Deceuninck-QuickStep, Patrick Lefevere: “Abbiamo rivisto il Remco pre-caduta. In inverno faremo lavoro specifico sulla discesa”

 

Patrick Lefevere si gode il Remco Evenepoel che sta dando spettacolo al Giro di Danimarca 2021. Il team manager della Deceuninck-QuickStep, che pure non aveva nascosto che il suo corridore aveva avuto qualche problema in stagione, ha commentato le prestazioni del suo corridore nella terza tappa della corsa danese, vinta dal belga con un vantaggio di 1’29” sul secondo. Il manager belga ha rivelato che quel giorno ha rivisto sprazzi del Remco Evenepoel pre-caduta al Giro di Lombardia, ma allo stesso tempo ha commentato la caduta in discesa a circa 20 km dall’arrivo, spiegando che in inverno verrà fatto un lavoro specifico per permettergli di migliorare.

 

Remco assomigliava di più al Remco visto prima della caduta al Lombardia – ha dichiarato riferendosi alla tappa di Vejle – Okay, non è una corsa WorldTour, ma ci sono comunque corridore forti, come ad esempio l’ex campione del mondo Mads Pedersen. La Danimarca ha una sola corsa a stagione e tutti i corridori di casa sono super motivati. L’esultanza col dito alla bocca? Tipica dei giovani, probabilmente voleva dire che chi lo critica dovrebbe pensarci due volte prima di farlo e non ce l’aveva solo con la stampa, ma in generale. Se vinci puoi fare quello che vuoi. Se qualcuno lo critica per questo, peggio per lui. Tutti hanno un’opinione su Remco, si può essere pro o contro di lui, ha anche dei detrattori, quindi probabilmente il gesto era rivolto a loro”.

Nonostante la vittoria di tappa, il classe 2000 era precedentemente caduto in discesa, mostrando un tallone d’achille sul quale si dovrà necessariamente lavorare per diventare quel corridore che “non ha nulla da invidiare a Pogacar”, per usare una definizione dello stesso Lefevere, che comunque minimizza il problema: “Cadute come quella ne vediamo anche più di dieci al giorno. Era un punto buio, al termine di una foresta e in una discesa ripida, c’era anche un po’ di strada bagnata e ha frenato troppo tardi. Tutto qui. Non dobbiamo nemmeno esagerare. Allora perché Campenaerts ha preso quel muro due anni fa? Perché Robbie Ghys è finito quasi fuori strada al Giro del Belgio quest’anno? Perché hanno provato a seguirlo, quindi non sarà poi così male. Alla discesa comunque ci si deve abituare. Faremo qualcosa a riguardo in inverno. Forse migliorerà, forse no, ma almeno ci proviamo”.

Del resto, il classe ’55 spiega che Evenepoel non è il primo corridore ad avere problemi in discesa: “Come lo aiuteremo? Consulteremo persone che sanno farlo bene. Ricordo De la Cruz qualche anno fa. Si staccava in ogni discesa, molto peggio di Remco, Remco non si stacca. Tom Boonen gli disse di seguirlo in discesa per un paio di giorni e le sue abilità in discesa aumentarono rapidamente. In quel modo ti si alza anche il morale e prendi fiducia nell’affrontare le curve. Andrà meglio”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio