EF Pro Cycling, Jonathan Vaughters scettico sul calendario UCI: “Siamo molto lontani dall’essere in grado di prendere qualsiasi decisione reale”

Jonathan Vaughters ha fatto le proprie valutazioni riguardo al nuovo calendario UCI. Lo storico Team Manager statunitense della EF Pro Cycling pensa che il susseguirsi di eventi WorldTour in programma tra agosto e ottobre sia eccessivo e che metta in difficoltà le squadre dal punto di vista logistico. In effetti ci sono alcuni passaggi critici, basti pensare al prossimo 25 ottobre che allo stato attuale vedrà svolgersi in contemporanea l’ultima tappa del Giro d’Italia, la Vuelta a Espana e la Parigi-Roubaix. Per le squadre non sarà facile condensare tanti eventi in poche settimane, se ovviamente verranno confermati tutti, anche perché la profilassi anti coronavirus chiederà loro uno sforzo maggiore dal punto di vista logistico e organizzativo.

“Se fossi nell’UCI e negli organizzatori, se mettessimo da parte per un minuto tutti i problemi assicurativi di cui si stanno occupando, farei un passo indietro e direi: cosa possiamo davvero fare?” ha spiegato Vaughters a Cyclingnews, aggiungendo che la prima cosa che farebbe è semplificare il calendario: “Metterei più tempo tra gli eventi di modo che ci sia il tempo per affrontare l’immigrazione e i test”.

Secondo lui, l’UCI ha esagerato in un momento nel quale avrebbe dovuto garantire meno obiettivi, ma pensati meglio: “Mi sarei concentrato sulle gare più importanti e mi sarei assicurato che fossero in grado essere corse perché penso che il sovraffaticamento sia un rischio reale in questo momento”.

“Per me e per la maggior parte delle squadre, saremo abbastanza felici se faremo il Tour de France e due o tre Classiche Monumento. Tutti ne saremmo contenti. Assicuriamoci di correre quest’anno e di fare delle belle gare” ammonisce, ricordando che “la realtà è che la situazione cambia ogni settimana” e che non prenderà sul serio questo calendario “fino a quando non staremo fuori alcuni giorni”.

Un nodo cruciale resta quello dell’immigrazione, dovendo riunire corridori che si trovano in diverse parti del globo e che poi dovranno a loro volta viaggiare: “Nel modo in cui è impostato in questo momento, non ho abbastanza informazioni per dire se sarà possibile o meno“. Di conseguenza, tutta la squadra ha preso il nuovo calendario UCI semplicemente come una prima bozza: “Non ci sono informazioni concrete che faremo quelle gare e non ci sono informazioni su quali saranno i protocolli. Penso che siamo molto lontani dall’essere in grado di prendere qualsiasi decisione reale in merito“.

Vaughters conclude assicurando che lo staff medico e i corridori avranno l’ultima parola: “Se pensano che i protocolli siano buoni e che si sentono a proprio agio nel fare la gara la decisione verrà confermata”.

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