Deceuninck-QuickStep, Patrick Lefevere stima una perdita di 3-4 milioni di euro a fine anno: “Se non si corre siamo nella me**a”

Sinora la Deceuninck – QuickStep ha perso 1,3 milioni di euro. E la stima delle perdite dovute al covid-19 di Patrick Lefevere per la stagione completa è di circa il triplo, “nel migliore dei casi”. Il che significa un danno per la corazzata belga di circa 3-4 milioni di euro. Una cifra che potrebbe ovviamente aumentare a dismisura se il nuovo calendario messo in piedi dall’UCI dovesse subire nuovi tagli, con ovviamente il Tour de France come la corsa potenzialmente più dannosa nel caso non si dovesse corree. Se lo stop dovesse essere grave, sarebbe un danno incalcolabile visto che diventerebbe molto difficile chiedere agli sponsor si investire senza avere certezze sul possibile ritorno di immagine.

Ho già stimato le perdite dirette a 1,3 milioni di euro, ma l’anno non è ancora finito – spiega l’esperto dirigente a HLN – Potrò fare un bilancio totale solamente al 31 dicembre, quando penso potrà essere salito fino a 3-4 milioni di euro. Ma se il coronavirus paralizza nuovamente tutto, allora siamo completamente nella me**a. Non puoi chiedere a nessun imprenditore al mondo di investire soldi senza avere niente in cambio. Temo che gli sponsor non continueranno ad investire perché abbiamo dei begli occhioni blu”.

Di ritorno dal ritiro con il team in Val di Fassa, Lefevere commenta con entusiasmo quanto corridori e staff hanno mostrato, pur con la consapevolezza che tutto potrebbe saltare per aria da un momento all’altro. “Siamo pronti fisicamente e mentalmente per la ripresa delle corse – aggiunge – Spero proprio che le corse possano svolgersi senza problemi. Ovvero, covid-free. La condizione essenziale è che tutti dobbiamo usare buon senso. E cercare di non mandare tutto nuovamente per aria. Non bisogna sfidare la sorte, come molti hanno fatto in queste settimane. Il virus non si vede, ma lui c’è. Agisce come un cecchino. Bisogna stare attenti, perché un secondo lockdown potrebbe essere fatale. Un disastro per tutti noi. Onestamente, non voglio neanche pensarci”.

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