Groupama-FDJ, Marc Madiot: “Thibaut Pinot non è ancora tornato al pieno dei suo mezzi, quando lo sarà ragioneremo sugli obiettivi del 2022”
Marc Madiot comincia a pensare già in ottica 2022 per Thibaut Pinot. Il corridore della Groupama-FDJ è fermo da quasi due mesi (dallo scorso Tour of the Alps) per dei problemi fisici che gli hanno impedito di partecipare al Giro e che si porta dietro dallo scorso Tour de France. Il team manager della formazione francese ha spiegato che con il senno di poi il suo corridore avrebbe dovuto abbandonare la Grande Boucle al termine della prima tappa, invece di trascinarsi sofferente per tutte le tre settimane, spiegando che però all’epoca non c’erano sufficienti elementi di valutazione.
“Si sta curando – ha esordito ai microfoni di Ouest France – Se quello che gli è successo, gli fosse capitato in una qualunque altra corsa e non al Tour, non saremmo nella situazione in cui siamo oggi. È caduto nella prima tappa e in una qualsiasi altra corsa l’avremmo fatto ritirare il giorno stesso. Col senno di poi, avremmo dovuto farlo, ma all’epoca non avevamo elementi per deciderlo. Aveva fatto degli esami durante il primo giorno di riposo, ma non abbiamo potuto identificare quello che aveva. Si vedevano solo gli ematomi. Se avessimo potuto indagare di più, gli avremmo detto di fermarsi dopo la prima tappa”.
Infine, Madiot ha spiegato di non avere troppo perplessità sul fatto che il suo corridore possa tornare al massimo livello, esaltandone anche la forza mentale: “Ora lo stiamo rimettendo in carreggiata, ma ne ha pagato le conseguenze per molti mesi. Oggi spero che possa correre in maniera normale nelle prossime settimane o nei prossimi mesi. Una volta compiuto questo step, potremmo proiettarci sulla prossima stagione, sul Tour, sul Giro o sulla Vuelta. Ma prima dovrà ritrovare il massimo dei suoi mezzi, cosa che non è ancora successa adesso, ma se ci riusciremo, non ho dubbi sul fatto che lui possa tornare ad avere un ruolo di primo piano. Spesso si dice che Pinot non è forte di testa, che gli manca questo, gli manca quello, ma io mi tolgo il cappello di fronte a lui. Si è messo in uno stato in cui pochi sarebbero riusciti a mettersi in quel Tour 2020, si è fatto davvero male, credetemi”.
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