Biniam Girmay è stato uno dei corridori più brillanti dell’annata 2024. Riferimento indiscusso della Intermarché-Wanty, l’eritreo ha vinto “solo” cinque volte nella stagione passata, ma tre di queste esultanze sono arrivate nientemeno che al Tour de France, corsa che poi Girmay ha chiuso sul podio finale, indossando la Maglia Verde. Complessivamente, il 24enne eritreo è rimasto su ottimi livelli per tutto l’anno, fatta eccezione per la sfortunata esperienza al Giro d’Italia 2024, concluso con grande anticipo a causa dei postumi di una caduta. La notevole costanza di rendimento messa in mostra ha consentito a Girmay di chiudere l’anno al nono posto della classifica mondiale.
Lecito quindi aspettarsi un Girmay grande protagonista anche nell’annata 2025, ormai alle porte: “Avverto su di me una pressione diversa rispetto a prima – le parole dell’eritreo in un’intervista concessa a CyclingNews – Ma so di avere attorno delle brave persone e con loro cercherò di gestire tutto al meglio. Il lato positivo è che quello che ho fatto mi dà tanta forza e altrettanta fiducia per il futuro“.
Il programma stagionale di Girmay è ancora da definire, ma con ogni probabilità la Intermarché-Wanty schiererà la sua stella nelle gare più importanti del suo calendario, ovvero le Classiche del Nord e il Tour de France, palcoscenici sui quali il corridore ha già saputo eccellere: “So da dove arrivo e conosco il mio potenziale, ma non penso di poter dire ‘vincerò cinque tappe al Tour’. A me non importa quanto riuscirò a vincere, so che ho già raccolto qualcosa che non avrei mai sognato di poter raccogliere. Il mio obiettivo è lavorare duro e divertirmi in bici: poi, se lavori bene, i risultati arrivano. Non ho aspettative ‘pazze’ su di me”.
Girmay si concede anche un passo indietro: “Nel 2024, a essere onesto, il mio grande obiettivo era il Giro – le parole del corridore – L’avevo preparato benissimo e la squadra lì era tutta per me. Mi sentivo molto forte prima di iniziarlo, meglio che prima del Tour. Ma poi, sfortunatamente, c’è stata quella caduta. In Francia, poi, nella prima settimana avredi dovuto essere al servizio di Gerben Thijssen e poi puntare alle tappe più mosse della seconda settimana”.
Invece, le circostanze di gara hanno portato Girmay ad affrontare la volata della terza tappa nella migliore posizione possibile ed è arrivata la vittoria che ha cambiato tutto: “È successo tutto all’improvviso, non so perché ma in quel momento mi sono sentito benissimo. Quel giorno avrei dovuto fare solo da guida al mio compagno e quindi non mi sarebbe importato vincere o perdere. Però, quando ho vinto, le cose sono cambiate radicalmente“.