Astana, Vinokourov ringrazia la CAFD per avere spiegato la situazione ma ammonisce: “La pubblicazione di informazioni non verificate ha un effetto dannoso”

Si aggiunge un altro tassello alla vicenda del report Fuglsang-Ferrari. Non più tardi di oggi, la Cycling Anti-Doping Foundation (CAFD) ne aveva rivelato l’esistenza, pur precisando di non voler avviare procedure disciplinari. La notizia, riguardante eventuali frequentazioni di Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko con il medico squalificato Michele Ferrari, era stata smentita da tutte le parti in causa, ma la rivelazione di oggi ha costretto l’Astana a ritornare sulla questione. La squadra kazaka, tramite il General Manager Alexandr Vinokourov ci tiene a ringraziare la CAFD per avere “rilasciato una dichiarazione che spieghi la situazione del rapporto confidenziale pubblicato di recente sui media”.

Il dirigente rimarca come sia stata riscontrata “alcuna violazione confermata delle regole antidoping” che abbia portato ad “alcuna azione disciplinare né contro i corridori né contro la squadra”. Viene quindi minimizzata la vicenda: “Rispettiamo le attività svolte dall’UCI e dalla CADF nella lotta al doping nel ciclismo e consideriamo assolutamente normale controllare tutto, anche i fatti più insignificanti che potrebbero mettere in ombra il nostro sport”.

Di conseguenza, si auspica che “la CADF effettui un’attenta indagine sul modo in cui tali informazioni sono state rese pubbliche al fine di evitare il ripetersi queste situazioni in relazione a qualsiasi squadra o corridore”, rimarcando come “la pubblicazione di informazioni non verificate o incomplete sui media ha un effetto dannoso sull’immagine non solo degli atleti professionisti e delle loro squadre, ma anche del ciclismo nel suo insieme”.

Vinokourov conclude ringraziando “sponsor e fan per la loro fiducia e supporto nel momento in cui informazioni errate e in gran parte inaffidabili sono state diffuse nei media negli ultimi giorni”.

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