definito, invece, per quanto riguarda i Grandi Giri: “La squadra prima vuole vedere come mi muovo su altri terreni. Inizialmente il piano era che facessi il Giro d’Italia. L’ho già corso tre volte. È chiaro che la squadra va per la vittoria in classifica generale. Per questo vogliono che la squadra sia al 100% per la vittoria. La squadra non vuole questo per me. Con i miei 24 anni mi considerano troppo giovane per essere sempre un gregario. Avrò le mie possibilità in altre corse […] Spero però di correre la Vuelta a España dopo l’estate”.

 

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