Astana Qazaqstan, il nuovo acquisto David De la Cruz guarda alla Vuelta a España: “Devo trovare uno spazio per continuare a inseguire i miei sogni”

Davide De la Cruz cambia casacca e punta in alto. Intervistato da Velonews, fresco del cambiamento che lo ha portato a vestire per la prima volta in carriera la maglia azzurra della Astana Qazaqstan Team, il corridore spagnolo è motivato e pronto per affrontare una stagione in prima linea in cui spera di trovare lo spazio per fare classifica in un GT. La sua carriera, fatta di grandi squadroni – Quick Step, Team Sky, UAE Emirates i team in cui ha militato – gli ha consentito di crearsi un ampio bagaglio d’esperienza scortando verso il successo corridori del calibro di Chris Froome e Tadej Pogacar. Esperienza che spera di poter mettere a frutto in una corsa a tappe su tutte: la Vuelta a España.

Nella formazione kazaka sono molti i corridori in grado di puntare a un Grande Giro ma secondo il trentaduenne è la realtà giusta per trovare un po’ di spazio in più: “In Astana è chiaro che ci siano corridori forti come Miguel Angel Lopez e Vincenzo Nibali, ma devo trovare uno spazio per continuare a inseguire i miei sogni – spiega il classe ’89 – Essendo in una squadra come Astana focalizzata sui GT sarà più facile”.

Durante i suoi anni da professionista ha sempre trovato familiarità con la corsa di casa, la Vuelta a España: “Non ho mai provato a fare classifica al Giro d’Italia o al Tour de France quindi non ho esperienza lì ma alla Vuelta sono in una posizione più familiare. Andrò lì per il mio obiettivo e non vedo l’ora che arrivi“. Dopo il sesto posto nella generale, conquistato nel 2016, a distanza di sei anni, l’ex UAE Emirates potrà dare sfogo alle sue ambizioni di classifica.

Nella formazione di Vinokourov, De la Cruz , rivede se stesso, motivo principale che lo ha condotto verso questa scelta: “É stata la prima volta nella mia carriera in cui prima di scegliere una squadra ho guardato prima che corridore sono e per quale team volessi firmare. Quando ho visto Astana ho avuto la sensazione che fosse simile a me come corridore. Un atleta da classifica con aggressività e vedo Astana seguire gli stessi ideali. Una volta parlato con Vinokourov è stata una decisione abbastanza facile da prendere”.

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