EF-Nippo, Sergio Higuita non è stato licenziato: “Non è così che avrei voluto lasciare il team”

Sergio Higuita non è stato licenziato. Ad un piede dal rimanere senza contratto per gli ultimi due mesi dell’anno dopo essersi mostrato pubblicamente con una bici diversa da quella in uso dalla sua attuale squadra, il colombiano resta ancora un corridore della EF Education – Nippo. La squadra, che effettivamente aveva da subito sperato nella possibilità di trovare una soluzione amichevole, ha infatti deciso di non portare avanti la rescissione unilaterale del contratto per infrazione. Il tutto era nato dopo che Higuita aveva partecipato al Giro de Rigo, apparendo in un video assieme al connazionale Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) superando a grande velocità un nutrito gruppo di amatori che partecipavano all’evento organizzato da Rigoberto Uran. Una manifestazione pubblica alla quale avrebbe dovuto partecipare con la divisa e tutto l’equipaggiamento della sua attuale squadra, con la quale il contratto scade il 31 dicembre.

Tuttavia, invece di pedalare su una Cannondale SuperSix Evo, il classe 1997 era in sella ad una Specialized S-Works Tarmac, la bici con cui affronterà la stagione prossima in maglia Bora – hansgrohe. Se questa pratica è comune, per potersi adattare al mezzo che si utilizzerà l’anno successivo, squadre e sponsor chiedono tuttavia di non farlo in eventi pubblici. Per questo il team statunitense, spiegando che il corridore aveva “mancato di rispetto ai partner attuali” gli aveva fatto recapitare una “notifica di rescissione”.

Le parti si sono tuttavia incontrate e si è deciso di non proseguire, con la formazione americana che augura spiega come “si è arrivati ad un accordo consensuale riguardo quanto successo e il contratto non sarà terminato anticipatamente”. Ovviamente, sono arrivate le scuse del corridore “a tutti gli sponsor e al team”. Higuita ammette “di aver commesso un errore nel pedalare sulla bici sbagliata in un evento pubblico”, spiegando che “non è così che voglio lasciare la squadra o essere ricordato qui”.

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