Ineos, Chris Froome: “Come faremo con i tre capitani al Tour? Non l’ho capito nemmeno io” e sul Giro: “Il GT più difficile, come tre settimane di Classiche”

Sono passati due anni esatti dal trionfo di Chris Froome al Giro d’Italia. In occasione di questo anniversario, il corridore del team Ineos è stato intervistato da Sky Sport e oltre a ricordare quella che lui stesso ha definito “la vittoria più bella della mia carriera”, ha affrontato vari argomenti che vanno dal lockdown, alle differenze tra i tre GT e alla scelta del team di portare tre capitani al Tour. Una scelta che pare sia stata anche causa di frizioni interne, ma che di certo non ha fatto perdere le motivazioni al britannico, sempre più carico dopo aver recuperato dal terribile infortunio dello scorso anno.

Siamo a buon punto, sarò pronto per il Tour – ha dichiarato – Il lockdown è stato molto complicato per tutti, ma con questa riabilitazione mi sono abituato a stare sui rulli ogni giorno, 5-6-7 ore al giorno. Non era facile, ma siamo tutti nella stessa condizione. Sono molto motivato per tornare come prima, questo periodo forse mi ha aiutato, mi ha dato 2 mesi in più per essere pronto”.

Il quattro volte vincitore della Grande Boucle non nasconde poi le sue perplessità sulla scelta dei tre capitani, dichiarando che comunque il bene del team dovrà essere sempre al primo posto: “Anche io non ho capito bene come faremo. Però alla fine siamo professionisti e siamo amici. Dovremo lavorare insieme, trovare una soluzione e rispettare il nostro obiettivo, che è quello che dovrà vincere la squadra. Ovviamente ognuno di noi vuole vincere, ma l’importante è che vinciamo noi. Sarà la strada a decidere”.

Infine, dopo aver dichiarato che ancora una volta che il suo obiettivo stagionale resta il Tour, il kenyano bianco ha avuto parole al miele anche per il Giro d’Italia: “Il Tour è la corsa più grande del mondo in tutto: pressione, sponsor, giornalisti. Però per me il Giro è stato più difficile da vincere, è come fare tre settimane di Classiche. Da un giorno all’altro può cambiare tutto. Per me a maggio, quando c’è ancora freddo, è più difficile vincere, quindi sono molto contento di averne già vinto almeno uno. Devo tornare un giorno e provare ancora”.

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