Ineos Grenadiers, il neo-arrivo Thymen Arensman non teme la concorrenza interna: “È solo positivo, in questo modo ci si può spingere l’un l’altro a livelli più alti”

Thymen Arensman è pronto per iniziare la sua nuova avventura alla Ineos Grenadiers. Il talentuoso corridore neerlandese, che quest’anno si è messo in evidenza ottenendo due successi e diversi piazzamenti, qualche settimana fa ha firmato un contratto biennale con la formazione britannica, lasciando così il Team DSM dopo due stagioni e mezza. Sesto classificato all’ultima Vuelta a España, nella quale ha conquistato anche la tappa della Sierra Nevada, il 22enne era stato approcciato negli scorsi mesi anche dai connazionali della Jumbo-Visma, tuttavia alla fine la sua scelta è ricaduta sullo squadrone inglese, che a detta dello stesso Arensman lo aiuterà a crescere e a migliorare come corridore, anche grazie alla concorrenza interna.

“Mi piace il fatto di andare in una squadra straniera – ha dichiarato il classe 1999 al In De LeiderstruiIn questo modo esco un po’ di più dalla mia comfort zone. Alla Ineos Grenadiers posso svilupparmi come corridore, ma anche come persona […] Mi è sembrato il passo giusto da fare. Mi sono divertito molto al Team DSM e sono cresciuto bene lì, ma ora è il momento per il prossimo e logico passo”.

Negli anni con il Team DSM, il 22enne è cresciuto costantemente e ha acquisito una buona esperienza grazie anche ai consigli di Romain Bardet: “Ho imparato molto da Romain in questa stagione. È anche grazie a lui che alla fine sono riuscito a raggiungere questi risultati“. Il neerlandese crede però di poter imparare molto anche dai nuovi compagni di squadra della Ineos: “Ci sono tante stelle in questa squadra, ma ovviamente non c’è un secondo Romain. Ci sono molti ragazzi dai quali posso imparare qualcosa, ne sono molto felice“.

Alla Ineos, Arensman si ritroverà a condividere la strada con tanti campioni e numerosi corridori da gare a tappe: una concorrenza che il 22enne crede potrà solo fargli bene: “È solo positivo avere quella competizione interna, in questo modo ci si può spingere l’un l’altro a livelli più alti“.

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