BinckBank Tour 2019, i corridori critici con il percorso della terza tappa: “Non si è pensato alla nostra sicurezza. Le cose devono cambiare”
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Corridori molto critici con il percorso della terza tappa del BinckBank Tour 2019. Al termine della tappa, vinta ancora una volta da Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), molti corridori si sono scagliati sui social per criticare l’organizzazione per aver proposto un percorso troppo pericoloso, che ha infatti causato alcune cadute (a farne le spese maggiori è stato Xandro Meurisse (Wanty-Gobert) costretto al ritiro). Ancora scossi dalla terribile tragedia di Bjorg Lambercht, scomparso solo una settimana fa a cause delle conseguenze di una caduta al Giro di Polonia, i ciclisti hanno deciso di alzare le voce e accusare gli organizzatori.
Il primo a lanciare un campanello d’allarme è stato Jos Van Emden (Jumbo-Visma), che si è rivolto all’UCI e al sindacato dei corridori professionisti: “Non esitate a retrocedere il BinckBank Tour a livello di kermesse. Non facciamo che parlare di sicurezza e poi guardate che percorso propongono”. A ruota è arrivato anche il commento del compagno di squadra Paul Martens: “Come corridori dovremmo sentirci personalmente offesi quando dobbiamo fare percorsi del genere per tre giorni di fila. Ogni anno peggio!”.
I corridori belgi sono sicuramente quelli rimasti più toccati dalla scomparsa di Lambrecht ed è stato Tim Declercq (Deceunick-Quick Step) quello che ha meglio rappresentato il pensiero di tutti i suoi connazionali e non solo: “Prima facciamo un minuto di silenzio molto toccante per Bjorg e poi cinque minuti dopo dobbiamo distruggerci a vicenda in un percorso largo quanto una pista ciclabile e con un milione di svolte”. Direttamente al tweet di Declerq ha risposto Marcel Sieberg (Bahrain-Merida): “Proprio vero Tim. Ogni corsa diventa sempre più folle e pericolosa. Tutto questo deve cambiare in fretta”.
Anche Bob Jungels (Deceuninck-Quick Step) è stato coinvolto in una caduta nel corso della tappa e anche lui ha voluto affidare a Twitter la sua riflessione: “Credo che la maggior parte dei corridori oggi saranno d’accordo con me nel dire che il circuito finale della terza tappa del BinckBank Tour non era affatto a favore della nostra sicurezza, cosa che ha comportato molto nervosismo in gruppo e cadute inutili. La domanda è la seguente: Dobbiamo davvero aspettare un incidente prima di cambiare qualcosa?”.
A chiudere la polemica ci ha pensato, però, il patron della Deceuninck- Quick Step, Patrick Lefevere che, come sua abitudine, ha parlato senza filtri ai corridori: “Non lamentatevi su Twitter. Lasciate lavorare il Cpa (sindacato dei corridori) e rifiutatevi di pagare le multe perché l’UCI non avrebbe dovuto approvare il finale di questa tappa. I responsabili finali sono loro”.
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